Motta Camastra deriva dalle parole Mot (hospitium) e Kamastart, (una divinità fenicia), che divenne, nei tempi più recenti, una delle tante postazioni “sicure” nella media bassa valle dell’Alcantara, fino all’epoca dei Normanni, che instaurarono il feudalesimo e seguirono angioini, aragonesi e austriaci, fino alla eliminazione del vassallaggio nel 1813, l’arrivo dei Borboni e la fondazione del Comune nel 1920.

Le noci di Motta Camastra
Con i suoi 800 abitanti circa, dal 2003 (per una lungimirante iniziativa dell’allora sindaco Andrea Scarpignato, confermata ogni anno dai sindaci successivi, fino a quello odierno Carmelo Blancato), il paese si mobilita per mettere in scena una kermesse, che celebra la coltivazione della pianta del noce, corredata dalla manifestazione delle pratiche più tradizionali del posto, nonché dei prodotti della cultura contadina locale (noci, mele, verdure, sott’oli, sottaceti, maccheroni fatti in casa, dolciumi, artigianato rurale, ecc.), trasformando i fondaci delle abitazioni in piccole botteghe di rivendita
Storia e simbolismo dell’albero del noce
Non esiste, forse, frutto più controverso della noce e dell’albero che lo genera. Originario dell’Asia Minore, l’albero del noce, appartiene alla famiglia delle Juglandacee, dal termine latino “Iovis glans”, ghianda di Giove, a testimonianza della sacralità e del legame con la divinità, probabilmente grazie alla sua maestosità ed alla peculiarità di crescere in luoghi isolati, lontani da altre specie arboree. Quest’ultima caratteristica, si deve alla presenza di una sostanza tossica, la juglandina, secreta dalle radici e dalle foglie, che provoca la morte delle altre piante nelle vicinanze.

Un'immagine del borgo di Motta Camastra
L’albero del noce è stato importato prima in Grecia e poi a Roma, attorno al 100 a.C, e si è diffuso, successivamente, in tutta Europa grazie alle proprietà nutrizionali dei suoi frutti, molto calorici (ben 650 calorie per 100 grammi), ma ricchi di vitamina B, sali minerali, potassio, fosforo, calcio, ferro e magnesio. Tutte caratteristiche ideali, che ne hanno fatto alimento principe dell’alimentazione rurale, soprattutto nei lunghi periodi di carestia.
Usi, leggende e curiosità sulla noce
Versatili, oleose e dal sapore sfizioso e gradevole, le noci sono state usate, e lo sono ancora oggi, come ingredienti per la preparazione di gustose ricette, dagli antipasti, ai primi piatti ai dolci, senza dimenticare il pregiato liquore, il Nocino, che si ricava dai malli acerbi, raccolti, come tradizione vuole, il 24 giugno, la Notte di San Giovanni, che coincide con il Solstizio d’Estate. Tuttavia, fin dai tempi più antichi, il noce ed i suoi frutti sono stati oggetto di storie e leggende, che, nei secoli, hanno contribuito ad attribuire a questo albero ed ai suoi frutti una nomea più o meno sinistra, al punto che, ancora oggi, si usa il termine “nocivo” per indicare qualcosa di dannoso per la salute.

Pizza fichi e noci con ruchetta selvatica
Nell’antichità, contro la rabbia, si preparava un impasto con olio di noci, cipolle e sale. Nel XVII secolo, si credeva che le noci fossero in grado di curare le malattie mentali e le infermità a causa della loro forma simile alla testa umana. Il guscio, duro, era infatti simile alla calotta cranica, la pellicola interna le meningi, mentre il seme diviso in due parti ricordava la forma dell’encefalo.

Formaggio con le noci di Motta di Camastra
In Sicilia si crede che tenere una noce in tasca preservi dalla malasorte, propiziando il successo e scongiurando le malattie. Pare pure che sognare le noci è segno che si scoprirà qualcosa da utilizzare a proprio vantaggio. La Cina è il primo produttore al mondo con circa 50% della produzione mondiale.
Le proprietà e i benefici della Noce di Motta Camastra
La “Noce di Motta Camastra” è conosciuta per le sue proprietà nutritive e organolettiche, infatti da analisi di laboratorio, realizzate dal Dipartimento di Chimica Organica dell’Università di Messina”, è stato appurato che essa può contenere anche quantità di selenio cento volte maggiore rispetto a tutte le altri noci conosciute, quali la noce di Sorrento , la noce di Trento e la noce Californiana, selenio che allunga la vita nell’uomo.

Arancini di riso con le noci di Motta di Camastra
Le noci siciliane sono ricche di grassi salutari, proteine, fibre, magnesio, fosforo e molte altre sostanze nutritive. Ecco alcune delle proprietà più importanti delle noci siciliane:
- Ricche di grassi sani: Le noci sono una buona fonte di grassi monoinsaturi e polinsaturi, che sono considerati grassi salutari. Questi grassi aiutano a mantenere il colesterolo sotto controllo, proteggendo il cuore e migliorando la salute generale.
- Fonte di proteine: Le noci sono una fonte importante di proteine, che sono fondamentali per la crescita e il ripristino dei tessuti del corpo.
- Fonte di fibre: Le noci sono ricche di fibre, che aiutano a mantenere il sistema digestivo sano e a ridurre la fame.
- Fonte di magnesio: Il magnesio è un minerale essenziale che è importante per la salute delle ossa, dei muscoli e del cuore. Le noci sono una buona fonte di magnesio.
- Fonte di fosforo: Il fosforo è un altro minerale importante che aiuta a mantenere la salute delle ossa e dei denti.
Le tecniche di lavorazione, conservazione e stagionatura sono rimaste praticamente le medesime di almeno un secolo fa. Le drupe, una volta private dell'endocarpo, vengono dapprima lavate in acqua e poi messe ad asciugare bene direttamente all'aria (ma coperto), dopodiché vengono immagazzinate in sacchetti a rete. Le noci: a Motta Camastra sono di tre varietà: la Panuzzara, la Pacenzia e la Currò.

Le varietà di noce di Motta Camastra assieme ad altri snack
La prima, ovvero le noci giganti, si chiama Panuzzara, il nome siciliano che richiama alla pagnotta. Quando ancora la noce ha il mallo, la sua dimensione è infatti notevole: il calibro medio è di 40 mm di diametro e arrivare a un peso di 100 grammi. La seconda varietà è la Pacenzia, il cui nome sembra derivi dalla pazienza che ci vuole per raccogliere dall’albero questo frutto. Infine c’è la Currò, il cui nome, come avviene per il cachi del farmacista di Misilmeri, deriva dalla persona che ha prodotto la cultivar. Le ultime due noci di Motta Camastra elencate sono comunque più piccole rispetto alla Panuzzara.
Tradizione alimentare e consumo responsabile
Le noci (come tutta la frutta secca in guscio: nocciole, mandorle, ecc.) ha un contenuto di grassi molto elevato, che va dal 45% al 75% della composizione e per questo apporta molte calorie.

I cucureddi, dolci a base di noci di Motta di Camarda
L’aspetto che però non viene tenuto in considerazione è che, al contrario di quello che si pensa, se consumata nelle giuste porzioni e inserita all’interno di un regime alimentare bilanciato di tipo mediterraneo, accompagnato da regolare attività fisica, non fa ingrassare e fornisce allo stesso tempo nutrienti utili al benessere dell’organismo come grassi insaturi, proteine, fibre, vitamine, minerali e composti ad azione antiossidante.
Si tratta sempre di sapere gestire le porzioni: se si assumono più calorie di quelle che si consumano, quelle in eccesso devono essere “stoccate” (come d’altronde per qualsiasi altro cibo): I LARN (Livelli di Assunzione di Riferimento di Nutrienti ed energia per la popolazione italiana) suggeriscono una porzione da 30g, che è possibile consumare tutti i giorni, quantità suscettibile di variazioni dipendenti dalle esigenze nutrizionali e dalle scelte alimentari di ogni individuo.

Il sindaco di Motta Camastra Andrea Scarpignato
Già nel 2004, l’allora presidente del consiglio comunale, Salvatore Maugeri, pubblicò un libro “Noce di Motta Camastra, in cui, relativamente alla noce, vengono riportate notizie, metodi di coltivazione, produttori locali, proprietà nutrizionali, ricette e mitologie.
La Festa della Noce: cultura, gastronomia e folklore
Nello svolgimento della Festa di Motta Camastra (una delle sagre più autentiche della Sicilia, che quest’anno si svolge nell’ultimo fine settimana si settembre e nel primo del mese di ottobre), non mancano convegni, spettacoli di folklore, musica, mostre di pittura e/o di fotografia, visite guidate demologiche e naturalistiche e soprattutto degustazioni di straordinari prodotti e pietanze a base di noci di Motta Camastra, nei vari stand gastronomici allestiti nelle vie di Motta Camastra, oltre che in tantissimi pianoterra delle abitazioni, fra cui:

Insalata di arance e finocchi con una manciata di noci tritate
- Snack, da sgranocchiare da sole o con altra frutta secca
- Insalata, (classica quella di arance e finocchi oppure altre), nella quale si aggiunge una manciata di noci tritate
- Crostini ricoperti di ricotta, miele e gherigli di noci

Crostini ricoperti di ricotta, miele e gherigli di noci
- Arancini di noci, in cui il riso avvolge un ragù con le noci al posto della carne tritata
- Pizzette, condite con vari tipi di salsa a base di noci, erbette, fichi e ricotta
- Salsa di noci per condire pasta (maccheroni fatti in casa )o crostini, che si prepara tritando le noci (o meglio pestando per favorire la cremosità mercè l’emulsione dei grassi contenuti nelle noci), aggiungendo olio e.v.o. e acqua tiepida, aglio, prezzemolo e formaggio grattugiato

Ravioli ripieni di ricotta e noci con salsa di noci di Motta di Camastra
- Ravioli ripieni di ricotta e noci
- Cotolette di maiale o di vitello con una panure a base di noci tritate pangrattato, erbe aromatiche
- Agnello al forno arrotolato con ripieno a base di noci e datteri e/o fichi

Agnello al forno arrotolato con ripieno a base di noci e datteri o fichi
- Salame alle noci
- Formaggi alle noci, in cui nell’impasto sono immersi gherigli
- Dolci vari : torrone, biscotti, torte, cuddureddi, salame turco, nipitiddata.
Fra gli stand o nelle case è possibile anche trovare il liquore di noci e l’olio di noci
È appena il caso di ricordare che Motta Camastra è il paese delle “Mamme del Borgo” (abbia già approfondito in questo articolo), le quali riescono ad esprimere il meglio della cucina delle noci “muttisciana”