Ex alunni dell’alberghiero si “ritrovano” per cucinare da casa

L’idea è dell’istituto De Cecco di Pescara, che ha chiamato a raccolta i suoi ex studenti, oggi chef in hotel e ristoranti da New York a Doha, per insegnare via internet loro le ricette pasquali

C’è chi insegna la cucina della tradizione abruzzese e chi, invece, propone piatti più innovativi. C’è chi si concentra sulle ricette per Pasqua e chi punta su quelle vegetariane. È la ristorazione che si reinventa ai tempi del Covid-19, con gli chef, i docenti e gli ex alunni degli istituti alberghieri alle prese con i fornelli di casa.


E così per una volta potranno mettersi nei panni di quanti da una vita tentano di cimentarsi con manicaretti gourmet senza avere a portata di mano abbattitori, sifoni, termometri e bimby. Il tutto sotto l’attento e implacabile occhio della telecamera dello smartphone prima, e sotto il vaglio degli spettatori e follower dopo.
 
Innovativo il contest dell’alberghiero “De Cecco” di Pescara che sforna, e proprio il caso di dirlo, ogni giorno nuove ricette, grazie alle lezioni di cucina online che rispondono all’appello “Noi da voi - #Restaacasa”. Direttamente sul sito istituzionale della scuola e sui suoi canali social al via i corsi per tutti, svolti non solo dai docenti di Enogastronomia, ma anche dagli ex studenti. Tra loro ci sono chef famosi: come Stefano Di Silvestre da New York, Giovanni Paolucci da Perth, Massimo Speroni da Brisbane, Chiara Roncà manager di sala alle Maldive, Andrea Zazzara e Ivan Bianco entrambi chef a Milano, Matteo Ciccocioppo da Montesilvano, e Roberto De Paola dal Qatar. Inoltre, maestri di pasticceria e protagonisti della filiera alimentare che, ciascuno dalla cucina di casa propria, hanno deciso di alleviare il disagio dello stare obbligatoriamente a casa, mostrando la preparazione di decine di piatti, sia di ricette ricercate sia di piatti semplici, basati su ingredienti che tutti abbiamo a casa.
 
«Anche in un periodo così difficile per tutti - spiega la preside Alessandra Di Pietro - l’alberghiero De Cecco non rinuncia né al suo compito educativo, garantendo lo svolgimento delle attività con un’efficiente didattica a distanza, né al suo rapporto con il territorio, con la gente, con le migliaia di persone da sempre interessate e coinvolte nelle iniziative dell’Istituto. E lo fa continuando con la sua missione di testimone e protagonista della cultura gastronomica regionale. Per rendere un po’ più dolce la permanenza forzata nelle abitazioni, infatti, la scuola ha pensato di entrare nelle case, producendo brevi filmati sulla preparazione di ricette e pietanze, curati dai docenti, ma anche da ex studenti che ormai regnano nelle cucine di grandi ristoranti nazionali e internazionali».
 
Ed è una vera e propria sfida anche tra chef, dove spesso a giudicare i risultati dei manicaretti riprodotti a casa dagli spettatori sono i poveri familiari. Enza Liberati, docente dell’alberghiero e Lady Chef pensa ai vegetariani e propone rape rosse con le pere; mentre Ivan Bianco, ex alunno e oggi chef a Milano, si concentra sui risotti che aumentano le difese immunitarie, affidandosi anche a spezie dal sapore d’Oriente, come la curcuma. Si svelano anche piccoli trucchi e c’è chi, come Marta Di Marcoberardino, ex alunna dell’istituto pescarese e chef a Teramo, fa chiarezza anche sulle diverse interpretazioni provinciali del bocconotto.
 
Anche gli chef inseriti nella prestigiosa guida Michelin realizzano tutorial nelle cucine domestiche e lo fanno pure in tempi record. Luca Mastromattei propone sul suo profilo social tre video ricette della durata complessiva di poco più di 8 minuti in cui spiega passo dopo passo come preparare: calamari scottati con crema di riso alla curcuma, crocchette di mazzancolle con insalata liquida e caramelle di banana con ganache al cioccolato.
 
E poi c’è chi si concentra sul pranzo di Pasqua, così si può arrivare preparati e prendersi una bella rivincita sui familiari più scettici. Lo chef aquilano Ettore Barattelli illustra alla perfezione come preparare un carré di agnello alla Mitterand e consiglia anche io vino in abbinamento. Insomma la creatività degli chef, a prescindere dalla latitudine, non si ferma e diventa alla portata di tutti. O quasi.