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Aceto Balsamico di Modena Igp Ecco il marchio Made Green in Italy

Il Consorzio lavora per lo schema volontario di valutazione e comunicazione dell’impronta ambientale dei prodotti italiani. Confermato l’appuntamento con “Acetaie Aperte” il 27 settembre.

di Mariella Morosi
 
17 settembre 2020 | 12:10

Aceto Balsamico di Modena Igp Ecco il marchio Made Green in Italy

Il Consorzio lavora per lo schema volontario di valutazione e comunicazione dell’impronta ambientale dei prodotti italiani. Confermato l’appuntamento con “Acetaie Aperte” il 27 settembre.

di Mariella Morosi
17 settembre 2020 | 12:10
 

L'impatto ambientale condizionerà sempre più le nostre scelte perché i comportamenti di acquisto responsabile di ciò che mangiamo possono concretamente contribuire a non eccedere nelle capacità ecologiche di cui disponiamo e nello spreco di risorse naturali. Il consumatore dell'Aceto Balsamico di Modena Igp, il condimento più apprezzato e diffuso al mondo, avrà presto a disposizione attraverso uno speciale marchio, la garanzia di un'impronta ecologica, un indicatore che misura il consumo effettivo delle risorse in tutto il ciclo produttivo e della distribuzione.

Pronto il marchio - Aceto Balsamico di Modena IgpEcco il marchio Made Green in Italy

Pronto il marchio

Il suo Consorzio di Tutela sta infatti lavorando da tempo per l’adesione al “Made Green in Italy”, lo schema nazionale volontario per la valutazione e la comunicazione dell'impronta ambientale dei prodotti italiani. Il futuro del pianeta è oggi e la Commissione Europea ha recentemente elaborato il piano di azione decennale “Farm to Fork”, con l’obiettivo di guidare nel prossimo decennio la transizione verso un sistema alimentare sostenibile. È un segnale istituzionale importante per tutti i Paesi membri, il primo rivolto a trasformare il sistema alimentare europeo, rendendo più sostenibile sotto i vari  aspetti e riducendo il suo impatto nell'intera filiera.  

L'Aceto Balsamico di Modena Igp non si fa trovare impreparato alle nuove esigenze considerando anche la competitività del sistema produttivo italiano nel contesto della crescente domanda di prodotti ad alta qualificazione ambientale sui mercati nazionali ed internazionali che può diventare anche nuova opportunità di business. Lo schema Made Green in Italy è basato sulla metodologia PEF (Product Environmental Footprint) e il Consorzio, grazie al finanziamento ottenuto dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare è già impegnato a definire le Regole di Categoria di Prodotto (RCP), il primo passo richiesto dalla procedura. Successivamente alla definizione delle RCP, potrà elaborare l'impronta ambientale PEF, ma solo in caso di superamento della soglia definita dalle RCP, e apporre sul prodotto il marchio “Made Green in Italy”.

«Le tematiche relative al ridotto impatto ambientale, all’economia circolare e alla sostenibilità ambientale - spiega il direttore del Consorzio di Tutela Aceto Balsamico di Modena Igp Federico Desimoni - oggi più che mai sono diventate un importante valore aggiunto non solo per il territorio ma, soprattutto, agli occhi di un consumatore sempre più alla ricerca di questi contenuti e disposto a riconoscerne il valore. Vediamo quindi positivamente il rilascio e la possibilità di utilizzare un logo come il Made Green in Italy che riconosca tali virtuosità».

Ma non c’è solo la sostenibilità tra gli obiettivi del prossimo futuro definiti dall’Unione Europea. In un mondo che, secondo le stime dell'Onu, raggiungerà i 10 miliardi di abitanti nel 2050, sarà fondamentale una crescente attenzione verso una dieta sana e sostenibile. Proprio per evidenziare le caratteristiche nutrizionale e nutraceutiche dell’Aceto Balsamico di Modena IGP il Consorzio sta collaborando con il Centro Interdipartimentale di Ricerca Nutraceutica e Alimentazione per la Salute (Nutrafood) dell’Università di Pisa.

«L’Aceto Balsamico di Modena Igp - dice ancora Desimoni - ha indubbiamente importanti caratteristiche nutrizionali e nutraceutiche.  La collaborazione con un centro di ricerca prestigioso come Nutrafood ci permetterà di avere solide evidenze scientifiche necessarie ad impostare efficaci azioni di comunicazione e di educazione alimentare».

Per il Consorzio Tutela Aceto Balsamico di Modena i temi della sostenibilità ambientale, sociale ed economica, e dell’educazione alimentare rappresentano temi importanti non solo a sostegno del territorio e del tessuto produttivo, ma anche a supporto di un consumo consapevole e attento alle tematiche attuali. Tematiche ancora più importanti per quello che è oggi il prodotto ad Indicazione geografica più esportato nel mondo, nonché vera e propria bandiera del Made in Italy di qualità. Confermato intanto l'annuale appuntamento dedicato all'oro nero di Modena, Acetaie Aperte, per domenica 27 settembre, dopo le incertezze del dopo pandemia. Saranno aperti al pubblico, con le necessarie regole di distanziamento e ad ingresso gratuito, i luoghi di produzione e nell'occasione sarà anche presentato un libro sulla storia e sulle tradizioni dell'aceto. Ad organizzare l'evento, fin dalla prima edizione, sono le due realtà consortili, il Consorzio di Tutela dell’Aceto Balsamico di Modena IGP ed il Consorzio di Tutela dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP.

«Acetaie Aperte - spiega Mariangela Grosoli, presidente del Consorzio di Tutela dell’Aceto Balsamico di Modena Igp - rappresenta la principale manifestazione di divulgazione per il mondo del “Balsamico”, nonché un’importante occasione di incoming sul territorio. L’auspicio è che il turismo enogastronomico possa tornare rapidamente ai livelli pre-emergenza».

La stretta collaborazione è sostenuta anche da Enrico Corsini, presidente del Consorzio dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena Dop nonché del Comitato di Coordinamento designato nel Protocollo d’Intesa. «Un progetto quello di Acetaie Aperte - ha detto - che fino dalla sua prima edizione va nella direzione della valorizzazione del mondo balsamico nel suo insieme ed essere compatti negli intenti e nelle iniziative promozionali in un momento come quello attuale diventa più che mai importante, per il settore e per il territorio».

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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