Con..fusione è la rassegna estiva che da oltre dieci anni, sotto il grande castagno della cantina Primaterra, è diventato un piacevole rilassante appuntamento degli amanti del buon bere e dei “contorni” culturali, che Tiziana Gandolfo e Camillo Privitera approntano per i loro ospiti per i quattro di fine luglio e primi di agosto, dando luogo a raffinati eventi con particolari suggestioni culturali ed enologico.

I vigneti della cantina Primaterra
Il programma degli eventi estivi di Primaterra
Le prossime serate prevedono:
- Il 2 agosto Santi Spartà, fisico scrittore, presenta “Connessioni oniriche arte, vino e …intelligenza artificiale”, con 7 “robografie” abbinate a 7 vini … “contaminanti”;
- Il 9 agosto Francesco Minissale, ingegnere appassionato di fotografia, presenta “Oltre il visibile”, con fotografie realizzate all’infrarosso, accompagnate da un fantastico abbinamento di vini;
- Il 14 agosto Enzo Raneri, ingegnere e appassionato di cibi “veri”, presenta “Porchetta”, con vini dell’Etna Rosato e Rosso della cantina Primaterra.
Camillo Privitera: il vino come metalinguaggio dell’anima
Ogni incontro sarà condotto da Camillo Privitera, fondatore in Sicilia nel 2001 dell’Associazione Italiana Sommelier e grande conoscitore di vini e divulgatore instancabile, evocherà i momenti di “fusione” nei quali il vino si trasforma in qualcosa di nuovo, anche con l’aiuto e/o aiutando il metalinguaggio della poesia, della grafica, dell’intelletto e della pancia, come un lasciarsi “trafiggere” dalle emozioni nascenti.

Camillo Privitera e Antonio Iacona
Antonio Iacona: vino e parole si fondono sotto il castagno
E il 26 luglio scorso la “fusione” con il vino è stata quella delle parole di Antonio Iacona o per meglio dire dei suoi sentimenti espressi con delicata e commovente ”ebbrezza”: le riflessioni sulle nostre paure possono essere vinte con l’arma della poesia e il territorio etneo e quello delle alpi marittime costituiscono uno scrigno per la conservazione del ricordo del sé stesso, prima nei territori del cuneese e poi del catanese.

Etna Rosato e Etna Rosso di Primaterra
L’amore, il vino e la scrittura secondo Iacona
L’amore per Rosa (la compagna di Antonio) è stato sempre come viatico di una esperienza gustativa di una prosa leggiadra (assimilabile a un vino barbera delle Langhe), ma profonda (assimilabile a un vino nerello etneo). “Scrivere” è “vivere” (che nel dialetto catanese significa “bere”). Una fantasmagorica “confusione”, che fornisce la magia della “produzione della vita” e similmente di quella del vino.
I vini in degustazione e gli abbinamenti culturali
Quindi sono stati proposti:
- Champagne Brut Vii Levenard - Nomine Renard;
Uno champagne equilibratissimo e intenso (come i versi di una poesia di amore);
- Riesling 2022 - Urgestein Weingut Nigl;
Un vino tedesco vibrante (come le liriche del loro ’800);
- Lusirà 2018 - Baglio Cristo Campobello;
Un rosso dell’interno siciliano (come l’allegria sincera di questo popolo).

Crostini di pane “cunzatu” e di ricotta alla “anciove”
E infine tre bottiglie del territorio locale (due della stessa cantina) come marcatori del ricordo impressionante di questi luoghi incantati:
- Etna Rosso 2016 - Primaterra;
- Etna Rosso Archineri 2016 - Pietradolce;
- PrimoPasso vino passito - Primaterra.
Il Nerello Mascalese: poesia liquida dell’Etna
Il Nerello Mascalese, vitigno principe dell'Etna, ispira spesso versi e metafore, paragonato a un "Borgogna siciliano" e celebrato per la sua eleganza e capacità di esprimere il territorio. La sua poesia risiede nella capacità di raccontare la storia del vulcano, con vini che richiamano la terra vulcanica e le eruzioni, e che invecchiano con grazia.
Atmosfera naturale e connessione emozionale
In questo ambiente, lasciato del tutto incontaminato (se non dalla sapiente opera “meccanica” dell’uomo), fra numerosi alberi da frutto autoctoni e le più disparate e rare piante alimurgiche, i versi di Antonio e le presentazioni di Camillo, si sono “fusi” in un intreccio, che ha prodotto ricadute positive sullo stato mentale dei presenti.

Popone alla menta
I piatti in abbinamento ai vini della serata
I vini sono stati accompagnati da alcuni piatti preparati con alcune specialità ed ingredienti locali:
- Crostini di pane “cunzatu” e di ricotta alla “anciove”;
- Popone alla menta;
- Ortaggi al forno, pomodori secchi e polpette di agnello ai ferri con l’insalata.

Ortaggi al forno, pomodori secchi e polpette di agnello ai ferri con l’insalata
I vini della cantina Primaterra
La cantina Primaterra oggi produce circa seimila bottiglie nelle annate favorevoli che si dividono in:
- Un Etna Bianco a base Carricante;
- Etna Rosato, con la modalità classica locale del “Pista ammutta”;
- Due Etna Rosso (che al naso rende note di frutti di bosco, tendenti ad un sottospirito delicato, che lasciano spazio a sentori evolutivi, di cioccolata, una spezia delicata, leggermente erbaceo, un tocco di sottobosco e note sulfuree e con un gusto persistente dall’acidità equilibrata e delicata);
- Un Passito dal Moscato (pochissimo), quest’ultimo come una vera rarità e con un effetto onirico se gustato nel contesto.
Contrada Sciaranuova 95036 Randazzo (Ct)