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Nuovi guai per “Il Passetto” Altra denuncia da turisti giapponesi

Una vera e propria trappola per catturare i turisti giapponesi. Il ristorante romano «Il Passetto» vicino piazza Navona di nuovo al centro delle polemiche per un conto stellare servito a un'altra coppietta di turisti del Sol Levante. E per il titolare del locale le denunce per truffa salgono a due

 
06 luglio 2009 | 16:33

Nuovi guai per “Il Passetto” Altra denuncia da turisti giapponesi

Una vera e propria trappola per catturare i turisti giapponesi. Il ristorante romano «Il Passetto» vicino piazza Navona di nuovo al centro delle polemiche per un conto stellare servito a un'altra coppietta di turisti del Sol Levante. E per il titolare del locale le denunce per truffa salgono a due

06 luglio 2009 | 16:33
 

riportiamo da corriere.it
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Una vera e propria trappola per catturare i turisti giapponesi. Il ristorante romano «Il Passetto» vicino piazza Navona di nuovo al centro delle polemiche per un conto stellare servito a un'altra coppietta di turisti del Sol Levante in vacanza nella Capitale lo scorso giugno. E per il titolare del locale le denunce per truffa salgono a due.

 NUOVA DENUNCIA PER UN CONTO DA 352 EURO - Spinti dall'eco che ha avuto sugli organi di stampa giapponesi la vicenda dei connazionali truffati dopo un pranzo da 695 euro nel ristorante del centro storico, i due hanno presentato una querela per truffa al commissariato di polizia di Trevi Campo Marzio. I fatti raccontati ricordano molto quelli già denunciati dai connazionali. Il 7 giugno scorso la coppia nipponica ha cenato nel ristorante nei pressi di piazza Navona dopo aver consultato una guida riservata ai turisti giapponesi, attratti dai modi affabili di un cameriere che si esprimeva in inglese. Una volta seduti al tavolo, ai turisti è stato mostrato il banco frigo con il pesce in esposizione, con la richiesta anche in questo caso da parte del cameriere di procedere all'ordinazione, senza che venissero mostrati alla coppia i prezzi e i piatti del ristorante. Il menu: due antipasti di circa cinque fette di prosciutto ciascuno, due primi (spaghetti all'astice e ai funghi, neanche i porcini che avevo richiesto), un pesce in bianco diviso a metà con contorno di quattro funghi porcini , vino e un caffè. Il conto, anche in questo caso è stato una sorpresa: la ricevuta fiscale indica un totale di 293 euro. La coppia, perplessa, consegna la carta di credito al cameriere per il pagamento e le viene restituita una ricevuta di 352 euro. Questa volta la maggiorazione - di 59 euro - non è per la mancia, ma per «le tasse sul conto finale», come spiega il cameriere. In totale, tra i prezzi indicati sul menù e quelli realmente praticati, la coppia ha pagato 159 euro in più del previsto.

LA CONDANNA DEL SINDACO ALEMANNO
- Dopo la prima denuncia, gli agenti del commissariato Trevi Campo Marzio hanno compiuto i controlli nell'esercizio commerciale ed è emerso che i prezzi applicati ai giapponesi non corrispondevano a quelli del menu. Gli agenti hanno anche richiesto i controlli sanitari da parte del Servizio igiene alimenti e nutrizione della Asl RmA, che ha disposto l'immediata chiusura del ristorante per gravi carenze igienico sanitarie. «Per quanto mi riguarda questo ristorante non deve più aprire e per casi di questo genere si deve arrivare alla revoca della licenza - ha commentato il sindaco di Roma, Gianni Alemanno - . Ho dato mandato alla Polizia Municipale di predisporre dei controlli straordinari, anche di personale in borghese, per smascherare queste truffe. Questi singoli casi rischiano di infangare la reputazione della stragrande maggioranza dei ristoratori romani, conosciuti in tutto il mondo per l'ottima qualità del cibo e del servizio e per i prezzi equi».

LA DIFESA DEL GESTORE - «Non capisco: i giapponesi erano rimasti soddisfatti del pranzo». Si è difeso così Franco Fioravanti, titolare del ristorante «Il Passetto», stupito per la denuncia dei due turisti che hanno avuto un conto da 695 euro . «Fin dal '91, da quando gestiamo il locale - ha aggiunto Fioravanti - non abbiamo mai avuto problemi del genere con nessun cliente. La coppia di giapponesi ha mangiato tutto quello che aveva ordinato dopo aver controllato i prezzi sul menu, poi ha pagato soddisfatta e ci ha salutato con il tradizionale inchino lasciando anche 115 euro di mancia». I titolari hanno anche puntato il dito contro «qualcuno», forse «un gestore concorrente», che avrebbe potuto «organizzare la storia dei giapponesi o averli fomentati».


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