Il nuovo anno inizia all’insegna dell’enogastronomia di qualità con la 13ª edizione di SapEur, la fiera del prodotto tipico e genuino attraverso la quale Romagna Fiere intende condurre i visitatori alla riscoperta del gusto e delle tradizioni culinarie delle Regioni di tutta Italia.
Dal 22 al 24 gennaio i padiglioni della Fiera di Forlì si trasformeranno in uno sconfinato Eden per i buongustai, ma grazie alla presenza di oltre 200 espositori provenienti da tutto il territorio nazionale che ormai da anni ripongono la propria fiducia nell’evento che sa rappresentare e valorizzare le tipicità locali, saranno anche una enorme vetrina delle produzioni artigianali d’eccellenza.
Insomma, un “Giro d’Italia del Gusto” tra i sapori e i profumi delle varie Regioni della nostra penisola che per il secondo anno consecutivo darà spazio alla crescente importanza sulle nostre tavole, del vino. Lo farà dedicando un intero padiglione a Forlì Wine Festival, il Salone dedicato al comparto vitivinicolo in collaborazione con l’Associazione Italiana Sommelier Emilia-Romagna. Ospiti i produttori e i vini di tutta l’Emilia-Romagna, ma anche di Toscana e Marche.

SapEur, ricetta di un successo
Oltre 35mila le persone che hanno visitato l’edizione 2015 di SapEur, un successo ormai consolidato che si fonda su ingredienti tanto semplici quanto preziosi come in ogni ricetta che si convenga. SapEur riunisce e promuove l’eccellenza del comparto enogastronomico nazionale, donando slancio alle micro-economie locali, in contrapposizione all’omologazione dettata dal mercato globale che invece penalizza le piccole aziende di produzione. Il tutto guardando anche oltre i confini del nostro Paese e promuovendo non solo il prodotto finito, ma anche il processo che sta alla sua base attraverso corsi, laboratori didattici e focus tematici.
Una “filosofia” che non a caso ha saputo guadagnarsi patrocini e collaborazioni che ne sanciscono ulteriormente il valore: Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, Regione Emilia-Romagna, Provincia di Forlì-Cesena, Comune di Forlì, Camera di Commercio di Forlì-Cesena, Confcommercio e Unindustria Forlì-Cesena, Unione Cuochi Emilia-Romagna, Federalberghi di Forlì e dell’Emilia-Romagna, l’Enoteca Regionale, Consorzio vini di Romagna, Adac, Amira, Associazione Cuochi Forlì-Cesena, Adam e Associazione italiana sommelier.
La manifestazione
SapEur è un momento di incontro tra produttori, consumatori e operatori del settore: un grande mercato dove è presente una ricca esposizione di biodiversità agroalimentare ancora viva nel nostro Paese e dove il pubblico può acquistare, conoscere, degustare i prodotti attraverso l’esperienza diretta. Un’occasione da non perdere, che raccoglie in un unico luogo le eccellenze gastronomiche nazionali e dove, oltre agli assaggi gratuiti proposti in ogni stand regionale, si avrà la possibilità di acquistare scegliendo tra centinaia di prodotti di qualità esibiti in bella vista negli stand a prezzi di assoluta convenienza. Prodotti, tra l’altro, ben difficilmente reperibili al supermercato, nei negozi al dettaglio di generi alimentari e, persino, nelle Gastronomie.

SapEur insegna a mangiare bene
Valore aggiunto di Sapeur e di Forlì Wine Festival è la sensibilità all’aspetto didattico, all’approfondimento e alla degustazione guidata. Per questo la manifestazione si arricchisce anche quest’anno di un qualificato programma di eventi collaterali, corsi professionali e d’aggiornamento, mostre, dimostrazioni pratiche, finalizzati a richiamare il maggior numero di appassionati del settore e a educarli a un’alimentazione che al gusto unisce la salubrità.
Nelle tre giornate laboratori didattici e di cucina per grandi e bambini, animazioni e degustazioni saranno curati da Arvar (Associazione razze e varietà autoctone romagnole), Scuola Alberghiera e di Ristorazione Cesenatico, Istituto Alberghiero “Pellegrino Artusi” di Forlimpopoli: drink, analcolici, piadina, dolci della tradizione, biscotti, sfogliatine, insaccati e tutto ciò che c’è da saper e scoprire sull’aja romagnola proposti con l’entusiasmo e la competenza di chi non sa solo preparare, ma anche divulgare.
Discorso che riguarda anche i sommelier dell’Ais Romagna, l’associazione che si pone da 50 anni come leader nella promozione della cultura del vino e dei prodotti tipici, attività che svolge quotidianamente con una presenza costante e continuativa in ogni angolo del nostro Paese anche attraverso un qualificato corpo docenti che alla Fiera di Forlì terrà laboratori didattici a tema, workshop, degustazioni, incontri con esperti del settore, per presentare nei minimi dettagli quei legami culturali e storici che vitigni, territori, clima, vignaioli hanno consolidato nel tempo come tradizioni di innegabile fascino e valore.
A Forlì il 2° Wine Festival
Saranno loro i principali animatori del padiglione dedicato al mondo dell’enologia emiliano-romagnola per scoprire i vini che nei nomi, nei profumi e nei sapori, raccontano la storia di un territorio. Parteciperanno le Cantine dell’intera Regione, 60 quelle presenti alla prima edizione del 2015, per proporre le loro etichette. Saranno rappresentate tutte le zone che identificano le diverse produzioni: quella dei Colli di Piacenza e di Parma, dove prevale la Barbera e la Bonarda; le terre del Lambrusco, nelle province di Reggio Emilia e Modena; i Colli Bolognesi e la basse valle del Reno, dove prevalgono vini bianchi di tradizione; il Ferrarese con le vigne impiantate a Fortana sulle sabbie del Delta del Po; la Romagna con Sangiovese, Albana e Trebbiano a dominare la scena.
Il debutto di Forlì Wine Festival, avvenuto lo scorso anno, è stato un’occasione di alto livello professionale e qualitativo, che ha permesso l’incontro di cultori dell’enogastronomia, gourmet, semplici cittadini, tanti operatori turistici, ristoratori, albergatori, gruppi della grande distribuzione organizzata, con le produzioni eccellenti vitivinicole, agroalimentari e gastronomiche della nostra regione.
In questa edizione saranno ospiti, però, anche i vitivinicoltori delle Marche - dalle Terre del Verdicchio a quelle del Conero, dai Colli Pesaresi a quelli dell’Ascolano e del Maceratese - e a loro si aggiungeranno i produttori dei migliori vini della Toscana.
Insomma, Forlì Wine Festival è un’occasione per acquistare e bere consapevolmente Il Salone vuole infatti divulgare un approccio al consumo di alcol fondato sulla responsabilità e la moderazione, una “cultura del bere” parte integrante della più antica tradizione italiana, che insegna a degustare lentamente per apprezzare gusto e aromi in abbinamento alle eccellenze culinarie. I visitatori riceveranno informazioni sul prodotto e sui processi di lavorazione e produzione, dalla terra al bicchiere e conosceranno i criteri da adottare nell’acquisto, come la qualità e l’artigianalità.

Anche l’acqua ha i suoi sommelier
In occasione di SapEur, però, è possibile avvicinarsi a un mondo forse ai più sconosciuto. Quello degli Idrosommelier. Esattamente. Anche l’acqua va bevuta con consapevolezza e sapendone apprezzare il gusto. Sì, perché non è vero che tutte le acque sono uguali. L’Adam, l’Associazione degustatori acque minerali che ha la propria sede a Rimini, organizza corsi di primo e secondo livello per Idrosommelier, finalizzati all’abbinamento cibo-acqua naturale a tavola. Il progetto e l’idea dell’abbinamento, nascono dai maîtres d’hotel della Romagna che, occupandosi da almeno vent’anni di enogastronomia, nel 1997 hanno iniziato a studiare le acque minerali, anticipando le attuali tematiche della giusta alimentazione. È da questa tradizione per il culto della gastronomia e del bel servizio che è nata l’Adam.
Nei suoi spazi l’associazione guiderà a conoscere meglio quella che per molti è ancora una “grande sconosciuta”. Ogni acqua possiede proprietà e indicazioni ben precise, in grado di rispondere alle personali esigenze di ciascun consumatore e il nostro palato poi è in grado di percepire chiaramente i sapori diversi delle singole acque. Basta farsi guidare a Sapeur dagli esperti dell’Adam a cui si deve la pubblicazione della “Carte delle Acque”, uno strumento in grado di fornire un giusto abbinamento tra il bere e il mangiare che oggi compare già nei migliori ristoranti italiani accanto alla “Carta dei Vini”. La carta comprende una selezione ristretta, ma rappresentativa di tutte le categorie di acque minerali, e costituisce un mezzo per valorizzare la minerale quale elemento di pregio della nostra ristorazione.
GolaGustando 2016
Un gradito ritorno a Sapeur è, poi, la Guida “GolaGustando 2016”. Dopo avere festeggiato nel 2015 i propri dieci anni con l’anteprima di un’edizione davvero speciale, il giornalista enogastronomico fiorentino Marco Marucelli e la sua equipe tornano con il nuovo vademecum che segnala a un pubblico di consumatori sempre più attento ed esigente, nuovi e vecchi locali di gusto, luoghi di charme e produttori di eccellenze agroalimentari. Immutato lo spirito della Guida che vuole consigliare indirizzi eccellenti e tipicità emergenti su scala nazionale: ristoranti, osterie, trattorie e wine bar che continuano a rispecchiare la filosofia perseguita da MeteGustose.
Anche in questa edizione è confermata , per ogni regione, la presentazione di almeno un itinerario di gusto insolito, nuovo o rivisto in un’ottica diversa, arricchendo così le peculiarità storiche, artistiche, folkloristiche e gastronomiche, dei vari territori italiani. Anche in questa edizione sarà dato spazio alla rubrica (g)AstroGuida ossia un breve profilo enogastronomico dei dodici segni zodiacali abbinando a ciascuno alcune peculiarità agroalimentari e unendo ogni segno a una testimonial di gusto tra le donne chef che fanno grande la cucina italiana.

Romagna: cultura e memoria tra lavoro e tavola
SapEur non può non valorizzare anche le tradizioni di una terra che da sempre ha fatto del lavoro e del “buon mangiare”, un proprio marchio identitario riconoscibile e riconosciuto ovunque. La Romagna, d’altronde, è la terra di Pellegrino Artusi e probabilmente il padre della cucina moderna italiana non poteva nascere che in queste terre.
Si consolida la collaborazione con l’EcoMuseo delle Erbe Palustri di Bagnacavallo in provincia di Ravenna che anche in questa 13ª edizione allestirà e arricchirà di meraviglie, il Padiglione della Cultura Romagnola. Uno spazio dove ritrovare l’autenticità di quanto l’artigianato etnico romagnolo ha saputo produrre plasmando la natura stessa di generazioni. Tecniche “povere”, forse rudimentali, dal sapore arcaico, che sfruttavano materie prime provenienti da vegetazioni spontanee locali, da sfalci e sramature, ma che, proprio per questo, considerate attualmente “buone pratiche”, sostenibili e appropriate in un mondo che dissipa le risorse naturali non rinnovabili.
“Utilizziamo il vegetale terrestre e lo proponiamo per il futuro” è non a caso il motto dell’Ecomuseo di Bagnacavallo, che ha iniziato la sua attività di ricerca e recupero nel 1985 con la finalità primaria di salvare e documentare un bagaglio di capacità e valori legati alla vita vissuta fra terra e valle, proporrà un angolo di passato da non dimenticare. Anzi, da riscoprire non solo per farne tesoro di memoria. Particolare attenzione va alle antiche tecniche di lavorazione delle erbe palustri, sviluppatesi dal XIV secolo fino agli anni ‘70, alle tessiture, trame, torsioni, filature, realizzati con le vegetazioni spontanee delle zone umide. I visitatori saranno immersi, pertanto, in una vera corte rurale, nel clima del vecchio mercato, della cucina, della cantina e delle botteghe. Quelle dei terracottai, dei mosaicisti, dei ceramisti, degli scultori e dei mestieranti del legno. Troveranno funzionanti antichi telai dove loro stessi potranno cimentarsi e, ovviamente, potranno gustare prodotti alimentari e vini tipici della tradizione.
Cooking show con “Il Passatore”
Come ogni edizione, poi Sapeur propone al pubblico nuovi eventi collaterali e dal 22 al 24 gennaio ogni giornata sarà animata da spettacoli culinari a cura dell’Associazione Cuochi “Il Passatore” di Forlì-Cesena nata nella primavera 2004 e presieduta dallo Chef Luca Zannoni. I cooking show degli chef del territorio provinciale saranno un momento da non perdere.
Il sodalizio, che unisce oltre 100 associati ed è rappresentanza provinciale della Federazione Italiana Cuochi, vuole trasmettere, specialmente ai più giovani e ai non addetti ai lavori, il significato di che cosa vuol dire essere cuochi oggi.
Il tempo dei segreti e delle gelosie è ormai passato e l’Associazione vuole essere soprattutto comunione di saperi e, in questo caso, anche di sapori. Per far si che il passaggio di informazioni si tramuti in sapere, sono istituiti mensilmente degli incontri le cui tematiche spaziano dall’approfondimento dei prodotti e dei piatti del territorio all’aggiornamento delle tecniche di cottura e di conservazione degli alimenti, sino all’arte della presentazione di un piatto o dell’allestimento di un buffet. Le lezioni sono tenute da professionisti del settore, per poter garantire un livello espressivo all’altezza delle aspettative richieste.
Tra gli scopi che l’associazione persegue c’è anche la stretta collaborazione con enti e associazioni di categoria, per promuovere prodotti ed eventi della nostra terra, sensibilizzare il cittadino verso una corretta e sana alimentazione ed avvicinarlo ad una cultura enogastronomica che talvolta è distorta dalla frenesia e dalla distrazione della nostra vita troppo frenetica ed esterofila.

L’arte della ristorazione con Super Maître
Altra novità dell’edizione 2016 di SapEur e di Forlì Wine Festival è la collaborazione con Amira, l’Associazione maître italiani ristoranti e alberghi che animerà l’esibizione Super Maître proponendo al pubblico la preparazione di crepes alla lampada.
L’associazione, che aderisce all’Uimh - Unione internazionale maîtres hotel - quale socio fondatore ed unico rappresentante nazionale nel suo ambito, ha lo scopo di qualificare sempre più la figura e la professione del Maître d’Hotel, valorizzandone e tutelandone la professionalità, promuovere il servizio, la gastronomia italiana ed i nostri prodotti, svolgere ogni tipo di attività, anche didattica, atta a promuovere la conoscenza del servizio e della cucina italiana, dei nostri vini, oli, aceti, acque minerali e prodotti tipici italiani in generale. Una figura, il Maître, sempre più importante nel contesto dello sviluppo turistico e commerciale del nostro territorio.
Visitare SapEur
Fiera di Forlì
ORARI: venerdì 22 gennaio e sabato 23 gennaio 10:00 - 22:30.
Domenica 24 gennaio 10:00 - 20:00
COSTO INGRESSO:
- venerdì, biglietto unico € 2,00
- sabato e domenica, biglietto intero € 7,00
- Ridotto € 5,00 con coupon scaricabile dal sito www.sapeur.it
- Gratis fino a 12 anni
- Degustazione vini, biglietto € 8,00