C'è l'uva da vino e poi c'è l'uva da tavola. Chi la vuole rossa, chi bianca, chi con i semi e chi senza. Non solo in autunno ma l'uva da tavola si mangia ormai tutte le stagioni. Per la Puglia ma anche per il panorama italiano, l'uva da tavola rappresenta uno degli asset agricoli più importanti. Nel 2025, la superficie nazionale coltivata a uva da tavola sfiora i 41.000 ettari, di cui circa 23.400 ettari solo in Puglia.

La Puglia detiene circa il 60% della produzione italiana di uva da tavola
Puglia, terra d'uva da tavola
La regione continua a mantenere il primato europeo, detenendo circa il 60% della produzione italiana, seguita dalla Sicilia (35%) e dalla Basilicata (5%). Per il 2025 le previsioni sono particolarmente positive: l'annata beneficia di una stagione climatica stabile, con raccolte che promettono qualità e quantità sostenibili. L'organizzazione di filiere sempre più attente e l'estensione dell'Igp “Uva di Puglia” hanno consolidato la reputazione regionale: varietà come Italia, Regina, Victoria, Michele Palieri e Red Globe, sia bianche sia nere, caratterizzano l'offerta pugliese. Nel contesto dell'internazionalizzazione, il territorio pugliese si conferma protagonista grazie a eventi di grande richiamo.
Regina di Puglia: celebrazione dell'uva da tavola
Uno su tutti è Regina di Puglia, giunta alla sua terza edizione. Dal 20 al 23 luglio, infatti, a Noicattaro si sono riuniti buyer esteri (Arabia Saudita, Emirati, Polonia, ma anche Francia, Svizzera e Danimarca) e rappresentanti della Gdo nazionale dove oltre a parlare di affari si sono così saldati rapporti parlando di territorio e intervenendo in convegni focalizzati sulla valorizzazione dell'uva da tavola pugliese. Fulcro della tre giorni anche la valorizzazione della filiera. Gli ospiti, inoltre, si sono immersi in momenti esperienziali di raccolta dell'uva da tavola.
La manifestazione rafforza senza dubbio l'appeal export e la reputazione internazionale del prodotto, promuovendo i trend del 2025: qualità, diversificazione varietale, sostenibilità e apertura ai mercati extra-Ue. In sintesi, l'uva da tavola pugliese nel 2025 conferma la sua centralità: grazie alle nuove varietà, all'Igp, all'organizzazione territoriale e a eventi come Regina di Puglia, la Puglia si appresta a consolidare la sua leadership europea, affermandosi come modello di eccellenza agricola e commerciale.