Sarà anarchia a RistorExpo. Anarchia intesa come libertà di espressione, di pensiero e libera affermazione del talento e della creatività individuale. È questo il tema prescelto per la nuova edizione della rassegna enogastronomica di Lariofiere che partirà il 21 febbraio. Saranno almeno 200 le aziende che insieme a importanti chef, talenti, scuole e numerosi ospiti renderanno l’evento ancora più intenso.

Il focus saranno le individualità con il coraggio di interpretare il proprio talento. Di ambire all’eccellenza seguendo percorsi personali, non codificati, coerenti solo con il proprio credo e le proprie convinzioni. In un momento storico nel quale non è facile individuare un “pensiero dominante” si fa largo l’affermazione del libero pensiero e della genialità del singolo. Il dibattito verrà affrontato con gli esponenti più autorevoli del comparto enogastronomico, con l’obiettivo di rappresentare e interpretare il nuovo sentire che caratterizza il mondo della cucina.
Concetto ribadito dal presidente di Lariofiere, Giovanni Ciceri: «Importante è il fatto che emergano le grandi eccellenze personali. Se c’è un vincitore? Certo, ed è il sapore. Oltre ovviamente il talento. La libertà di creare, senza orpelli, è quanto abbiamo cercato di mettere a fuoco in questa edizione del 2016». Tra i protagonisti Davide Scabin e Pino Cuttaia daranno esempio della loro anarchia in cucina.