La Galina imbriaga co’ e tajadele, proposta dal Ristorante Boccadoro e firmata dallo chef Paolo Piovan, è un piatto che affonda nelle radici della tradizione veneta, interpretato con rigore tecnico e grande rispetto per le materie prime. La gallina Padovana viene rosolata lentamente nella farina fino a ottenere una doratura omogenea, quindi sfumata con brandy e immersa in un ricco bagno di vino rosso, nel quale cuoce dolcemente per due ore: da qui nasce la sua caratteristica “embriagatura”. Parallelamente, un fondo aromatico di burro, rosmarino, cipolla, pancetta affumicata e funghi champignon arricchisce il sugo, conferendo profondità e una complessità elegante. La carne morbida, avvolta da una salsa intensa, viene servita con polenta gialla o bianca, come da tradizione.
Preparazione
Tagliare la gallina e rosolarla in una teglia con farina fino a doratura uniforme. Aggiungere brandy, sale e vino rosso, quindi cuocere a fuoco lento per due ore.
In una seconda pentola, far fondere il burro con rosmarino, cipolla, pancetta e funghi tagliati a listarelle, cuocere a fuoco lento per 15 minuti.
Aggiungere il composto al ragù di gallina e lasciare amalgamare.
Servire la gallina con la salsa abbondante e polenta gialla o bianca.
Soffriggere verdure tritate in olio, aggiungere polpa di gallina, anitra, faraona, coniglio e frattaglie tritate, bagnare con vino bianco e cuocere a fuoco lento per 90 minuti con brodo e sale.
Cuocere la pasta fresca in acqua bollente salata, scolarla e saltarla con il ragù, aggiungendo formaggio grattugiato.
Le tagliatelle che accompagnano il piatto rappresentano un secondo livello di sapore: un ragù ottenuto da un mix di gallina, faraona, anatra, coniglio e cuori di pollo, cotto con verdure, vino bianco e brodo per oltre un’ora. La pasta fresca viene condita con questo condimento ricco e rustico, completato da Grana grattugiato. Un piatto di grande identità territoriale, lavorato con maestria dallo chef Piovan e perfetto per raccontare la cucina veneta più autentica.