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La Fiammante Un modo sociale di fare impresa

 
15 dicembre 2018 | 10:46

La Fiammante Un modo sociale di fare impresa

15 dicembre 2018 | 10:46
 

Vogliamo tutti un cibo buono e pulito. Ma ci interessa davvero che sia anche un cibo giusto, che garantisca, cioè, dai campi alla distribuzione paghe e condizioni di lavoro dignitose?.

Viviamo immersi in un sistema alimentare del tutto squilibrato, che pretende di pagare le materie prime - siano esse i pomodori, le arance o le fragole - a pochi centesimi, mentre una parte della distribuzione organizzata adotta pratiche di acquisto che schiacciano le filiere, come le aste a doppio ribasso e il sottocosto.

(La Fiammante Un modo sociale di fare impresa)

Dal 2011, assieme all’organizzazione di produttori Mediterraneo, La Fiammante ha avviato la sua rivoluzione in Capitanata, stringendo accordi diretti che eliminano il ruolo dei mediatori e riconoscono agli agricoltori un prezzo giusto, concordato in largo anticipo sulla campagna (+40% del compenso pattuito a livello nazionale dai contratti di settore), con anticipi del 20% a sostegno degli investimenti iniziali di impianto e conduzione.

Un nuovo modello di filiera a tutela del lavoro contadino, che nel contempo promuove buone pratiche come il biologico e la lotta integrata, il risparmio idrico nelle coltivazioni e l’impiego delle macchine in fase di raccolta (una soluzione radicale ma necessaria in una realtà squilibrata come quella del mercato attuale), supportando i produttori in caso di avversità climatiche, sempre più frequenti.

Una filiera costruita su relazioni autentiche, in nome di un impegno etico condiviso, che rappresenta un modello replicabile, a partire dalla più totale trasparenza e dall’incoraggiamento di comportamenti virtuosi lungo tutta la catena di fornitura. Un modo sociale di fare impresa, che mette al centro il rispetto e la valorizzazione del fattore umano e dei territori, redistribuendo il valore generato e denunciando le economie che prosperano sulla pelle di braccianti e operai.

(La Fiammante Un modo sociale di fare impresa)

Nel 2016 e 2017, La Fiammante ha conseguito per due anni consecutivi il premio “Eccellenza dell’Anno” Le Fonti Awards quale «leader ed eccellenza del Made in Italy nel mondo, esempio concreto della possibilità di fare filiera in Italia creando un circolo virtuoso».

Icab (Industria Conserve Alimentari Buccino) La Fiammante è una storica produzione di conserve alimentari, oggi estesa su scala industriale, e il marchio di punta di una filiera 100% italiana, certificata Social FootPrint in virtù del costante monitoraggio degli impatti sociali della produzione (unico al Sud Italia e disponibile alla consultazione online sul sito dell’azienda, con dati costantemente aggiornati).

Lo stabilimento di Buccino, in provincia di Salerno, è una realtà ancora profondamente artigianale, fatta di amore per il lavoro ben fatto e di un’esperienza conserviera di oltre 50 anni. Una sapienza antica, che oggi si avvale di tecnologie all’avanguardia a garanzia ulteriore della sicurezza e salubrità dei prodotti.

(La Fiammante Un modo sociale di fare impresa)

Il pomodoro La Fiammante, straordinariamente fragrante perché messo in conserva in poche ore dalla raccolta grazie a rigorosi calendari di programmazione, proviene in massima parte dalla Puglia, dalla Toscana, dalla Basilicata, dal Molise e dalla Campania. In Campania, in particolare, La Fiammante tutela e promuove antiche e nobili varietà Dop, come il San Marzano dell’agro sarnese-nocerino, il pomodorino Corbarino e il pomodorino del Piennolo del Vesuvio. Da non dimenticare i peperoni arrostiti in forno a legna come da tradizione e lavorati a mano uno a uno, grazie ad una sapiente lavorazione che ne preserva perfettamente la consistenza, l’integrità e il profumo.

Presente in più di 40 Paesi in tutto il mondo, con una rete di distribuzione in costante espansione che comprende la realtà internazionale dell’Avpn-Associazione verace pizza napoletana (albo fornitori ufficiali), La Fiammante è apprezzata da talenti indiscussi della cucina internazionale e maestri pizzaioli, ambasciatori del più autentico Made in Italy,come l’amatissimo Gino Sorbillo.

Gino Sorbillo (La Fiammante Un modo sociale di fare impresa)
Gino Sorbillo

Anche l’incontro e l’alleanza con la rete Funky Tomato - filiera agricola partecipata ad alto impatto sociale e culturale - si iscrive nel quadro della “sostenibilità sociale d’impresa” di Francesco Franzese (ceo La Fiammante) e la rilancia con il Funky Tomato Project, un’iniziativa che coniuga profit e no profit dando vita alla prima “comunità economica solidale”.

Al centro del “contratto di rete”, sottoscritto nel quartiere napoletano di Scampia con la Cooperativa (R)esistenza Anticamorra e Storytelling Meridiano, ci sono la promozione della dignità del lavoro contro ogni sfruttamento, il riscatto sociale e l’inserimento lavorativo di persone a rischio, la valorizzazione dei territori e delle produzioni “a Sud”, la tutela dell’ambiente e di un cibo sano, pulito e giusto.

Un passo ulteriore di autentica innovazione: economica, sociale, culturale. Un’innovazione necessaria. Perché “siamo quello che mangiamo”.

Per informazioni: www.lafiammante.it

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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