Castagne, defaticanti e antiossidanti Perfette per chi soffre di ipertensione

11 dicembre 2016 | 14:05
di Milly Callegari
La castagna è di norma utilizzata nelle preparazioni dolci ma in verità se analizziamo i suoi nutrienti e ci soffermiamo sul gusto ci accorgiamo che di dolce ha solo un leggero sentore. Fresca ha circa il 50% di acqua (mentre essiccata arriva al 10%), proteine, carboidrati, pochissimi grassi, vitamine idrosolubili (B1, B2, PP, C) e sali minerali tra cui in alta percentuale di potassio che contrasta l’affaticamento muscolare e la rende adatta a chi soffre di ipertensione.



In effetti oggi le sono riconosciute solo proprietà nutrizionali e demineralizzanti mentre in passato, ad esempio, nel medioevo veniva bollita con le foglie e la buccia per contrastare l’emicrania, oppure crude per problemi cardiaci o arrostite per problemi legati alla milza. Crude con le prugne si pensava avessero effetto antipiretico. Ippocrate la definiva “noce piatta” ed era usata contro la stipsi senza la buccia, mentre con la buccia aveva potere astringente. All’epoca di Plinio si ricavava già la farina con cui si preparava un pane consumato durante il “digiuno delle donne”, durante il quale a chi osservava il culto femminile di Cerere, Cibele ed Iside era proibito il consumo di cereali.

Proprio per il suo alto contenuto di nutrienti viene definita “il cereale che cresce sull’albero”. Da non confonderla però con l’ippocastano o detta “castagna matta” che è utilizzata solo in farmaceutica per preparati che contrastano la cattiva circolazione. Meno conosciuta è la casta d’acqua che è un tubero dalle caratteristiche nutrizionali più simili alla patata. È un alimento molto utilizzato nella cucina asiatica e può essere utilizzato crudo, bollito, arrostito o messo in salamoia. Interessante è la farina che se ne ricava che non contiene glutine, colesterolo e lattosio ed è un ottimo sostituto della farina di frumento.

Il cavolo nero è un perfetto abbinamento perché contiene antiossidanti, acido folico, provitamina A, vitamina C e potassio, rafforzando così il potere antiipertensivo e defaticante. Contiene inoltre carboidrati semplici come il fruttosio, abbondanti fibre utili a contrastare le malattie legate al metabolismo come dislipidemie (alterazioni della quantità di lipidi circolanti nel sangue). Tutte queste sostanze però sono termolabili per cui è consigliata una cottura veloce. Il bollino rosso è dato dalle purine controindicate per chi soffre di iperuricemia (gotta). Altro limite al consumo viene dato a chi soffre di ipotiroidismo in quanto c’è interferenza con il metabolismo dello iodio. Non il divieto, ma limite al consumo.

Ricetta: Castagne, cavolo nero e zucca

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