Dolci e gelati la vera alternativa al fast food e ai locali etnici

Bar gelaterie e bar pasticcerie. Saranno queste le risposte italiane al dilagare dei fast food senz’anima o dei locali etnici dove il controllo delle materie prime e la loro tracciabilità sono un’utopia? Le tendenze del mercato e quanto si è registrato al Sigep di Rimini sembrano confermare senza alcun dubbio che le scelte di gestori e consumatori stanno premiando sempre più formule basate su un mix fra alta tecnologia e artigianato, basi del successo di un’attività tipicamente italiana che oggi, aspetto da non sottovalutare, è una delle poche in grado di garantire qualità e sicurezza alimentare.

Gelati e torte dunque come prossimi protagonisti della nostra alimentazione? Stando alla costante ricerca in atto per ridurre gli apporti calorici e tentare di non creare squilibri in una dieta, potrebbe essere proprio il “dolce” a costituire un’alternativa ai piatti delle tavole calde di tutti i giorni o dei locali in franchising. Un’offerta che non andrebbe certo in contrapposizione alla fascia della ristorazione di qualità o alle pizzerie, ma che potrebbe invece sostituire i piatti di cucine industriali o di importazioni incerte.

L’attenzione per prodotti che siano di facile digestione, bio, vegan o con il doppio delle proteine e metà dei grassi rispetto a quelli tradizionali la dice lunga su che passi da gigante stanno facendo il mondo della pasticceria e quello della gelateria che, finalmente, hanno anche la giusta attenzione da parte dei produttori.

È interessante osservare come in questa prospettiva non sono solo le materie prime o le attrezzature a sostenere questa tendenza. C’è anche l’elemento arredo e ambientazione, che è sempre più orientato a dare una sensazione di benessere e accoglienza, allineandosi a quella ricerca di stile di vita italiano che da sempre indichiamo come uno dei fattori strategici per il successo del Made in Italy e del turismo.

La cosa fondamentale a cui richiamiamo tutti gli operatori è di non sprecare quest’attenzione crescente da parte dei consumatori. Il successo dei candidati pasticceri nel sondaggio del Personaggio dell’anno, da due anni a questa parte, è un indicatore preciso che pasticceri e gelatieri sono ormai diventate professioni che stanno nel cuore (e nel palato) dei tanti appassionati e intenditori di cibo. Un successo dovuto al fatto che pasticceri, gelatieri e panificatori (un po’ come i pizzaioli) sono e devono restare “artigiani del cibo”. Un po’ come auspichiamo che tornino ad esserlo i tanti cuochi che hanno scambiato le cucine con i set televisivi e le padelle coi microfoni.