Per ristoranti e bar torinesi: un successo la domenica in zona gialla

Numeri quasi "normali": questo il bilancio delle prime aperture nel capoluogo piemontese. Tra massima attenzione dei gestori e con la speranza che non sia un inizio a singhiozzo

14 dicembre 2020 | 09:07
di Piera Genta
Una stupenda giornata di dicembre ha salutato l’ingresso del Piemonte nella zona gialla. Folla in centro, ristoranti, compresi bar, pasticcerie e gelaterie presi d’assalto, attenzione massima dei gestori dei locali che si sono strutturati per rendere i loro spazi adatti ad accogliere le persone seguendo le normative, non altrettanto della gente poco rispettosa degli appelli nell’evitare assembramenti e utilizzo della mascherina non sempre rispettato.


Platti 1875 ha iniziato con le colazioni

Platti 1875: C’è voglia di normalità
Sulla via dello shopping da Platti 1875, uno dei caffè storici amati dai torinesi, in piena atmosfera natalizia incontriamo Luciano Stillitano, maestro della piccola pasticceria torinese e non solo, golosi i suoi panettoni che per il 2020 vestono un delicato azzurro Tiffany «abbiamo iniziato da questa mattina con le colazioni, un flusso continuo di persone. La sala degli specchi e la nostra area esterna hanno ospitato tanti torinesi con un grande desiderio di normalità».

Koi: Quasi un ritorno ai vecchi numeri
Sempre in centro Koi, ristorante giapponese, a due passi da Piazza San Carlo, ha vissuto una fortunata riapertura, oltre 130 persone hanno scelto questa location per il pranzo di oggi «quasi un ritorno ai vecchi numeri» commenta soddisfatto Leo (di origini cinesi) che insieme a Valentina (torinese doc) e una brigata multietnica da tre anni gestisce il locale.


Positivo il primo giorno per Giudice

Giudice: Positivo il primo giorno di lavoro
A Valsalice, sulla precollina torinese, il ristorante Giudice, da sempre punto di riferimento per i gourmet, in questo periodo nel rispetto del protocollo hanno diminuito i coperti, oggi può ospitare una cinquantina di persone. Per Carmelo Damiano, chef patron del locale che guida la cucina con Marco Granato «il primo giorno lavorativo è stato molto positivo. Riapertura nel rispetto di tutte le indicazioni, tavoli da quattro persone ed abbiamo aperto tutte le sale. Mi auguro che a questo un inizio si possa dare una continuità. Il lavorare a singhiozzo non è positivo».

Casa Vicina: Afflusso incredibile
Da qualche giorno il ristorante stellato Casa Vicina si è spostato al terzo piano di Green Pea, il primo centro commerciale dedicato alla sostenibilità della famiglia Farinetti e quella di oggi è stata la vera apertura. Complice anche la curiosità per la nuova location, il ristorante ha registrato un afflusso incredibile di clientela, racconta molto soddisfatto Stefano Vicina, soddisfazione mista a stanchezza ed entusiasmo per un’apertura con il botto!

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