Campione “entra” nell’Ue Arrivano Iva e servizi italiani

Dal 1° gennaio la località entrerà nello spazio doganale dell'Unione Europea; molte le conseguenze per la popolazione, che dopo il fallimento del Casinò, si sta assottigliando

24 dicembre 2019 | 14:39
Se non è una rivoluzione, poco ci manca: dal 1° gennaio Campione d'Italia entrerà nello spazio doganale dell'Unione Europea, un cambio epocale che influirà sul futuro dei cittadini dell'enclave comasca. Sparirà dunque la zona franca, un tratto distintivo per Campione: a spaventare gli abitanti del comune (oggi meno di 2mila e in progressivo calo dopo la chiusura del Casinò) è infatti l’arrivo di un’imposta sul valore aggiunto istituita dal Governo. Il testo approvato dal consiglio dei ministri stabilisce che “le aliquote dell’imposta si applicano in misura pari alle percentuali stabilite dalla legge federale svizzera per l’imposta sul valore aggiunto”.


A Campione il casinò è stato dichiarato fallito nel 2018

In sostanza l’Iva locale verrà fissata al 7,7%, una quota bassa rispetto al 22% italiano, ma che secondo gli amministratori locali andrà a colpire un’economia già in difficoltà perché toglie quel vantaggio competitivo che gli italiani vantavano nei confronti dei vicini svizzeri.
 
Secondo gli addetti ai lavori, la norma renderebbe più complicati i piani di riapertura del Casinò locale. Inoltre, con l'entrata di Campione nello spazio doganale europeo, cesseranno diversi servizi pubblici essenziali che sono sempre stati garantiti grazie alla collaborazione con il Canton Ticino. Il servizio postale non sarà più garantito dalla Posta svizzera, tutta la corrispondenza in partenza dal Ticino (circa l'80% del totale) prima di arrivare nell'enclave passerà da Milano. Oggi, l'ufficio della posta è collocato nel municipio ed è possibile effettuare pagamenti di conti correnti e fatture svizzere.

Dal 1° gennaio i campionesi dovranno sostenere gli esami di guida in Italia; le vetture targate Ticino, entro dodici mesi dovranno essere stargate, sdoganate e immatricolate. La patente svizzera dovrà essere cambiata in quella italiana.  Continueranno invece i servizi di telefonia, internet, via cavo, fibra e TV, così come i servizi di ambulanza e pronto intervento.

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Alberto Lupini


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