Menu Apri login

Quotidiano di enogastronomia, turismo, ristorazione e accoglienza
domenica 14 dicembre 2025  | aggiornato alle 14:15 | 116317 articoli pubblicati

Borgo La Chiaracia affida la cucina al giovanissimo chef Gabriel Collazzo

Classe 1999 e già chef dell’anno U30, Gabriel Collazzo porta nel resort cinque stelle della Tuscia umbra la sua cucina fatta di tecnica francese, essenzialità orientale e un profondo legame con il territorio [...]

 
02 ottobre 2025 | 17:59

Borgo La Chiaracia affida la cucina al giovanissimo chef Gabriel Collazzo

Classe 1999 e già chef dell’anno U30, Gabriel Collazzo porta nel resort cinque stelle della Tuscia umbra la sua cucina fatta di tecnica francese, essenzialità orientale e un profondo legame con il territorio [...]

02 ottobre 2025 | 17:59
 

Cambio importante ai fornelli di Borgo La Chiaracia Resort & Spa: da giovedì 2 ottobre l’executive chef è Gabriel Collazzo, classe 1999, già nominato chef dell’anno U30 dal Grande Cucina Talent Prize. Un ingresso che segna un nuovo capitolo per il resort cinque stelle incastonato nell’Altopiano dell’Alfina, nel cuore della Tuscia umbra, a pochi chilometri da Orvieto e a un’ora e mezza da Roma.

Borgo La Chiaracia affida la cucina al giovanissimo chef Gabriel Collazzo

Lo chef classe 1999 Gabriel Collazzo

Collazzo guiderà l’intera proposta gastronomica del Borgo, con il ristorante Radici al centro del progetto. Sarà proprio qui, nella sala dedicata alla cucina di ricerca e sostenibilità, che lo chef toscano darà forma alla sua visione culinaria. Radici riaprirà ufficialmente al pubblico il 16 ottobre, inaugurando una stagione che promette di intrecciare memoria, ricerca e radicamento al territorio. L’offerta si completa con un secondo ristorante, più legato all’identità umbra e ai suoi sapori, e con l’Etrusco Bar, spazio dedicato ai cocktail d’autore e ai pairing contemporanei ispirati alla storia locale.

Il percorso che ha portato Collazzo a Castel Giorgio è già fitto di esperienze importanti. Nato a San Miniato, ha affinato la tecnica lavorando con chef di calibro internazionale come Yuki Mamizuka a Bordeaux, Rocco De Santis (due stelle Michelin a Firenze) ed Eric Pras (tre stelle Michelin a Chagny). Una formazione che gli ha permesso di unire la precisione francese, l’essenzialità orientale e un profondo rispetto per la materia prima. La sua è una cucina che dialoga con la natura e con il territorio, ponendo al centro ingredienti umbri e filiere locali. «Prediligo ingredienti umbri e valorizzo le filiere locali con particolare attenzione alla sostenibilità e alla riduzione degli sprechi, trasformando ogni elemento - dalle radici alle bucce - in nuove espressioni di gusto» racconta lo chef.

Non a caso tra i protagonisti delle sue creazioni compaiono legumi, erbe spontanee e ortaggi stagionali provenienti da piccole realtà agricole. E lo zero spreco diventa principio creativo: «Bucce, gambi e ossa si trasformano in brodi e fermentazioni per dare vita a sapori essenziali e intensi». Il Borgo, immerso in una terra di borghi medievali, natura intatta e tradizioni contadine, trova così nella cucina di Collazzo un ponte tra paesaggio e tavola, tra radici e contemporaneità. Un nuovo percorso che nasce in Umbria, ma parla un linguaggio internazionale.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
Voglio ricevere le newsletter settimanali


Pavoni
Sigep
Galbani Professionale

Pavoni
Sigep

Galbani Professionale
Sogemi
Ristorexpo