La 2ª Settimana della Cucina italiana Mille eventi, associazioni in prima linea

“Cucina e vino di qualità” sono parole che celano dietro di sé un panorama di eccellenze e realtà imprenditoriali essenziali per l'economia del Paese e che faranno da fil rouge per la 2ª Settimana della Cucina italiana , che dal 20 al 26 novembre si svolgerà in 110 rappresentanze diplomatiche per portare nel mondo il Made in Italy

13 novembre 2017 | 09:54
di Antonio Stanzione
Tutto è partito dall’Expo2015 di Milano, che ha posto le basi per lo sviluppo di un processo di valorizzazione dell’enogastronomia e della sua storia. Questa manifestazione, giunta alla sua seconda edizione non fa altro che ripercorrere e fare propri gli stessi principi.



La Settimana è stata presentata il 10 novembre a Villa Madama, per l'occasione sono intervenuti istituzioni e professionisti della cucina, rappresentati dalle più importanti associazioni di categoria: la Fic - Federazione italiana cuochi, con la presenza del segretario nazionale Salvatore Bruno, insieme a Roberto Rosati, Alessandro Circiello e Simone Loi; Euro-Toques, delegazione Italia, rappresentata per l'occasione dal vicipresidente Claudio Ceriotti; infine Ambasciatori del Gusto, con la presidente Cristina Bowerman seguita da Antonio Genovese. Anche il vino ha avuto la sua rappresentanza con Antonello Maietta, presidente Ais - Associazione italiana sommelier.

Anche in quest'edizione saranno davvero alti i numeri della Settimana della cucina: mille appuntamenti, circa 200 eventi promozionali e commerciali, 150 incontri con cuochi, show cooking, corsi di cucina e masterclass, oltre 120 tra conferenze, seminari e dibattiti sulla tradizione culinaria italiana e oltre 170 degustazioni e cene a tema. Un programma degno davvero di nota, sostenuto da grandi tradizioni e più recenti soddisfazioni: gli italiani, secondo l’agenzia Bloomberg, sono identificati come il “popolo più sano del mondo”.


I cuochi Fic e Claudio Ceriotti, vicepresidente Euro-Toques

Le parole d’ordine su cui si punta per promuovere a livello internazionale le tradizioni culinarie ed enogastronomiche quali segni distintivi dell’identità e della cultura italiana sono qualità, sostenibilità, cultura, sicurezza alimentare, diritto al cibo, educazione, identità, territorio, biodiversità. La cucina, inoltre, può fare da volano anche ad altri settori trainanti dell’economia, primo tra tutti quello del turismo.

Il lancio della manifestazione a Villa Madama è stato aperto dal ministro degli Esteri, Angelino Alfano, dal ministro per le Politiche agricole, alimentari e forestali Maurizio Martina, dal sottosegretario al ministero dei Beni culturali e del turismo Dorina Bianchi, a dimostrazione dello sforzo comune delle istituzioni per la promozione del Sistema Italia. È intervenuto anche il presidente di Federalimentare Luigi Pio Scordamaglia.



Il Ministro Alfano, che ha aperto i lavori, ha posto con forza l’accento sull’enorme valore del settore agroalimentare italiano, pari a circa «132 miliardi di euro, l’export quasi 40. L’obiettivo, grazie anche alla Settimana della Cucina italiana nel mondo, è raggiungere 50 miliardi entro il 2020. Obiettivo ambizioso, ma noi abbiamo già 68 prodotti tra i più venduti al mondo, 16 del nostro agroalimentare leader assoluti».

La partenza è buona considerando che solo negli ultimi dieci anni l’export italiano di settore ha registrato un +80%. Un’attenzione particolare sarà dedicata ai siti Unesco, attrazioni turistiche che vedono l’Italia in cima alla classifica per numero di siti archeologici (53). Sono pertanto previste iniziative di promozione della pizza (l’Arte dei pizzaiuoli napoletani è candidata a patrimonio immateriale dell’umanità Unesco, il voto sarà a Seoul a dicembre) e del Prosecco Superiore Docg (le Colline di Conegliano Valdobbiadene saranno candidate a paesaggio culturale patrimonio Unesco 2018).


Andrea Oliviero e Alfonso Pecoraro Scanio

Il binomio cucina-vino tema è la grande novità di questa edizione; tale binomio avrà l’onore e l’onere di accendere i riflettori su altri assets determinanti per il Pil del nostro Paese, come ad esempio il turismo enogastronomico e non solo, come ha affermato Dorina Bianchi. Secondo il vice ministro delle Politiche agricole Andrea Oliviero, manifestazioni del genere sono importanti per affermare a livello internazionale il prodotto Italia, per la valorizzazione di Dop, Doc e Igp, ma anche per porre l’attenzione su territori terremotati come Norcia ed Amatrice. «L’Italia non è solo il Paese del bello -  ha detto - ma del bello condiviso».

Importante è stato anche il gioco di squadra tra attori pubblici e privati che rappresentano la Cucina italiana e l’Italia nel mondo: ad esempio saranno 200 i cuochi che la Federazione italiana cuochi mobiliterà per l'occasione, davvero molti gli eventi che Euro-Toques ha in programma, con la chiusura ufficiale, il 4 dicembre, a Taiwan, quando Alfonso Pecoraro Scanio, ideatore di #pizzaUnesco, raggiungerà a Il Mercato a Taiwan, il presidente Euro-Toques Enrico Derflingher che, insieme a Paolo Morresi, Marco Nadin e Manuel Baima Besquet, soci Euro-Toques anch'essi, porta avanti quest'avventura-promozione del Made in Italy in Oriente da quasi un anno.

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