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Per il Pianeta!

La sostenibilità "contadina" di Farchioni si merita il primo Bilancio

L'azienda agroalimentare umbra impegnata nella produzione dell'olio (e non solo) ha presentato il primo report certificato. Il presidente: «Soddisfare i fabbisogni presenti e senza compromettere quelli futuri»

di Mariella Morosi
 
29 novembre 2021 | 18:43

La sostenibilità "contadina" di Farchioni si merita il primo Bilancio

L'azienda agroalimentare umbra impegnata nella produzione dell'olio (e non solo) ha presentato il primo report certificato. Il presidente: «Soddisfare i fabbisogni presenti e senza compromettere quelli futuri»

di Mariella Morosi
29 novembre 2021 | 18:43
 

Sostenibilità è il termine usato da chi crede che la salute del pianeta è anche la nostra e di chi verrà dopo, ed è spesso abusato o invocato impropriamente. Ma c'è anche una sostenibilità che viene da lontano, più applicata che invocata, con un risparmio che è la misura della sua qualità. È quella del contadino che si rapporta con la terra sulla base del riciclo, della riduzione e del riuso. Se anche una gestione aziendale si basa su questi principi, essi devono avere contenuti concreti ed essere comunicati e certificati da criteri precisi, rafforzando così il rapporto di fiducia con il consumatore. Per farlo deve affidarsi a enti terzi che ne attestino l’impegno. È quello che ha fatto a Roma a Palazzo Rospigliosi, nella sede di Coldiretti, l'azienda agroalimentare Farchioni 1870 con sede a Giano dell'Umbria (Pg).

Una selezione dei prodotti Farchioni ROMA, LA SOSTENIBILITA'

Una selezione dei prodotti Farchioni

 

Sostenibilità, la risposta giusta per i bisogni di domani

Alla presenza degli stakeholder e della stampa, Farchioni 1870 ha presentato il suo primo Bilancio di Sostenibilità in conformità degli standard del Gri - Global Reporting Iniziative, l'ente che dal 1997 sviluppa le linee guida e gli standard più utilizzati a livello internazionale per il reporting di sostenibilità. «Dobbiamo soddisfare i fabbisogni presenti senza compromettere quelli futuri, utilizzando con la massima efficienza tutte le risorse che la natura mette a disposizione, a partire dalla terra e lungo tutto il ciclo di vita degli alimenti che produciamo, creando valore e mettendo al centro la qualità dei prodotti ed il benessere delle persone». Così Pompeo Farchioni, presidente del Gruppo, e i figli Marco, Giampaolo e Cecilia hanno definito la propria mission, quasi una scelta di vita, condivisa con collaboratori e dipendenti.

La presentazione del primo Bilancio di sostenibilità di Farchioni. Secondo da sinistra, il presidente Pompeo Farchioni La sostenibilità

La presentazione del primo Bilancio di sostenibilità di Farchioni. Secondo da sinistra, il presidente Pompeo Farchioni

 

Dall'olio alla birra artigianale, i settori in cui è impegnato il Gruppo Farchioni

Sono stati i numeri forniti, indicatori del Bilancio, a definire lo stato dell'azienda, al centro di un vero e proprio ecosistema field to field (letteralmente, da campo a campo ndr) composto dalle proprie imprese e dagli stakeholder di riferimento principali, nazionali e internazionali. Il core business di Farchioni 1870 è nella produzione di olio extravergine e con Farchioni Olii Spa è leader nel mondo sia nella categoria dei classici che in quella degli oli premium. Con mille ettari di oliveto in regime biologico si pone inoltre come primo oleificio certificato sostenibile nella grande distribuzione con una quota di vendita dell'11%. Ma il Gruppo opera anche nei settori del grano e delle farine con Molini Farchioni e del vino con Terre de La Custodia, con la valorizzazione dei vitigni autoctoni umbri Grechetto e Sagrantino. Ultimo investimento nella birra artigianale: la Mastri Birrai Umbri che nella produzione usa soltanto orzo e luppolo autoprodotto e che ha appena festeggiato i 10 anni con una nuova etichetta: Utopia. Tutti gli impianti produttivi, oleificio, frantoio, molino, malteria, birrificio e cantina sono in azienda. 

 

Un business che fa bene al territorio

Secondo il Bilancio, oltre un milione sono stati gli alberi piantati tra olivi, viti e rimboschimenti, con un notevole incremento nel 2020. Il valore economico totale distribuito dal Gruppo a fornitori, personale, finanziatori, pubbliche amministrazioni e comunità locale pari a quasi 126 milioni di euro, su 134 milioni e mezzo di valore economico generato, e quasi il 60% di questo investimento è in Italia, in Umbria, Puglia, Lombardia, Toscana ed Emilia-Romagna. Numerose le certificazioni nei vari ambiti della produzione dell'azienda che ha collezionato ben 50 premi internazionali per la continua ricerca della qualità del prodotto finale e la progressiva riduzione dell’impatto ecologico.

 

I fratelli Farchioni: «Il Bilancio è solo il primo passo»

Alla presentazione del bilancio il giornalista Giorgio dell'Orefice ha coordinato gli interventi dei protagonisti di questo brand caratterizzato da una forte intesa generazionale: del presidente Pompeo Farchioni e dei figli, impegnati in attività diverse ma unite in un circuito virtuoso, e del direttore di qualità del gruppo Andrea Violetti. «Questo nostro primo report raccoglie i risultati conseguiti sul fronte della sostenibilità - hanno detto i fratelli Farchioni - e sono tutti positivi, nel rispetto degli indicatori stabiliti dall’Onu. Tutto ciò ci rende orgogliosi, tanto più perché è il frutto di un impegno quotidiano di tutti noi. Siamo felici di poterlo raccontare nel dettaglio, ma  siamo anche consapevoli che quello della sostenibilità "contadina" è un cammino appena avviato. Bisogna progettare nuovi modelli per il futuro. Abbiamo già nuovi obiettivi per il 2022 e cercheremo di centrarli con la stessa determinazione che ci ha ispirato finora, creando valore e mettendo al centro la qualità dei prodotti ed il benessere delle persone».

Azioni virtuose come investimenti per il business del futuro

Andrea Violetti ha illustrato alla Coldiretti i contenuti del Bilancio di Sostenibilità che si riferisce a tutte le attività del Gruppo e che dimostra come le azioni virtuose non contrastino con l'obiettivo di business ma siano un investimento e la dimostrazione che un'azienda può stare al passo dei tempi garantendosi uno sviluppo e un futuro e nello stesso tempo fare profitto. «Nei prossimi anni - ha detto Violetti - i consumatori esigeranno solo prodotti ad alto risparmio energetico e a basse emissioni di anidride carbonica, rispettosi degli ecosistemi e della biodiversità e noi abbiamo investito negli ultimi anni più di 80 milioni di euro in ricerca e innovazione, nel miglioramento degli impianti di produzione e della qualità della vita dei dipendenti. L'imperativo è l'eccellenza, fino allo scaffale con le certificazioni e al consumatore».

 

 

I progetti dell'azienda per il bene del Pianeta

L'azienda è impegnata non solo a far olio ma a diffonderne la cultura dell'olio organizzando da 30 anni corsi di degustazione. Gran parte dei prodotti - in particolare olio e birra - è conservata in bottiglie di vetro interamente riciclato. La riduzione delle quantità e l'introduzione di nuovi materiali sono gli elementi cardine per la progressiva diminuzione dell'impatto ecologico, così come lo è l'impiego di energia da fonti rinnovabili. Il risparmio idrico viene attuato da tempo ed è allo studio un sistema innovativo - secondo i principi della biocinetica - che pemetta giorno per giorno di definire e soddisfare il reale fabbisogno della pianta. La biodiversità inoltre  è anche al centro di specifici progetti realizzati in collaborazione con la Regione Umbria, le comunità locali, le università e i centri di ricerca. Tra questi, per esempio: il progetto Rete Inno.v.o. mette a disposizione delle aziende olivicole umbre un pacchetto di varietà locali di nuovi impianti, e per la tutela dei paesaggi olivicoli di varie regioni italiane ha promosso il progetto "Olivicoltura eroica" per la tutela degli alberi centenari. Nell’ambito della filiera della birra, inoltre, il progetto Malti d’autore che mira a valorizzare e a potenziare la produzione di orzi antichi. L'impegno è forte anche nella tutela dei lavoratori e nella loro formazione, con parità genere e con un organico di 234 persone, il 53% delle quali ha un contratto a tempo indeterminato. Il welfare aziendale si fonda sui principi della diversità e dell’inclusione. Comprende l’assistenza sanitaria e tutta una serie di benefici connessi alla vita e alla salute dei le persone, soprattutto in riferimento all'emergenza pandemica. Massima, infine, la sicurezza sul lavoro.

 

Farchioni Olii Spa
Via Madonna del Del Puglia, 1 - 06035 Gualdo Cattaneo (Pg)
Tel. 800 210722
www.oliofarchioni.com

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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