Zhongqiu Jié, la festa cinese di metà autunno, cade il 6 di ottobre, quindicesimo giorno dell’ottavo mese lunare, il primo di luna piena successivo all’equinozio autunnale. Seconda per importanza solo al Capodanno, si celebra con piatti fortemente ispirati all’armonia della natura, con spirito grato per i doni ricevuti. Il legame forte con la tradizione resiste anche nelle comunità all’estero e a Roma il Dao Bistrot Jonio vuole condividere con il suo pubblico questa festa, con un menu degustazione particolare disponibile solo dal 7 al 12 ottobre.

Alcuni dei piatti del Dao Bistrot Jonio
Una selezione di piatti (30 euro a persona, bevande escluse) racconterà la ricchezza della cucina tradizionale, con un’attenzione alla freschezza e alla varietà degli ingredienti. Per questa festa della luna piena e del raccolto, dedicata anche all’unione familiare, la tradizione vuole i Yue Bing o mooncake, dolci rotondi ripieni di fagioli rossi, loto, tuorlo salato, sesamo e frutti autunnali come uva, mele, pere, melograni. E sempre con lo sguardo rivolto al cielo, sperando in un buon raccolto anche l’anno successivo.
Il menu, creato da chef Yang Zhen Chun, originario di Xiamen, nella regione del Fujian, proporrà la croccantezza degli Xian Shui Jiao, ravioli di farina di riso fritti e ripieni di carne di maiale, erba cipollina, funghi cinesi e rapa cinese; il sapore intenso degli involtini ripieni di carne di maiale, verdure saltate e tofu (U Bobing); i Nian Gao, gnocchi di riso saltati con carote, funghi e maiale marinato con soia; gli Spaghetti di Xiamen con funghi cinesi, carote, verza e piselli dolci. Non mancheranno gli Xian Dan Huang Xia, gamberi croccanti saltati con tuorlo d’uovo marinato, e il Manzo Xiang Wei, saltato con pao jiao, peperoncini del Sichuan fermentati e xiang cai, prezzemolo cinese. La cena si chiuderà con la delicatezza dei classici dolcetti della luna.

Lo chef Yang Zhen Chun
Dall’arrivo in Italia, 25 anni fa, il titolare Jianguo Shu ha voluto che la grande cucina cinese potesse essere accessibile, non elitaria, bilanciata nelle armonie filosofiche e capace di trasmettere cultura, tecnica e passione. La sua è una storia di resilienza e inclusività: da cameriere ora è titolare anche del Dao Restaurant nel centro storico. Al Dao Bistrot la cucina è affidata allo chef Yang Zhen, formatosi in grandi ristoranti della Cina, che propone piatti sorprendenti anche per gli appassionati dell’etnico orientale. Da provare i classici Spaghetti di riso saltati, le verdure fritte Zha Shu Cai e il Rou Jia Mo, panino cinese croccante con maiale. Tra gli speciali spiccano la Zuppetta di Wanton con i noodles, i Rou Pai Tang Mian con maiale arrosto, gli Xia Ren Tang Mian con gamberi, funghi cinesi e cavolo, fino ai sapori intensi del Cha Sha Chao Fan, del Tofu arrosto, del Pollo Gong Bao con anacardi e dell’Anatra di Sichuan.
Di Mariella Morosi