Fattura elettronica, allarme costi Spese fino a 600 milioni di euro

Il 2019 è nato, tra le altre cose, sotto il segno della fatturazione elettronica, uno strumento che ha messo in agitazione gli imprenditori. Sembra che l’avvio sia stato buono nelle prime ore di “attivazione” . Normale però che qualche disservizio ci sia come in tutte le cose nuove, ma a preoccupare sono i costi

03 gennaio 2019 | 11:05
Le fatture scambiate ogni anno nel mondo privato infatti sono circa 1,3 miliardi, di cui tra il 15 ed il 20% emesso o ricevuto da imprese individuali, ed oltre il 60% da attività di dimensione piccola o media; ogni fattura elettronica avrà un costo di mercato minimo di 40 centesimi, con un aggravio complessivo per le imprese ed i professionisti tra i 400 ed i 600 milioni.



«La fatturazione elettronica - spiega Mauro Bussoni, segretario generale Confesercenti - se implementata correttamente, potrebbe essere un elemento di semplificazione burocratica, anche se costoso per le imprese. È infatti probabile che la stangata sia più esosa di quanto stimato, visto che bisogna considerare i costi di gestione ed utilizzo dei sistemi di fatturazione: è irrealistico pensare che ogni piccolo imprenditore faccia da sé. Perché la novità sia veramente un vantaggio per le imprese, è urgente cancellare gli adempimenti resi obsoleti dall’obbligo generalizzato della fatturazione elettronica».

«Con l’e-fattura - prosegue - l’amministrazione finanziaria ha l’immediata disponibilità dei dati relativi a tutte le operazioni rilevanti ai fini dell’imposta sul valore aggiunto. Proprio in ragione di questo, ci sono una serie di adempimenti antifrode divenuti ormai superflui e che vanno cancellati: a partire dallo split payment, passando per i regimi Iva di reverse charge applicati su alcune cessioni di beni e prestazioni di servizi legati al rischio evasione e per l’obbligo di comunicazione dei dati delle liquidazioni iva. Solamente in seguito all’abrogazione di tali adempimenti, la fatturazione elettronica potrà rappresentare un’opportunità di semplificazione per le imprese».

Per aiutare gli imprenditori del settore agricolo, la Cia ha implementato “SempliCIAFe”, il portale degli agricoltori italiani dedicato alla gestione della fatturazione elettronica che consente direttamente agli imprenditori agricoli di: gestire in modo semplice il processo di fatturazione elettronica; monitorare in tempo reale il flusso delle fatture emesse e delle fatture ricevute; avere contezza delle scadenze di pagamento e di incasso delle singole fatture.

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Alberto Lupini


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