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Salomon FoodWorld
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02 luglio 2009 | 15:35

Sciatt

02 luglio 2009 | 15:35
 

 Gli Sciatt sono frittelle ripiene di formaggio. Il nome deriva dalla gobba creata dal ripieno, che li rende somiglianti a sciatt, cioè a rospi. Altri, pur riferendo il termine alla forma irregolare delle frittelle, lo vogliono sincope dialettale di sciadatto = già adatto, cioè senza forma, vicino all'italiano sciatto.

Difficoltà: media  
Tempo: 50 minuti  
Tecnica di cottura: frittura
Stagionalità:  tutto l'anno
Utensili: terrina, padella

Preparazione per 6 persone:

    * Farina di grano saraceno: 450 g
    * Farina bianca 00: 220 g
    * Formaggio tipo Bitto O Valtelina Casera: 450 g
    * Grappa: 30 ml
    * Acqua minerale: q.b.
    * Birra: q.b.
    * Sale: q.b.
    * Pepe: q.b.
    * Olio per friggere: q.b.

 
Procedimento:
    * Tagliare il formaggio a cubetti;
    * lavorare in una terrina le due farine, la grappa e acqua minerale e birra necessarie a ottenere una pastella ben liscia;
    * riscaldare abbondante olio in una padella di ferro;
    * con l'aiuto di un cucchiaio versare un cubetto di formaggio prima nella pastella e poi nell'olio bollente;
    * friggere fin ad ottenere delle piccole frittelle di colore bruno;
    * scolare su carta assorbente;
    * servire con una insalatina di stagione.

Note:
La lievitazione della pastella: per gonfiare la pastella degli sciatt, i ricettari indicano comunemente uno dei tre seguenti procedimenti:

    * impastare delicatamente la farina con birra e acqua minerale in modo che il gas contenuto nei due liquidi si trasferisca nella pastella;
    * sbattere a lungo ed energicamente la pastella con la frusta in modo da incorporarle una certa quantità di aria;
    * impastare la farina con acqua tiepida in cui sia stata sciolta una quantità minima di bicarbonato di sodio e lasciare riposare il composto per qualche   minuto prima di friggerlo

Varianti:
Le possibili variazioni riguardano principalmente le proporzioni tra la farina di fraina e quella di frumento, fino a un'immissione di quest'ultima per la quantità del 50%. Alcuni ricettari prescrivono solo farina di fraina. La frittura degli sciatt è da taluni eseguita, anziché con lo strutto, con abbondante burro bollente.
 
Abbinamenti:
Gli Sciatt possono essere utilizzati per antipasto o come primo piatto, ma tradizionalmente si consumavano anche la mattina a colazione, assieme a un bicchiere di latte fresco, o nel pomeriggio per merenda. Come stuzzichino o nel corpo del pranzo (assieme all'insalata costituiscono un secondo con contorno) si abbinano con uno dei grandi vini rossi della Valtellina non troppo invecchiato.
 
Per porzione

Energia (kcal): 755  
Proteine (g): 35,4  
Lipidi (g): 31,0  
Glucidi (g): 74,0  
Sodio (mg): 833
Colesterolo (mg): 68
Fibra (g): 6,6


Fonte: www.buonalombardia.it

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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