Il Museo e Rete per l’Alimentazione e l’Agricoltura (Mune) della Fao (Organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura) apre al pubblico il 20 ottobre 2025. L’iniziativa occupa 1.300 metri quadri presso la sede della FAO a Roma, tra il Circo Massimo e il Colosseo, e vuole essere uno spazio educativo e interattivo che unisce patrimonio agricolo, tradizioni, scienza e innovazione.

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella durante l'annuncio del Mune
«Il Museo offre un nuovo modo di condividere il mandato della FAO con il mondo attraverso la conoscenza, la cultura e l’innovazione, connettendo e ispirando il pubblico globale», ha dichiarato QU Dongyu, direttore generale FAO. Il progetto è sostenuto dal Ministero degli Affari Esteri e punta a trasformare la missione della FAO - porre fine alla fame e alla malnutrizione - in un invito all’azione concreto, attraverso l’esperienza interattiva del pubblico.
Collezioni e opere d’arte al servizio della conoscenza
Il Mune ospita oltre 1,5 milioni di volumi, tra cui la storica collezione David Lubin, che documenta più di 500 anni di pubblicazioni e studi agricoli. La sezione artistica comprende 60 opere donate da 40 membri della FAO, tra cui:
- “Coltivare il Terzo Paradiso” della Fondazione Pistoletto Cittadellarte, che integra natura, società e tecnologia;
- “Pace con la Natura” di Pablo Atchugarry, un ulivo secolare simbolo di riconciliazione tra uomo e ambiente.
«Il cibo è più che sostentamento: rappresenta cultura, identità e diplomazia. Il Mune consente di apprendere, dialogare e collaborare», spiegano gli organizzatori.
Mattarella: ancora da raggiungere l’obiettivo fame zero
Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha partecipato all’inaugurazione sottolineando l’importanza del ruolo della FAO: «Il percorso per raggiungere gli obiettivi dell’Agenda 2030 resta purtroppo in gran parte ancora da attuare, inclusa l’aspirazione a un mondo senza più fame». «È un triste paradosso che, mentre crescono le conoscenze e le potenzialità tecnologiche, assistiamo a carestie e sperequazioni», ha aggiunto Mattarella. «Le istituzioni multilaterali sono strumenti preziosi per affrontare l’insicurezza alimentare».
Il Papa: la fame come negazione della dignità umana
Nel suo discorso alla FAO, Papa Leone XIV ha sottolineato: «Occorre mobilitare tutte le energie disponibili affinché nel mondo a nessuno manchi il cibo necessario, sia in quantità sia in qualità». «Gli scenari dei conflitti attuali hanno fatto riemergere l’uso del cibo come arma da guerra», ha aggiunto. «Il diritto internazionale vieta di attaccare civili e beni essenziali per la sopravvivenza delle popolazioni. Con dolore, siamo testimoni dell’uso continuo di questa crudele strategia». Il Pontefice ha ribadito che la volontà reale di raggiungere Fame Zero è fondamentale, non bastano solo dichiarazioni solenni.