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martedì 16 dicembre 2025  | aggiornato alle 00:47 | 116345 articoli pubblicati

Nei ristoranti in Europa scontrini più alti, anche con meno visite

A pesare sull'aumento della spesa nel primo trimestre del 2025 sono l'inflazione, il maggior ricorso al delivery e una selezione più attenta delle occasioni: si esce meno, ma si spende di più per esperienza o comodità

 
15 maggio 2025 | 16:17

Nei ristoranti in Europa scontrini più alti, anche con meno visite

A pesare sull'aumento della spesa nel primo trimestre del 2025 sono l'inflazione, il maggior ricorso al delivery e una selezione più attenta delle occasioni: si esce meno, ma si spende di più per esperienza o comodità

15 maggio 2025 | 16:17
 

Nel primo trimestre del 2025 il traffico nei ristoranti europei è sceso dell'1% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, ma la spesa dei consumatori è aumentata dell'1%. A trainare la crescita, nonostante il calo delle visite, è stato l'incremento dello scontrino medio. È quanto emerge dai dati del panel di consumatori Crest di Circana, che fotografa un comparto ancora alle prese con un contesto economico instabile e dinamiche di consumo in evoluzione.

Nei ristoranti in Europa scontrini più alti, anche con meno visite

Ristorazione: meno clienti, ma scontrini più alti. Spesa in crescita dell’1% nel primo trimestre

Le persone escono di meno ma spendono di più nei ristoranti

L'analisi del gruppo, attivo “nella gestione ed interpretazione della complessità del comportamento del consumatore”, mette in luce le difficoltà dell'industria della ristorazione europea, che ha archiviato il primo trimestre in un clima segnato dall'aumento dei costi, dall'incertezza economica e dal continuo cambiamento delle abitudini dei clienti. Le persone, insomma, continuano a uscire meno, ma quando lo fanno tendono a spendere di più, anche per effetto dell'inflazione e di una maggiore attenzione alla qualità dell'esperienza.

Un dato interessante riguarda la digitalizzazione del comparto: il traffico generato dai canali online, tra cui Click&Collect e delivery tramite app o internet, rappresenta oggi il 7% del totale ed è cresciuto del 7% nel primo trimestre. Un segnale che conferma quanto il digitale stia diventando sempre più parte integrante del modo in cui i consumatori scelgono di vivere i pasti fuori casa. Le cene, in particolare, hanno performato meglio della media del mercato, registrando una crescita dell'1%.

Intanto, promozioni e offerte continuano a giocare un ruolo chiave nelle scelte dei clienti: il 42% delle occasioni nella ristorazione ha infatti incluso almeno una promozione, e il ricorso a queste formule è aumentato del 2%. Questo dato riflette una maggiore sensibilità al prezzo, ma anche una risposta da parte dei ristoratori che cercano di mantenere il traffico con formule vantaggiose e più flessibili. A contribuire a piccoli segnali di ripresa in alcuni segmenti è stato anche il graduale ritorno alla normalità nella vita quotidiana. Secondo il report, «il ritorno progressivo in ufficio e alla didattica in presenza ha contribuito ad un aumento del traffico del +0,3% nelle mense aziendali e scolastiche». Una spinta lieve, ma significativa in un panorama che resta segnato da un generale rallentamento.

Nei ristoranti in Europa scontrini più alti, anche con meno visite

Meno clienti nei ristoranti, ma la spesa aumenta: +1% nel primo trimestre 2025

Non a caso, nel complesso, il consumo fuori casa ha subito una leggera frenata negli ultimi mesi. Le visite sono diminuite dello 0,7% e le occasioni principali, come il pranzo e la cena, hanno registrato un calo dell'1,5%. Al contrario, i momenti a spesa più contenuta, come la colazione, hanno segnato un andamento positivo, dimostrando come le formule rapide e meno impegnative stiano trovando sempre più spazio nella routine dei consumatori. Infine, il report mette in evidenza l'impatto delle normative più severe sulla guida e sul consumo di alcol, che hanno inciso negativamente sulle vendite di birra e liquori nel canale all'ingrosso. Le prime sono scese dell'8,6%, mentre i liquori hanno perso l'8%. Un dato che riflette una crescente attenzione alla sicurezza e alla responsabilità, ma che pesa sull'intero indotto delle bevande alcoliche, specie nei contesti di consumo serale e nei locali.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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