BERGAMO - La degustazione degli insetti e il conseguente abbinamento di tale tipologia di alimento con le bevande rappresentano, sicuramente, l'ultima frontiera del gusto, ma, non si può, oggettivamente, negare che si tratti, tuttavia, di una sorta, di ritorno alle origini. Ad oggi l'entomofagia, ovvero l'alimentazione a base di insetti, pur se praticata in molteplici aree del nostro pianeta quali Africa, Asia, Australia e America Latina, risulta pressoché sconosciuta in occidente. Eppure riferimenti a questa consuetudine alimentare appaiono sia nella Bibbia che nel Vangelo, come pure in scritti dell'antica Roma tra le quali la nota 'Naturalis historia” di Plinio.
L'entomofagia offre, inoltre, numerosi vantaggi nutrizionali: cento grammi di insetti contengono, mediamente, 121 calorie, presentano livelli minimi di colesterolo e pochissimi grassi saturi, ma anche interessanti contenuti di calcio e ferro. Vanno, inoltre, considerati altri vari vantaggi dovuti all'utilizzo degli insetti quali, ad esempio, la diminuzione dell'uso indiscriminato di insetticidi con positive conseguenze sulla salubrità dell'ambiente. Ognuno di noi, nel corso della propria vita, ingerisce un buon numero di tali creature. Quotidianamente vengono ingerite, seppur involontariamente, parti anche estremamente ridotte di insetti, contenute in molti alimenti, ma la loro ingestione è possibile anche nel corso delle ore di sonno.
Lo scorso anno il tema dell'entomofagia era stato trattato, alla presenza delle telecamere Rai, in un incontro aperto al pubblico presso il Museo di scienze naturali 'Enrico Caffi” di Bergamo, diretto da Marco Valle. L'appuntamento si era poi concluso con una degustazione che aveva avuto per protagonisti proprio gli insetti. Quest'anno, e più precisamente sabato 11 luglio, attorno alle 20.30, tale evento sarà replicato, ma con alcune novità di rilievo.
A dibattere il tema dell'entomofagia sarà presente il professor Maurizio Paoletti dell'Università di Padova, uno dei maggiori esperti italiani in materia, autore di numerose pubblicazioni e studi, tra i quali uno sui Rhynchophorus (Coleoptera Curculionidae) che vivono nelle palme di Amazonas e Venezuela, e che, con tutta probabilità, rappresenta il primo tentativo di approfondire le problematiche per l'allevamento domestico di un insetto ad uso alimentare.
Accanto a Paoletti interverranno l'entomologo Roberto Fabbri, della Società degli studi naturalistici della Romagna, e il critico enogastronomico Davide Oltolini (nella foto), che condurrà il pubblico in una degustazione guidata (gratuita, ma per partecipare alla quale sarà necessaria la prenotazione) davvero unica, quanto assolutamente inusuale, ovvero l'abbinamento dei vini a differenti tipologie di insetti.
Oltolini, i cui articoli a tema enogastronomico sono stati pubblicati su numerose testate nazionali, è un esperto di analisi sensoriale di vini, distillati, acque minerali, salumi, formaggi e gelati. Da vari anni approfondisce il tema dell'abbinamento cibo-vino ed ha, tra l'altro, curato gli abbinamenti nel romanzo culinario 'Piazza Gourmand” di Roberta Schira (autrice già classificatasi al secondo posto nella sezione Food del famoso Premio Bancarella) con le ricette concesse da prestigiosi chef, fra i quali Nadia Santini, Massimiliano Alajmo, ed Heinz Beck, tutti tristellati Michelin.
Per informazioni:
Tel 035 286011
www.museoscienzebergamo.it
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