Pizza, forno a legna o elettrico? Poco importa, basta la passione
Si è aperta una querelle attorno alla cottura del piatto simbolo della cucina italiana che rischia di perdere l’etichetta di patrimonio Unesco. Piccolezze, l’importante è che ci sia passione
12 giugno 2020 | 10:28
di Vincenzo D’Antonio
Mi si nota di più se lancio l’allarme oppure se non lo lancio?
Diatriba sulla cottura della pizza
Eppure vi è un assunto che è semplice per quanto rigoroso. Proviamo a dirlo così: acclarato che il prezioso scrigno della tradizione individua senza dubbio alcuno la cottura della pizza nel forno a legna quale momento storicamente connaturato, l’evolvente realtà abilita in deroga, laddove nell’impossibilità dell’installazione e/o dell’utilizzo del forno a legna, il forno a gas ed il forno elettrico”.
Sì è mai detto che il forno a legna ha da essere eliminato, e magari anche al più presto? No, no e no. Si può, nel traguardare a passi di lustri, ipotizzare un futuro in cui cominceranno ad essere prevalenti, ai fini della cottura della pizza, forni non alimentati a legna? Ahinoi, la risposta è affermativa. Mi si nota di più se dico che madre natura fa gli ingredienti per il forno a legna o se questa verità la lascio celata ai più?
Sarà pur lecito dubitare che esistano, seppure ammansiti dall’agricoltore, pomodori e farine vocati ad assolvere al loro destino di sostanziare la pizza se e solo se la cottura di codesta prelibatezza avviene nel forno a legna, suvvia! Mi si nota di più se mi astengo da tentativo di proselitismo o se invece lo paleso apertis verbis? Boh, che dire? Un bel tacer non fu mai scritto.
A concludere: c’è l’acqua, e l'acqua è l'archè, l'elemento primordiale, origine di tutte le cose secondo Talete. C’è quel grano macinato che denominiamo farina, c’è il sale, c’è il lievito, il lievito è vita. E poi c’è l’uomo che da più di mille anni fa la pizza. E vorremmo che quest’uomo nuovo che sta uscendo da una cosettina mica da ridere come la pandemia, continuasse a fare la pizza almeno per altri mille anni ancora. Cuocendola nel forno a legna, preferibilmente. Preferibilmente.
Saper fare la pizza è cosa possibile solo in contestuale presenza di due fattori: la competenza, ovvero so come si fa e mi alleno affinché questo mio sapere non divenga obsoleto, e la passione, ovvero voglio farla sempre bene e sempre meglio, superando ostacoli laddove insorgessero e cogliendo opportunità anche quando esse si manifestano senza clamore. Vorremmo che sussistessero sempre le condizioni per poter rendere omaggio per almeno mille anni ancora a questo disco di sole che arriva a tavola. Evviva la pizza, quella buona.
© Riproduzione riservata
• Leggi CHECK-IN: Ristoranti, Hotel e Viaggi
• Iscriviti alle newsletter settimanali via mail |
• Abbonati alla rivista cartacea Italia a Tavola |
• Iscriviti alla newsletter su WhatsApp |
• Ricevi le principali news su Telegram |
“Italia a Tavola è da sempre in prima linea per garantire un’informazione libera e aggiornamenti puntuali sul mondo dell’enogastronomia e del turismo, promuovendo la conoscenza di tutti i suoi protagonisti attraverso l’utilizzo dei diversi media disponibili”
Alberto Lupini