Petra Molino Quaglia ha ottenuto la certificazione EquiPlanet, diventando il primo molino in Italia a ricevere questo riconoscimento. Lo standard, sviluppato da Valoritalia e Santa Chiara Next (spin-off dell’Università di Siena), si basa su un modello scientifico allineato agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda ONU 2030 e valuta l’intera strategia aziendale in un’ottica di sostenibilità integrata.

I terreni di Petra Molino Quaglia
EquiPlanet: il primo standard olistico per la sostenibilità agroalimentare
La certificazione EquiPlanet rappresenta un’evoluzione nel settore agroalimentare, grazie a un sistema di valutazione a 360°, che considera aspetti come governance, filiera produttiva, ambiente, sicurezza e impatto sociale. Il modello si avvale del supporto dello United Nations Sustainable Development Solutions Network e del Columbia Center on Sustainable Investment.
Petra Molino Quaglia: oltre un secolo di eccellenza molitoria sostenibile
Fondata nel 1913, Petra Molino Quaglia è oggi una delle realtà di riferimento nella produzione di farine naturali di alta qualità. La gamma comprende farine macinate a pietra, prodotti da cereali e semi germogliati, e promuove una visione culturale che valorizza la qualità delle farine italiane e la formazione professionale nel settore della panificazione e della pasticceria.

Chiara Quaglia e Piero Gabrieli
«Abbiamo scelto di certificare Petra Molino Quaglia secondo lo standard EquiPlanet, perché crediamo fermamente che l'approccio alla sostenibilità debba essere olistico, oltre il solo processo produttivo. È un passo fondamentale per trasferire ai nostri clienti non solo farine di altissima qualità, ma anche un futuro più sostenibile, in linea con i valori che da sempre ci guidano nella nostra attività - dichiarano Chiara Quaglia e Piero Gabrieli - rispettivamente CEO e direttore marketing di Valoritalia
Una certificazione strategica per la competitività sostenibile
Lo standard EquiPlanet risponde alle nuove esigenze del mercato e alla crescente attenzione verso i criteri ESG (Environmental, Social and Governance). È progettato come strumento dinamico e aggiornabile, in grado di aiutare le aziende ad affrontare i cambiamenti normativi e a garantire una gestione sostenibile della filiera.

Giuseppe Liberatore
Giuseppe Liberatore, Direttore Generale di Valoritalia aggiunge: “Certificarsi secondo uno standard avanzato e strutturato come EquiPlanet è una scelta impegnativa, che richiede visione, coerenza e trasparenza. È un percorso volontario che dimostra un reale cambiamento di prospettiva e va assolutamente premiato. Petra Molino Quaglia ha dimostrato che è possibile coniugare innovazione, qualità e sostenibilità, fornendo un esempio concreto a tutto il settore agroalimentare”.
Monitoraggio ESG e comunicazione trasparente
Grazie a EquiPlanet, le aziende possono monitorare l’impatto ambientale e sociale lungo l’intera catena di fornitura, generando dati affidabili per la rendicontazione ESG. Viene inoltre garantita una comunicazione trasparente e verificabile, richiesta da consumatori, investitori e istituti finanziari.
Un modello concreto per il settore agroalimentare
La scelta di certificarsi secondo uno standard avanzato come EquiPlanet evidenzia una visione strategica orientata alla sostenibilità reale, andando oltre la semplice conformità normativa. Petra Molino Quaglia si distingue come esempio concreto di come sia possibile integrare sostenibilità, qualità e visione imprenditoriale in un settore in continua evoluzione.
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