Mancanza di personale, bisogna ridare dignità alle professioni

Un intervento anche del Governo per garantire sgravi fiscali a chi assume i giovani diplomati degli istituti alberghieri darebbe la possibilità di avere più personale, che verrebbe formato presso le aziende

09 giugno 2022 | 12:30
di Valerio Beltrami

Potrei iniziare citando il film “La Storia Infinita”, la storia di un ragazzino di New York che viene risucchiato in un libro che lo porta in un regno di fantasia prossimo alla distruzione... Purtroppo è quello che sta accadendo nel nostro settore per via della mancanza di personale. Il reddito di cittadinanza ha le sue colpe, ha portato molti a non cercare un impiego. Ma non possiamo dimenticare che la pandemia ha fatto sì che molti lavoratori del settore cercassero altre soluzioni vista l’incertezza delle riaperture, le ore di lavoro che sono più del dovuto, turni di riposo non adeguati, gli orari di lavoro il più delle volte non continuativi ma spezzettati tra breakfast, lunch, dinner, weekend, festività... E poi luoghi di lavoro lontano da casa che molte volte impongono di trovarsi un alloggio, stipendi non adeguati, ecc. In poche parole, una vita sregolata.

Credo che in questo momento così triste per la nostra professione un ruolo importante l’abbiano gli istituti alberghieri: non dico che non insegnino, ma ci vogliono più ore di pratica, e soprattutto far intervenire esperti esterni e membri delle varie associazioni di categoria per trasmettere agli allievi, attraverso le loro esperienze, la passione per il mestiere e farli innamorare della professione.

 

I datori di lavoro devono creare una squadra, coinvolgere i dipendenti anche nelle situazioni di gestione, di acquisti, e valorizzare sempre di più la loro professionalità. Un intervento anche del Governo per garantire sgravi fiscali a chi assume i giovani diplomati degli istituti alberghieri darebbe la possibilità di avere più personale, che verrebbe formato presso le aziende. Un ruolo potrebbero averlo anche i sindacati magari con la proposta che a turno i lavoratori della ristorazione un sabato e una domenica al mese possano avere la giornata di riposo: questo potrebbe essere un motivo in più per invogliare i giovani a lavorare nel nostro settore.

Tutto questo penso possa contribuire a rendere il lavoro dignitoso perché molte, troppe volte viene visto come l’ultima spiaggia. Le mie possono essere lette come provocazioni, ma se non ci sediamo intorno a un tavolo - Governo, imprenditori, associazioni, sindacati - e cerchiamo delle soluzioni, tra poco ci troveremo solo dei robot a cucinare e servire al tavolo.

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Alberto Lupini


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