ISSpresso è stata tra i protagonisti della sessione di training dedicata a Paolo Nespoli, che si è svolta presso i laboratori della sede di Argotec a Torino. Argotec è l’azienda ingegneristica aerospaziale italiana con cui Lavazza ha realizzato - in partnership pubblico-privata con l’Agenzia spaziale italiana (Asi) - l’innovativa macchina ISSpresso, che ha erogato il primo caffè espresso della storia in assenza di gravità.
Marco Lavazza
Nella storica data del 3 maggio 2015, durante la missione “Futura” sulla Stazione spaziale internazionale, l’astronauta Samantha Cristoforetti è diventata, infatti, non solo la prima donna italiana ad andare nello spazio, ma anche il primo astronauta della storia a bere in orbita l’autentico espresso italiano. Dopo 22 mesi di permanenza nello spazio, la macchina ISSpresso sarà nuovamente protagonista durante la missione battezzata “Vita” (Vitality, Innovation, Technology, Ability), che consentirà ad un altro astronauta italiano di non rinunciare al rito del caffè italiano.
Alla missione prenderà parte l’italiano Paolo Nespoli, l’unico astronauta con un record di tre voli nello spazio, che ha potuto apprendere e approfondire nel corso del training odierno tutti i segreti di ISSpresso, dagli aspetti tecnici a quelli più pratici. L’innovativa macchina da caffè potrà così offrire il gusto dell’espresso italiano al nuovo equipaggio allietandone il soggiorno a bordo, oltre a essere nuovamente oggetto di ricerca con approfondimenti sui temi di fluidodinamica e sulle condizioni in microgravità.
Marco Lavazza, vicepresidente del Gruppo Lavazza, per l’occasione ha dichiarato: «L’acronimo da cui deriva il nome della missione a cui prenderà parte l’astronauta italiano, “Vita”, riporta a uno dei valori che da sempre appartengono a Lavazza, ossia il desiderio di innovare e di affrontare nuove sfide. Il progetto dell’espresso nello spazio è stato proprio costruito con questo spirito. Con la nuova missione spaziale la collaborazione tra Argotec e Lavazza, che simboleggia il talento italiano, sarà nuovamente protagonista dello scenario spaziale mondiale e non possiamo che esserne orgogliosi».
Per informazioni:
www.lavazza.it