I principali attori protagonisti della filiera olivicola italiana proseguono nella loro volontà di lavorare insieme per la valorizzazione dell’olio e per far fronte ad un complicato periodo per il settore. Il percorso avverrà sotto il progetto ormai consolidato Filiera olivicola olearia italiana (Fooi) che riunisce 5 realtà del comparto.
Queste sono Italia Olivicola e Unapol, le uniche due realtà associative della trasformazione, Aifo e Assofrantoi, e l’unica associazione dell’industria olearia italiana, Assitol, che da mesi portano avanti un progetto di filiera dal campo alla tavola per favorire il consumo del prodotto simbolo della Dieta mediterranea e del Made in Italy nel mondo, hanno dato ufficialmente il via al primo contratto di filiera targato Fooi.

Un accordo che consente alle industrie aderenti di commercializzare olio extravergine d’oliva 100% italiano di alta qualità acquistato dai migliori produttori del nostro Paese ad un prezzo decisamente superiore alla media del mercato. Infatti, l’acquirente si impegna a pagare al produttore una maggiorazione di 40 centesimi al kg sul prezzo medio dell’olio extravergine d’oliva 100% italiano di alta qualità rilevato dalla Borsa Merci di Bari al momento della compravendita.
«Si tratta - ha sottolineato il presidente Fooi,
Paolo Mariani - di un risultato importante per i tanti olivicoltori alle prese con numerosi problemi stagionali che ne hanno compromesso il raccolto. Allo stesso tempo gli industriali puntano con decisione sull’eccellenza del prodotto italiano, che per le sue qualità nutraceutiche non ha eguali nel mondo».
«Il Made in Italy - ha sottolineato invece il direttore del Fooi,
Giuliano Martino - va sostenuto con azioni concrete anche in olivicoltura, questo patto testimonia come sia possibile mettere da parte un pezzetto di ogni singola autonomia per garantire a tutto il comparto di riprendere a crescere».
«Porte spalancate - ha ribadito il presidente Mariani - a tutte le realtà associative del settore che in questo momento non rientrano nell’accordo. Non ho ragione di dubitare che, di fronte al valore di questo importante accordo, possano essere messi da parte sterili interessi di bandiera per il bene dell’olivicoltura italiana».
Durante l’incontro nella Sala Cavour del Mipaaft è stata ribadita l’intenzione di aprire il confronto sia alla Grande distribuzione organizzata, sia alle associazioni dei consumatori per rappresentare al meglio tutte le realtà interessate dal settore olivicolo. È stata annunciata anche la costituzione di un comitato tecnico scientifico che supporterà il Fooi in tutte le attività dei prossimi mesi.