Riscaldarsi prima dello sport limita i dolori da acido lattico

Dopo l’attività fisica la molecola interviene per metabolizzare il glucosio. Questo genera stanchezza che può protrarsi fino a 48 ore. Per limitarla è consigliato preparare l’organismo allo sforzo con gradualità

21 giugno 2020 | 15:13
Quando facciamo esercizio, specialmente dopo lunghi periodi di inattività, può capitare di sentire alcuni dolori muscolari nei giorni successivi. Questo può avvenire anche se si fa uno sforzo particolarmente pronunciato, o se si fa un esercizio particolarmente intenso anche in momenti in cui si è fisicamente allenati. Si sente dire spesso che la causa di questo dolore sia l’acido lattico, che comincia a circolare nel nostro organismo appena dopo la prestazione fisica. Ma sarà vero? Lo ha spiegato Lara Castagnetti, specialista in Riabilitazione Ortopedica e Osteopatia dell’Istituto Humanitas in un articolo pubblicato su Humanitasalute che qui riportiamo integralmente.


Acido lattico dopo la fatica

L’acido lattico è una molecola che si trova nel nostro organismo e che, in carenza di ossigeno, viene prodotta dalle cellule per metabolizzare il glucosio. In condizioni normali, aumenta dopo esercizio fisico intenso, a causa dello sbilanciamento tra le necessità energetiche dei muscoli e l’apporto di ossigeno attraverso la circolazione del sangue.
L’acido lattico si accumula ed è “responsabile” dell’affaticamento della muscolatura. Tendenzialmente, però, è rimosso nei minuti successivi all’attività fisica, al massimo nel giro di qualche ora. Se si sentono dolori muscolari nei giorni successivi all’esercizio, la causa non è certamente l’acido lattico, che come abbiamo visto, sarà smaltito molto prima.

Piuttosto, il dolore avvertito è riconducibile a microlesioni delle fibre muscolari (Doms, la cui sigla sta per Delayed Onset Muscle Soreness, che potremmo tradurre con “indolenzimento muscolare a insorgenza ritardata”), che possono danneggiarsi per i più svariati motivi: un movimento brusco, un allenamento privo del giusto riscaldamento o senza defaticamento, o banalmente lo sbalzo da profonda inattività a sforzi intensi, soprattutto nell’allungamento, che sviluppa tensione. Le microlesioni sono particolarmente comuni nelle persone poco allenate e tendono a diminuire con l’esercizio.

Il dolore raggiunge il picco tra le 24/48 ore successive all’esercizio e si risolve entro 96 ore. L’acido lattico è ampiamente scomparso. Per evitare microlesioni muscolari, è bene praticare un lungo riscaldamento per preparare il corpo all’esercizio, e specialmente dopo lunghi periodi di sedentarietà, iniziare con calma: non ci sono vere e proprie terapie, basta aspettare che il dolore passi da solo.

Consigliamo certamente di rivolgersi a uno specialista, che valuterà le condizioni fisiche e proporrà un piano di allenamento adatto al proprio livello di forma.

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Alberto Lupini


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