Preparare una tazza di tè perfetta è più difficile di quanto sembri. Con la tea sommelier Gabriella Lombardi scopriamo i piccoli errori che compromettono aroma, gusto ed esperienza di degustazione. Dopo aver esplorato l'importanza del servizio e il potere evocativo del tè, torna “Gocce di Tè”, la rubrica video a cura del Tea Master Albino Ferri, in collaborazione con Accademia Ferri e Italia a Tavola, dedicata ai segreti e alle buone pratiche per trasformare ogni tazza in un'esperienza memorabile.
Acqua, bustina e infusione: sono molti gli errori da evitare quando si serve il tè
In questa nuova puntata si parla di errori comuni nel servizio del tè con la tea sommelier Gabriella Lombardi, con consigli semplici e preziosi per chi lavora nella ristorazione ma anche per chi desidera migliorare la propria esperienza di degustazione, partendo dalla corretta infusione.
Attenzione a temperatura e gesti automatici
Spesso si pensa che il tè sia una bevanda semplice da preparare: acqua calda, foglie o bustina, pochi minuti di infusione. Ma come ci spiega Gabriella Lombardi è proprio nella sua apparente semplicità che si nascondono gli errori più comuni. «Il tè sembra facile da preparare, ma non bisogna distrarsi. Piccoli accorgimenti fanno la differenza», sottolinea Lombardi. E cita un caso tra i più frequenti: la temperatura dell’acqua.
Temperature sbagliate? Gusto rovinato
Uno degli errori più dannosi è utilizzare acqua troppo calda per i tè verdi, che sono molto delicati. «Un’acqua eccessivamente calda brucia le foglie e sviluppa note amare e astringenti. Il risultato è un tè sgradevole», spiega la sommelier.
Gabriella Lombardi e Albino Ferri
Al contrario, l’errore opposto si compie con il tè nero: «Un’acqua troppo fredda non consente al tè di rilasciare la sua complessità aromatica. Così si perde tutto il potenziale della bevanda».
No alla strizzata finale della bustina
Un altro gesto automatico che molti compiono è strizzare la bustina di tè con il cucchiaino o con il cordino. Un errore molto comune, che però rovina l’infusione. «Non si estrae più sapore, ma solo amaro e componenti sgradevoli. È proprio quello che vogliamo evitare se vogliamo servire una tazza equilibrata e piacevole», conclude Lombardi.
Per informazioni: www.ferridal1905.com