Il covid rivoluziona l'enoturismo Le cantine si visitano con un'app

La necessità di mantenere il distanziamento e di limitare gli spostamenti ha costretto le aziende vinicole a rivedere il modo di riportare i wine lovers a visitare i propri vigneti e assaggiare i vini . Così la tecnologia diventa fondamentale e EnoNautilus è uno degli esempi più completi per il settore

19 settembre 2020 | 08:30
di Emanuele Bottiroli
La manifestazione "Vigneti Aperti" cresce con "Vigneti Aperti in vendemmia" in sinergia con il primo ecosistema digitale dedicato all’enoturismo 4.0, EnoNautilus. Il nuovo format di Mtv Lombardia promuove le attività enoturistiche prediligendo gli spazi all’aria aperta delle aziende vitivinicole, in primis, i protagonisti indiscussi dell’affascinante mondo del vino: i vigneti.


L'enoturismo corre sul digitale

L’iniziativa nata immediatamente nel post lockdown per rispondere a un’esigenza fortemente avvertita dai produttori di ridare slancio all’accoglienza in cantina è impreziosita dal logo di Max Di Battista, illustratore e acquarellista lomellino. Cosa ritrae? Un cancello che dà accesso ad una vigna; una mano di donna che rappresenta la cultura del vino. Cosa comunica? Il fatto che degustando dal calice, attraverso i profumi del vino, si ritroverà il grappolo e il vigneto da cui origina.

Il progetto si articola oggi ulteriormente con "Vigneti aperti in vedemmia" in sinergia con EnoNautilus: il primo ed unico ecosistema informatico dedicato all'universo enogastronomico ed enoturistico, il primo che mutua alcune delle caratteristiche fondamentali dell'industry 4.0 a favore di un incremento della qualità produttività e di una semplificazione dell'incoming enoturistico. Si tratta, in sintesi, di un’app gratuita per sistemi iOs e Android; un portale e un sistema gestionale delle prenotazioni; un blog di racconto; un network social; un sistema integrato con Amazon Alexa.

EnoNautilus è un’infrastruttura software composta da diversi elementi che interagiscono tra loro, governati da un ambiente amministrativo di nome Nemo: una sorta di concierge virtuale al servizio degli operatori, attraverso il quale le cantine, i consorzi di tutela e le associazioni possono gestire tutti i contenuti e le funzionalità nel dialogo con gli enonauti oltre che con gli appassionati del buon vino e del turismo esperienziale.

Essere presenti in EnoNautilus significa per le cantine disporre di strumenti per amplificare la propria voce ed essere maggiormente visibili sul web e sui social network. Per questo motivo EnoNautilus non può essere considerato solo un’applicazione dedicata all'enoturismo, ma piuttosto un vero e proprio strumento di marketing e di crescita delle cantine; un megafono capace di trasmettere la qualità dei vini e le caratteristiche ricettive della struttura in tutta Italia, ma già pronto per uscire dai confini nazionali.

EnoNautilus rappresenta per i turisti del gusto un’occasione di fruire di un intero sistema progettato e realizzato con la supervisione di professionisti del settore. A realizzarlo è stata Vanilla Innovations Inc., azienda di sviluppo software a ciclo completo con competenze negli strumenti di sviluppo più diffusi e attenzione alle ultime tecnologie.

La società multinazionale americana creata dal giovane e brillante imprenditore italiano Fabio Sarti, con una sede italiana a Bergamo, dal 2015 converte le strategie dei clienti in sistemi software e processi tecnologici che ottimizzano le prestazioni aziendali applicando i principi del design moderno in combinazione con le più recenti tecnologie cloud, mobile e desktop. «Siamo un’azienda che basa il proprio successo sulle performance, che sono diretta conseguenza della qualità delle persone che lavorano con noi - spiega Sarti - ed è per questo motivo che impieghiamo fra gli uffici di Miami, quelli di Bergamo e la rete un team, coordinato da Augusto Faglia, fatto di manager di esperienza e giovani talenti per ottenere sempre il giusto bilanciamento tra competenze tecniche, manageriali ed imprenditoriali. EnoNautilus nasce per aiutare l’Italia a trasformare il proprio enoturismo in un modello di business duraturo, dinamico e di successo. Accogliere non è solo una passione, è un mestiere».

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Alberto Lupini


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