Ci sono luoghi capaci di raccontare una storia ancora prima che qualcuno inizi a parlare. Casa Malgarini è uno di questi. Basta oltrepassare il cancello per capire che ci si trova in un posto speciale: 3,5 ettari di verde rigoglioso tra orti, serre, uliveti, galline che razzolano libere e arnie per la produzione del miele. Sullo sfondo, un casale dal sapore autentico fa capolino tra il fogliame. Il tempo qui sembra rallentare. Siamo in zona Giustiniana, a Roma Nord, ma il caos urbano è già lontano.

Chef Leonardo Malgarini di Casa Malgarini
Leonardo Malgarini ha affinato la sua idea di cucina attraversando diverse città e cucine. Ma è qui, nella sua casa d’infanzia, che ha trovato il linguaggio più autentico per esprimersi. La sua proposta gastronomica cambia ogni mese, seguendo il ritmo vero dell’orto e le stagioni senza compromessi. I piatti nascono da una visione moderna ma concreta, capace di unire sapori netti a composizioni equilibrate.
Una cucina che parla la lingua del territorio
Non c’è posto per lo spreco nella cucina di Casa Malgarini. «Tutte le materie prime vengono lavorate intere, in ogni loro parte, utilizzando tutto senza scarti», spiega lo chef. «Per esempio dell’agnello, oltre alle sue parti più nobili, usiamo anche le parti interne per creare accostamenti inusuali, così come per la spigola: con le sue uova facciamo una bottarga fatta in casa». L’orto è il fornitore principale di frutta e verdura, e tutto ciò che si può fare in casa viene realizzato artigianalmente, come il pane, preparato con lievito madre. Anche le materie prime che provengono da produttori esterni sono selezionate con attenzione maniacale e sono tutte locali: formaggi da Sacrofano e Bracciano, carni suine da Campagnano.
Nido di bieta, mirtilli e violetta (foto Facebook)
1/4
Lo Spaghetto in estrazione di zuppa di pesce di Casa Malgarini
2/4
Riso caprese - acqua di pomodoro, burro, Parmigiano, datterini confit,, caramello di pomodoro , colatura di mozzarella di bufala, origano e basilico (foto: Facebook)
3/4
Agnello e cavoli (foto: Facebook)
4/4
Previous
Next
Tra le creazioni che lasciano il segno c’è il Risoni cotto in brodo di gallina, mantecato con burro affumicato, burro acido e zafferano: un piatto che avvolge e sorprende, senza eccessi. Oppure la Lingua di manzo cotta sullo yakitori, servita con salsa di patate e porri, chutney di cipolla rossa, senape in grani e un bouquet di erbe spontanee. La carne torna protagonista anche con il Piccione, che cambia veste secondo la stagione: con carote e cacao d’inverno, oppure con fragoline di bosco e sambuco nella versione primaverile, sempre accompagnato da pasticcio delle cosce e torcinello di cuore e fegato. E poi lo Spaghetto in estrazione di zuppa di pesce, zafferano, finocchio marino e salicornia, per chi cerca profondità di mare senza nostalgia.
Dall’idea dell’addio alla nascita di un sogno agricolo
Casa Malgarini non è un semplice ristorante né un agriturismo nel senso classico del termine. È un progetto gastronomico e agricolo che affonda le radici in un vissuto personale. Un luogo che nasce da un ricordo familiare e cresce grazie a una visione condivisa. È la casa dove Leonardo Malgarini, oggi chef patron, ha trascorso l’infanzia. Oggi, insieme alla sorella Camilla, alla madre Anna Rita e alla moglie Federica, ha trasformato quella casa in un’esperienza di accoglienza autentica.

Un dettaglio della sala di Casa Malgarini
L’intenzione iniziale era tutt’altra: affittare quella casa tanto amata. Ma nel 2022, Leonardo - classe 1987, con alle spalle esperienze tra Milano, Londra, Lugano e Roma - decide di cambiare rotta. Lascia la Svizzera, acquista con la famiglia il terreno adiacente, e dà vita a un’azienda agricola certificata biologica che oggi rifornisce anche cucine blasonate come quella del ristorante stellato Zia. Il progetto cresce e prende forma: ortaggi, olio, uova, miele. A dicembre 2023 arriva anche la cucina. Un piccolo agriturismo senza stanze, ma con un grande cuore ristorativo.
Pochi coperti, massimo trenta tra interno ed esterno. Gli ambienti sono stati interamente ripensati dalla famiglia Malgarini, utilizzando materiali di recupero e artigianato locale. Tavoli in rovere naturale, dettagli in ferro battuto, tonalità calde: tutto concorre a creare un’atmosfera intima e genuina. Più che un ristorante, una vera e propria casa. E fuori, un giardino curatissimo accoglie gli ospiti con tavoli all’aperto su un grande prato verde: perfetto per un pranzo al sole o una cena tra le lucciole.

I dessert di Casa Malgarini
«Casa Malgarini vuole essere prima di tutto un luogo dove tutti possono sentirsi a casa», racconta lo chef. «L’idea iniziale non è stata quella di creare un ristorante, ma un progetto di accoglienza avvolgente, fatto di calore, di amore per la natura, di persone, di famiglia».
I vini? Una piccola mappa del gusto italiano
Se la cucina è curata nei minimi dettagli, la carta dei vini non è da meno. La firma è di Camilla Malgarini, sorella di Leonardo, che si occupa della selezione delle etichette attraverso la sua attività di distribuzione, “Territori Liquidi”. Ne nasce una carta di circa sessanta etichette, che spazia tra vini naturali e convenzionali, scegliendo piccoli produttori italiani capaci di raccontare il territorio attraverso il calice. Una proposta pensata per incuriosire, stimolare e completare l’esperienza gastronomica in maniera coerente e stimolante.
Quando andare e cosa aspettarsi
Non mancano gli eventi: cene a quattro mani, ospiti speciali, collaborazioni con altri ristoranti. Per restare aggiornati, meglio tenere d’occhio i profili social, dove viene pubblicato il calendario delle iniziative.

Il tavolo di Casa Malgarini
Casa Malgarini è un luogo che parla con il tono caldo dei ricordi, ma lo fa con il linguaggio pulito e raffinato di una cucina attuale. Un angolo di campagna autentica a pochi minuti da Roma, dove si viene accolti con semplicità e si resta con la voglia di tornare. Non per nostalgia, ma per gratitudine.
Via della Giustiniana, 670b 00189 Roma
Mer - Gio 19.30 - 23.30, Ven - Dom 12.30 - 15:00, 19.30 - 23.30 (Lun e Mar Chiusi)