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La Reggia di Colorno apre le porte al Festival della Lentezza

Dal 17 al 19 giugno nella suggestiva magione e nei luoghi più insoliti della città parmense di scena concerti, incontri, spettacoli e mostre. Il 15 maggio anteprima al Porto Fluviale Mezzani

 
15 aprile 2022 | 09:30

La Reggia di Colorno apre le porte al Festival della Lentezza

Dal 17 al 19 giugno nella suggestiva magione e nei luoghi più insoliti della città parmense di scena concerti, incontri, spettacoli e mostre. Il 15 maggio anteprima al Porto Fluviale Mezzani

15 aprile 2022 | 09:30
 

Dal 17 al 19 giugno 2022 tra gli splendidi cortili, le sale, il giardino della Reggia di Colorno (in provincia di Parma, sede della scuola di cucina Alma), con incursioni nei luoghi più insoliti della città è di scena il Festival della Lentezza. L'8ª edizione è intitolata “La Porta accanto”, una contaminazione di arti e di eventi per 3 giorni di incontri, laboratori, concerti, spettacoli, libri, mostre per grandi e piccoli, senza barriere tra artisti e pubblico e seguendo il comune obiettivo di mettere al centro la qualità e il benessere dei rapporti umani, nel rispetto del territorio e delle sue risorse naturali.

Il Festival della Lentezza (foto Pierangela Flisi) La Reggia di Colorno apre le porte al Festival della Lentezza

Il Festival della Lentezza (foto Pierangela Flisi)

Il Festival della Lentezza

Al Festival della Lentezza il tempo scorre in modo diverso, per ascoltare la poesia di Giovanni Truppi, le storie di Jonathan Bazzi, l’intervista sui diritti di genere all’avvocata Cathy La Torre, fare un viaggio nella musica con Neri Marcorè, ballare in modo libero e spensierato, partecipare ai laboratori creativi per bambini dai zero ai cento anni e a tante disparate iniziative, per reinterpretare la realtà da nuovi punti di vista, indagando sulle emergenze della contemporaneità e sugli errori sistemici che continuano a produrre disastri umanitari, climatici e sociali, non limitandosi ad evidenziare le criticità, ma cercando il cambiamento in meglio.

Festival della Lentezza (foto di Gigi Montali) La Reggia di Colorno apre le porte al Festival della Lentezza

Festival della Lentezza (foto di Gigi Montali)

Le location del Festival

Oltre agli eventi negli spazi della storica Reggia, il Festival arriva nei luoghi più intimi, dove si compie la vita di tutti i giorni, quelli che sono stati confinati dalle mura dell’isolamento nei periodi di distanza dagli altri, per trasformarli in accoglienza, speranza e condivisione. Così, ci saranno incursioni artistiche nel parcheggio della Casa della Salute di Colorno e tra i banchi del mercato del venerdì; letture animate per bambini e famiglie nelle case popolari e altre letture en plein air nel centro storico; concerti nella Casa Protetta; performance teatrali nei cortili. Uno sguardo reciproco tra cittadini temporanei ed abitanti. Gli artisti escono dagli spazi tradizionali e si mescolano con la vita di un pianerottolo, di una via e di un quartiere. Entrano nella “Porta accanto”.

Il Festival della Lentezza (foto Francesco Di Rosa) La Reggia di Colorno apre le porte al Festival della Lentezza

Il Festival della Lentezza (foto Francesco Di Rosa)

L'anteprima al Porto Fluviale Mezzani

Prima di immergersi nel cuore della manifestazione, in linea con le iniziative che per tutto l’anno tengono vivo lo spirito del Festival con eventi collaterali in varie zone d’Italia e posti inusuali come boschi e balconi, domenica 15 maggio, alle 18, al Porto Fluviale Mezzani (in provincia di Parma) si terrà il Concerto Matilda, che prende spunto dalla tradizione dei “Violini Di Santa Vittoria”, punto di riferimento fondamentale della storia della musica da ballo. Lo spettacolo, gratuito, è diretto da Vanessa Cremaschi, violino e voce di un organico affidato a sole donne, segnale di discontinuità e provocazione per dei repertori esclusivamente suonati storicamente da uomini. Uno spettacolo composito e articolato in balli, momenti improvvisativi, rivisitazione di canti della tradizione, racconti e aneddoti.

 

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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