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domenica 14 dicembre 2025  | aggiornato alle 14:16 | 116317 articoli pubblicati

Sci e chef stellati: l’inverno goloso dell’Alta Badia è pronto a ripartire

“Sciare con gusto” torna dal 4 dicembre (fino al 7 aprile) con un percorso che intreccia piste, rifugi e cucina d’autore. Dieci chef - tra cui i tristellati Alajmo, Cerea e Romito - firmano piatti pensati per l’alta quota, trasformando l’Alta Badia in un itinerario gastronomico da vivere sci ai piedi per tutta la stagione

28 novembre 2025 | 16:42
Sci e chef stellati: l’inverno goloso dell’Alta Badia è pronto a ripartire
Sci e chef stellati: l’inverno goloso dell’Alta Badia è pronto a ripartire

Sci e chef stellati: l’inverno goloso dell’Alta Badia è pronto a ripartire

“Sciare con gusto” torna dal 4 dicembre (fino al 7 aprile) con un percorso che intreccia piste, rifugi e cucina d’autore. Dieci chef - tra cui i tristellati Alajmo, Cerea e Romito - firmano piatti pensati per l’alta quota, trasformando l’Alta Badia in un itinerario gastronomico da vivere sci ai piedi per tutta la stagione

28 novembre 2025 | 16:42
 

In Alta Badia l’inverno ha un ritmo particolare, fatto di piste battute all’alba e rifugi che profumano di cucine vive, attraversate ogni anno da cuochi che arrivano dalle migliori tavole d’Italia. “Sciare con gustonasce proprio da questo incontro, mettendo insieme discese, piatti pensati per l’alta quota e un progetto solidale che punta a sostenere le cure palliative pediatriche. La nuova edizione si muove sotto il tema della golosità, un richiamo diretto al piacere del cibo, inteso come esperienza sensoriale capace di accompagnare lo sciatore lungo tutta la stagione, dal 4 dicembre 2025 al 7 aprile 2026. Non un vezzo, piuttosto un modo per trasformare una giornata sulla neve in un percorso che tiene insieme territorio, cucina e ospitalità.

E il progetto cresce anno dopo anno. In questa edizione arrivano sedici stelle Michelin e tre stelle verdi, guidate dai tre tristellati coinvolti: Massimiliano Alajmo, la famiglia Cerea (Da Vittorio) e Niko Romito. Sono loro a delineare il livello dell’iniziativa, ma non sono gli unici volti chiamati a reinterpretare l’Alta Badia. Accanto agli habitué tornano chef che hanno fatto della ricerca e della sostenibilità la loro firma - come Chiara Pavan e Francesco Brutto - insieme a nuove presenze che portano sensibilità e territori diversi. Le cucine di Isa Mazzocchi e Jessica Rosval ampliano la prospettiva dell’evento, mentre Alessandro Dal Degan, Tomaz Kavcic e Cristina Bowerman confermano la natura plurale di un progetto che ha sempre fatto della contaminazione un punto di forza.

Dieci rifugi, dieci piatti

Il format resta quello collaudato: dieci chef, dieci rifugi, dieci piatti ideati per essere serviti per tutta la stagione. Ogni creazione deve tenere conto dell’essenzialità della montagna, puntando su preparazioni pulite, sostenibili e attente agli sprechi.

Una richiesta che non è un esercizio di stile, ma un tassello della strategia ambientale dell’Alta Badia, quarta destinazione italiana ad aver ottenuto la certificazione Gstc. Tutto questo trova spazio nei rifugi sparsi sulle piste - dall’Ütia Lé a Piz Boé Alpine Lounge, passando per Bioch e Pralongiá - che diventano tappe di un itinerario gastronomico diffuso, da vivere sci ai piedi.

La solidarietà come filo rosso

Accanto alla dimensione culinaria, “Sciare con gusto” porta avanti il suo impegno verso la FondazioneLa miglior vita possibile”, sostenendo l’Hospice Pediatrico del Veneto. Per ogni piatto realizzato dagli chef aderenti verranno devoluti tre euro al nuovo centro di riferimento del Nordest per le cure palliative pediatriche: un gesto semplice, che però permette di legare un’esperienza di piacere a un’azione concreta. È proprio Massimiliano Alajmo ad aver promosso la causa all’interno del progetto, convinto che una parte del successo di un evento così radicato passi anche da un messaggio di responsabilità.

Il calendario degli appuntamenti

Il calendario degli appuntamenti enogastronomici aggiunge un’altra dimensione alla stagione. Si parte il 14 dicembre con il Gourmet Skisafari, che negli anni è diventato una specie di rito di apertura: un percorso itinerante tra cinque baite in quota dove Alajmo, i Cerea, Dal Degan, Cantafio e Kavcic propongono le loro creazioni, incontrando sciatori e appassionati. Una giornata che in Alta Badia segna davvero l’avvio dell’inverno, sia perché permette di sciare sulle prime piste impeccabili della stagione, sia perché introduce al tema dell’anno attraverso assaggi pensati per raccontare i prodotti locali. A legare ancora di più gli sci con il territorio arriva SunRisa, l’appuntamento che apre gli impianti alle primissime ore del mattino per permettere di scendere su piste ancora immacolate, con il sole che spunta dietro le cime. È un momento che chi ama la montagna riconosce come irripetibile e che qui si chiude con una colazione in cinque rifugi, costruita insieme all’esperta di nutrizione sportiva Elena Casiraghi.

Sci e chef stellati: l’inverno goloso dell’Alta Badia è pronto a ripartire

Le piste in Alta Badia

Il vino trova il suo spazio naturale inSommelier in pista”, un ciclo di sette appuntamenti da dicembre a marzo che accompagna le discese con degustazioni guidate da professionisti dell’Alto Adige. L’idea non è quella di riempire i rifugi di bicchieri, ma di affiancare un maestro di sci e un sommelier per costruire un’esperienza che alterna tecnica e assaggio, con una quota di partecipazione accessibile e un calendario che intercetta sciatori di ogni periodo dell’inverno. Se c’è un evento che più di altri racconta lo spirito giocoso dell’Alta Badia è però L’oste sul ghiaccio”, una cena apparecchiata direttamente sul lago Sompunt, ghiacciato e circondato dal bosco. L’immagine degli ospiti seduti su un lago, mentre sommelier e cuochi pattinano per servire piatti e calici, è ormai diventata una delle fotografie più riconoscibili della stagione. L’appuntamento del 29 gennaio conferma la formula, accompagnata dall’Enrosadira che colora le montagne al tramonto

Più avanti, con l’arrivo della primavera, torna il Wine Skisafari del 22 marzo, un percorso sugli sci tra Piz Arlara, Bioch, I Tablà e Pralongiá dedicato ai vini dell’Alto Adige. Anche qui si alternano assaggi e musica, in un’atmosfera più rilassata che anticipa la fine della stagione. Sempre a marzo, dal 15 al 22, l’attenzione si sposta sulla cucina ladina con la Roda dles Saus, un itinerario tra le baite dello Skitour La Crusc dove ogni rifugio prepara un piatto seguendo le ricette delle famiglie della valle. È una settimana che restituisce il cuore identitario della zona, fatta di preparazioni semplici, ingredienti locali e un modo di stare in montagna che precede l’idea stessa di turismo. Durante tutta la stagione resta poi la possibilità di prenotare laColazione tra le vetteal Las Vegas Lodge, un’altra occasione per vivere la montagna nelle sue ore più quiete, quando il rumore degli sci è ancora l’unico a rompere il silenzio della neve.

Tradizioni, territorio e sguardi futuri

“Sciare con gusto” non rincorre l’effetto speciale, perché non ne ha bisogno. Il suo valore sta nel modo in cui mette in relazione un territorio, chi lo vive e chi lo interpreta attraverso la cucina. È un invito a guardare la montagna da un punto di vista meno scontato, lasciandosi guidare da un percorso che unisce piste, rifugi e persone. E in un’epoca in cui spesso si confonde l’esperienza con la performance, qui si torna a respirare quello che un luogo offre davvero: tempo, paesaggio e un modo di mangiare che funziona solo se resta legato alla sua terra.

Per maggiori informazioni visita il sito www.altabadia.org, telefona allo 0471 836176 oppure scrivi alla mail info@altabadia.org.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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