Accordo in Oltrepò, Andrea Giorgi: «Il futuro del territorio? Solo uniti»

Un accordo storico, quello firmato ieri, sotto l’egida della Regione Lombardia, per ricostruire il Consorzio dei vini dell’Oltrepò con l’apporto delle aziende di filiera che lo avevano abbandonato negli ultimi anni

21 febbraio 2019 | 15:59
di Stefano Calvi
Un accordo che vede coinvolti i vertici del Consorzio Vini dell’Oltrepò Pavese ed il Distretto del Vino di Qualità. L’obiettivo è quello di provare ad aiutare un territorio sempre più svalutato, con tutti i problemi del caso: spopolamento, perdita di valore dei terreni e delle aziende stesse. Basti pensare che un ettaro di vigna qui, in media non supera i 30mila euro, metà della media lombarda, che arriva a 57mila euro, un decimo esatto del Trentino, dove si spendono 210mila euro e molto meno del Veneto dove, sempre in media e cioè tralasciando le zone più pregiate, si sborsano 134mila euro.


Andrea Giorgi

Non si fa aspettare il commento positivo del presidente Andrea Giorgi di Terre d’Oltrepò sull’accordo siglato tra il Consorzio Tutela Vini Oltrepò Pavese ed il Distretto del Vino di Qualità. Una svolta epocale per il territorio oltrepadano e per tutta la filiera del mondo vitivinicolo. «Terre d’Oltrepo è fiduciosa di questo passo in avanti. Ci siamo impegnati in questo risultato confidando nel fatto che solo uniti si può uscire dalla difficile situazione del nostro territorio».

L’attenzione del presidente ricade poi sulla centralità dell’unione tra le varie forze in campo. «Condivido il fatto - spiega Andrea Giorgi - che sono diversi interessi e diverse aziende, ma il futuro del nostro territorio si può costruire solo insieme, solo cercando di comprendere le diverse esigenze e collaborando pazientemente per una viticoltura soddisfacente sopratutto per i viticoltori».

Un messaggio chiaro che evidenzia quanto sia importante la coesione di un intero territorio per superare i temi negativi che hanno contraddistinto l’Oltrepò Pavese. L’obiettivo è quello di aiutare un territorio sempre più svalutato, con tutti i problemi del caso. Il presidente Giorgi commenta positivamente anche il percorso che ha portato a questo risultato. «In questi mesi - spiega - ci siamo impegnati nel Consorzio per buttarci alle spalle il passato. Compiuta l’unione del territorio è necessario dare un taglio netto con il passato per poter iniziare a ricostruire il futuro fatto di territorio, di qualità e remunerazione. Questo accordo è solo il primo passo di un cammino che deve procedere inesorabile».

Per informazioni: www.vinoltrepo.org

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