I dolci dei Conventi femminili siciliani incontrano i vini di Cantine Pellegrino

Un pomeriggio a Marsala (Tp) dedicato ai dolci della tradizione di cui i Conventi siciliani hanno il merito della creazione, della salvaguardia e della diffusione. In abbinamento i vini da dessert di Pellegrino

06 novembre 2018 | 11:44
Confortati dall’enorme successo dell’edizione dell’anno passato, domenica 11 novembre, in occasione della Festa di San Martino, le Cantine Pellegrino di Marsala organizzano la nuova edizione di quello che è diventato un importante appuntamento dedicato alle eccellenze della pasticceria siciliana famosa in tutto il mondo per la sua bontà. Quest’anno i protagonisti dell’Open Day, che si svolge come sempre presso le cantine storiche a Marsala, saranno i dolci della tradizione dei conventi femminili.



Un’opportunità unica per scoprire o riscoprire, in occasione della festa di San Martino, i segreti e i sapori di quei dolci resi celebri da leggende e letteratura, tutti proposti in abbinamento ai vini da dessert di Pellegrino, storico marchio del vino siciliano. Fin dal 1880 Pellegrino è leader nella produzione di Moscato e Passito di Pantelleria, Zibibbo e Marsala, declinato in 7 etichette di cui 4 nuove, a fianco della produzione di grandi vini bianchi e rossi. Le storiche cantine di famiglia, attrezzate con antiche e moderne grandi botti per vino e per Marsala, rappresentano il contesto ideale per un evento che vuole rendere omaggio alla grande eredità culturale, spirituale e materiale dei monasteri.


Enrico Stella (enologo) e Maria Chiara Bellina

L’evento si svolgerà all’interno della Ouverture Pellegrino, i locali dedicati all’ospitalità e all’enoturismo, nella nuova sala della nave punica inaugurata lo scorso maggio e resa per l’occasione ancora più suggestiva da un particolare allestimento di luci soffuse da ceri per rievocare le atmosfere di mistero e sacralità proprie dei Conventi. Due tra i più rappresentativi della Sicilia proporranno le loro specialità: il Monastero di Santa Caterina a Palermo e l’Antica pasticceria del Convento di Erice. Oltre a deliziare gli occhi e il palato, gli ospiti potranno ammirare gli strumenti utilizzati per la realizzazione e il confezionamento dei dolci monacali e consultare gli antichi ricettari gelosamente custoditi nel tempo.

«La tradizione dolciaria siciliana - afferma Maria Chiara Bellina, responsabile enoturismo e sesta generazione della famiglia Pellegrino - rappresenta uno dei vanti della cucina italiana. Siamo davvero orgogliosi di essere la prima cantina a dedicare all’argomento un così grande evento aperto al pubblico. Quest’anno, in particolare, abbiamo scelto il tema dei dolci conventuali. Per secoli le monache di clausura hanno tramandato, all’interno delle mura impenetrabili dei loro monasteri, un’arte millenaria giunta intatta fino ai giorni nostri. Le specialità che le monache pasticcere ci hanno lasciato in eredità sono diventate a tutti gli effetti dolci tipici delle diverse città dove sorgevano i conventi e non solo. In occasione dell’Open Day vogliamo fare riscoprire la storia e tutta la bontà di queste antiche ricette, esaltata dal connubio perfetto con i nostri vini dolci».



In Sicilia la tradizione pasticcera è intimamente legata ai conventi femminili. Cannoli, cassate, minne di vergine, trionfo di gola, frutta martorana, cous cous dolce, nucatoli, conchiglie, testa di moro sono tutti dolci che, senza l’abilità delle monache di clausura nel manipolare pochi e semplici ingredienti, sarebbero andati inesorabilmente perduti.

Ogni monastero dell’isola vantava una sua specialità, destinata soprattutto al clero e all’aristocrazia. Tutte diverse tra loro, erano talmente distintive da essere identificate con il nome stesso del monastero di appartenenza. Con il tempo la produzione dolciaria divenne per i conventi una vera e propria fonte di reddito e le cucine raggiunsero livelli così alti di specializzazione tanto da segnare la nascita dei primi laboratori di pasticceria della storia e, di conseguenza, l’inizio della cosiddetta pasticceria moderna. Le monache iniziarono, infatti, a dedicarsi anche alla forma e all’estetica, decorando ogni dettaglio dei propri dolci in maniera artistica con glassa e frutti canditi.



Le priore si occupavano in prima persona del reperimento delle materie prime, attraverso dei fornitori di fiducia, e della selezione delle suore laiche ormai diventate necessarie per far fronte alla mole di lavoro pesante che nel frattempo si era venuto a creare nelle cucine. Tuttavia, dopo l’unità d’Italia, furono davvero pochi i conventi a sopravvivere e a portare avanti l’attività dolciaria.

Il programma dell’Open Day prevede, con inizio alle ore 15.00, visite guidate della cantina e dell’allestimento museale, degustazione dei dolci conventuali in abbinamento a tutti i vini dolci Pellegrino, presentazione del calendario della solidarietà dedicata alla storia del Marsala, scuola di pasticceria per bambini, presentazione del volume “I segreti del chiostro” che recupera le antiche ricette dei conventi, inoltre si svolgeranno incontri in cui si illustreranno vari temi legati alla dolceria tradizionale.

Un ticket di € 7 permetterà l’ingresso e la partecipazione ai vari momenti oltre alla degustazione di un vino e di un dolce a scelta.

Per informazioni: www.carlopellegrino.it

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Alberto Lupini


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