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Conte al Forum dell’agroalimentare: Dobbiamo difendere i nostri marchi

«Dobbiamo difendere i nostri marchi ed evitare che siano svenduti a favore di delocalizzazioni all’estero, e contrastare il falso made in Italy: lo ha detto il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, partecipando oggi pomeriggio al primo Forum dell’agroalimentare italiano organizzato da Filiera Italia e Coldiretti a TuttoFood.

07 maggio 2019 | 18:51
Conte al Forum dell’agroalimentare: 
Dobbiamo difendere i nostri marchi
Conte al Forum dell’agroalimentare: 
Dobbiamo difendere i nostri marchi

Conte al Forum dell’agroalimentare: Dobbiamo difendere i nostri marchi

«Dobbiamo difendere i nostri marchi ed evitare che siano svenduti a favore di delocalizzazioni all’estero, e contrastare il falso made in Italy: lo ha detto il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, partecipando oggi pomeriggio al primo Forum dell’agroalimentare italiano organizzato da Filiera Italia e Coldiretti a TuttoFood.

07 maggio 2019 | 18:51
 

«Dobbiamo difendere i nostri marchi ed evitare che siano svenduti a favore di delocalizzazioni all’estero, e contrastare il falso made in Italy: lo ha detto il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, partecipando oggi pomeriggio al primo Forum dell’agroalimentare italiano organizzato da Filiera Italia e Coldiretti a TuttoFood.

Il Premier ha rivendicato le norme del decreto competitività (anche se - ha ricordato - si è parlato solo della norma Salva Roma) e ha spiegato che bisogna favorire la capitalizzazione delle imprese, lavorare per una promozione dell'export più efficace.

(Conte al Forum dell’agroalimentare: Dobbiamo difendere i nostri marchi)
Il Premier Giuseppe Conte

«Abbiamo il record della biodiversità - ha aggiunto Giuseppe Conte - sono ricchezze che non dobbiamo trascurare. E da queste ricchezze dobbiamo partire per migliorare le opportunità di lavoro e creare una più intensa sinergia con il settore del turismo, coinvolgere di più le organizzazioni di rappresentanza e perseguire una sempre maggiore trasparenza nei confronti dei consumatori, anche a tutela della salute e migliorare la logistica e la rete dei trasporti. Il settore agroalimentare è un fiore all’occhiello del nostro Made in Italy e apprezzo molto gli sforzi che le associazioni di categoria stanno facendo per rafforzare questo marchio. È un motivo di orgoglio e fa parte dell’identità del nostro Paese. Noi dobbiamo valorizzare la cultura dell’alimentazione: qualità, sicurezza e tipicità dell’alimentare. Questi sono i valori sui quali dobbiamo puntare».

Il Premier è intervenuto anche sui dazi Usa, dicendosi preoccupato, ma assicurando che «stiamo facendo il possibile per scongiurare il nocumento al nostro export». Un comparto, quello dell’agroalimentare nazionale, che vale 205 miliardi e rappresenta il 12% del Pil ma che soprattutto rappresenta un vero e proprio elemento di traino per l’intera economia del Paese.

Viceversa, all’estero il settore rappresenta il vero simbolo del Made in Italy, con esportazioni per 41,8 miliardi di euro, in crescita di quasi il 50% negli ultimi 10 anni. Eppure le associazioni degli agricoltori denunciano da tempo (e lo stanno facendo anche in questi giorni) la piaga dell’Italian sounding, il fenomeno dei prodotti venduti in tutto il mondo e spacciati per italiani. Un mancato introito per l’economia nazionale di 100 miliardi di euro (più del doppio di quanto esportiamo), con una perdita virtuale di 300mila posti di lavoro.

E anche di questo si è parlato al Forum di Coldiretti e Filiera Italiana, cui hanno preso parte, tra gli altri, il presidente di Coldiretti, Ettore Prandini, quello di Filiera Italia, Luigi Scordamaglia, l’Assessore all’agricoltura della Regione Lombardia, Fabio Rolfi, il presidente Fondazione Fiera Milano, Giovanni Gorno Tempini, e il presidente Confindustria Lombardia, Marco Bonometti.

(Conte al Forum dell’agroalimentare: Dobbiamo difendere i nostri marchi)
Giuseppe Conte ed Ettore Prandini

Al Presidente del Consiglio, Ettore Prandini e Luigi Scordamaglia hanno consegnato un cesto con i prodotti del falso Made in Italy a tavola scovati nei diversi continenti: un gesto simbolico che rappresenta un invito a continuare la battaglia nei confronti dell’agropirateria internazionale che utilizza impropriamente parole, colori, località, immagini, denominazioni e ricette che richiamano all’Italia per alimenti taroccati che non hanno nulla a che fare con il sistema produttivo nazionale.

«Una priorità per le imprese agricole italiane e per i principali marchi dell’industria alimentare nazionale, riuniti in una storica alleanze. In questo contesto il decreto crescita - riferiscono Coldiretti e Filiera Italia - prevede per la prima volta agevolazioni pari al 50% delle spese sostenute dai Consorzi  che operano sui mercati esteri  per tutelare legalmente  l’originalità del Made in Italy e combattere i falsi».

Un’azione importante per tutelare il vero made in Italy, che secondo Coldiretti e Filiera Italia va sostenuta nell’ambito dei nuovi accordi di libero scambio dell’Unione Europea; tuttavia preoccupano le misure protezionistiche e le nuove guerre commerciali, dai dazi Usa alla Brexit fino all’embargo russo che favoriscono la moltiplicazione dei prodotti alimentari di imitazione del Made in Italy di produzione locale.

Il Presidente del Consiglio si è intrattenuto in alcuni stand di TuttoFood e dopo una veloce da assaggiatore di olio ha dichiarato: «Attenzione a quando gustate certi oli dolci, quelli sono oli di motore. Ho appreso che quando pizzica è di qualità». Tra selfie e strette di mano, il presidente del Consiglio ha anche fatto una foto con un bambino che ha salutato con questo consiglio: «Mangia prodotti italiani così cresci bene».

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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