Sercar, pasti caldi tutti i giorni per i Comuni bergamaschi in crisi

La società di ristorazione collettiva, nonostante il momento difficile, dà una mano fornendo ogni giorno pasti ad Albino, Nembro e Alzano. Un aiuto anche alla clinica Beato Palazzolo

17 aprile 2020 | 16:45
di Roberto Vitali
La Sercar, società bergamasca di ristorazione collettiva con 700 dipendenti e la produzione di 7 milioni di pasti annui, attiva nei campi della ristorazione scolastica, aziendale, comunitaria e commerciale con ristoranti self service (tra l’altro ha in appalto da anni la fornitura dei pasti alle scuole di Bergamo), sta pagando pesantemente il blocco totale delle attività e una ripresa che sarà lenta, imprevedibile e complessa. Nonostante questo ha voluto rispondere con generosità ed essere a suo modo partecipe di iniziative di solidarietà in questo tragico periodo.

Due in particolare i fronti sui quali la società si è impegnata: uno in favore dei Comuni più in crisi (Nembro, Alzano Lombardo e Albino), l’altro in favore della clinica Beato Palazzolo di Bergamo.


Solidarietà per la propria città, anche in un momento economicamente difficile

Spiega il titolare della società Marco Carrara: «Per i tre Comuni tanto colpiti dal coronavirus abbiamo attivato un servizio di preparazione pasti caldi pronti per le persone più bisognose che stanno affrontando in criticità questo periodo. Il confezionamento viene fatto in monoporzioni usa e getta inserite in adeguati contenitori termici per il trasporto e consegna a domicilio. Il pasto comprende un primo piatto e un secondo con contorno. Per trasporto e consegna i Comuni si avvalgono del servizio della Protezione civile. Garantiamo ogni giorno 50 pasti a Albino, 50 a Nembro e altri 50 a Alzano. Devo ringraziare tutti i cuochi e i coordinatori, a partire dal loro capoarea Alberto Madaschi, che hanno voluto prestare questo servizio solidale senza alcun compenso». I sindaci dei tre Comuni hanno ringraziato la Sercar sui vari mezzi di informazione a loro disposizione.

«Oltre a questo servizio - continua Carrara - abbiamo ascoltato la richiesta di aiuto pervenuta dal direttore Edoardo Manzoni della clinica Beato Palazzolo di Bergamo, in prima linea per affrontare l’emergenza coronavirus e ci siamo messi a disposizione per contribuire a migliorare questa situazione drammatica».

Va ricordato infine che, da quando la Sercar (anno scolastico 2006-2007) ha iniziato la collaborazione con il Comune di Bergamo, si è impegnata a fornire giornalmente cento pasti al punto caldo della stazione tramite una convenzione con la comunità Servizio Esodo di don Fausto Resmini. Ad oggi è stato calcolato che i pasti serviti gratuitamente nel corso di tutti questi anni ammontino a 225mila. All’inizio del progetto, inoltre, Sercar ha donato alla comunità di Sorisole (Bg) un automezzo nuovo per uso alimentare.

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