A Roma si è acceso un nuovo spazio d’arte. L’artista Gianfranco Grosso ha infatti inaugurato, in Circonvallazione Appia 71, lo Studio Archivio Courtesy Fratelli Emme, un luogo pensato per mettere in dialogo linguaggi e percezioni, dove l’arte visiva incontra il suono e l’esperienza diventa sensoriale.

L’artista Gianfranco Grosso nello Studio Archivio Courtesy Fratelli Emme
L’ambiente, distribuito su due livelli, è nato con un’impostazione precisa. Al piano inferiore prende forma lo studio-laboratorio, cuore operativo e creativo del progetto, mentre il livello superiore si apre sulla terrazza battezzata Salotto Bollizine: uno spazio dedicato a eventi culturali immersivi, dove la riflessione artistica si intreccia con l’ascolto e con la convivialità. È qui che l’arte si è fatta esperienza totale, capace di coinvolgere vista, udito e persino il gusto.
Il filo conduttore che ha guidato l’apertura e che continuerà a legare le attività future dello spazio è il metodo sviluppato da Tommaso Caporale, ideatore e autore della guida Bollizine. Le “vibrazioni” del suono delle bollicine - elemento centrale della sua ricerca - sono diventate la chiave per esplorare nuove forme di percezione, costruendo momenti di confronto tra artisti, curatori, appassionati e semplici curiosi. Una sorta di laboratorio continuo in cui il linguaggio delle arti visive si fonde con quello della materia e del suono, in un dialogo che allarga la percezione del gesto artistico e la sua risonanza.
Nel corso della serata è stato presentato anche “Zzzz”, il catalogo che raccoglie le incursioni del Metodo Caporale all’interno di sette studi di artisti romani. Il volume, introdotto da un testo critico di Barbara Martusciello, rappresenta una mappa parziale ma significativa della vitalità creativa della Capitale e di come il metodo di Caporale possa entrare, in punta di piedi, nei processi di creazione artistica, lasciando una traccia sonora e concettuale.
A chiudere l’evento è stata la presentazione del multiplo d’autore firmato da Gianfranco Grosso, un oggetto che sintetizza in modo emblematico il senso del progetto: una bottiglia con etichetta acustica, l’unica al mondo, già svelata in anteprima durante Vino X Roma 2025 al Complesso monumentale di San Salvatore in Lauro. Un esperimento che unisce arte, tecnologia e mondo del vino in un unico gesto, dove anche la bottiglia - icona della convivialità - diventa superficie d’arte e strumento di ascolto.