Sulle etichette dei cosiddetti
energy drink non saranno ammesse indicazioni che promuovano il ruolo delle sostanze stimolanti contenute all'interno. Il Parlamento Ue ha infatti bloccato la proposta della Commissione Ue per permettere la presenza, sulle bibite energizzanti che contengono
caffeina, di indicazioni nutrizionali che ne promuovano la capacità di aumentare l'attenzione o la concentrazione.
Secondo gli europarlamentari tali indicazioni potrebbero incoraggiare un
consumo eccessivo di questo genere di bevande, soprattutto tra gli adolescenti. Sembra infatti che in Europa il 68% degli adolescenti e il 18% dei bambini beva regolarmente energy drink. Ma è bene ricordare che in una bibita zuccherata da 250 ml si possono trovare fino a 27 g di zucchero e 80 mg di caffeina; numeri da non sottovalutare.
La decisione del Parlamento Ue deriva quindi dalla volontà di tutelare la salute dei più giovani. «Dalle statistiche sappiamo che molti giovani, persino bambini, bevono molte di queste bevande energetiche», ha dichiarato la relatrice
Christel Schaldemose (S&D, DK). «Non è solo la caffeina, le bevande energetiche contengono anche molto zucchero. E non pensiamo che questi tipi di bevande debbano avere alcun tipo di indicazione sulla salute».
«Non diciamo che gli adulti non dovrebbero bere caffè o bevande energetiche, ma non vogliamo aiutare le aziende a guadagnare ingenti profitti per un’indicazione sulla salute che riteniamo non adatta per i bambini».
“Italia a Tavola è da sempre in prima linea per garantire un’informazione libera e aggiornamenti puntuali sul mondo dell’enogastronomia e del turismo, promuovendo la conoscenza di tutti i suoi protagonisti attraverso l’utilizzo dei diversi media disponibili”
Alberto Lupini