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Formaggio Piave verso la Dop

Anche per il formaggio Piave è iniziata l’ultima tappa verso il traguardo della Denominazione d’origine protetta: la domanda è stata pubblicata nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea. Il Piave è prodotto esclusivamente con latte di prevalentemente di razza Bruna Alpina delle vallate bellunesi

 
29 settembre 2009 | 17:41

Formaggio Piave verso la Dop

Anche per il formaggio Piave è iniziata l’ultima tappa verso il traguardo della Denominazione d’origine protetta: la domanda è stata pubblicata nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea. Il Piave è prodotto esclusivamente con latte di prevalentemente di razza Bruna Alpina delle vallate bellunesi

29 settembre 2009 | 17:41
 

 Anche per il formaggio Piave, orgoglio della provincia di Belluno e di Lattebusche, latteria cooperativa della vallata bellunese, è iniziata l'ultima tappa verso il traguardo della Denominazione d'origine protetta. «Con il parere positivo della Commissione, la domanda è stata pubblicata nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea - ha spiegato il vicepresidente della giunta veneta Franco Manzato - e se nei prossimi sei mesi nessun Paese avrà obiezioni, questo straordinario e gustoso formaggio di territorio verrà ufficialmente iscritto nell'elenco dei prodotti tutelati da denominazione».

«Sono soddisfatto nel vedere che anche questo eccellente prodotto è ormai indirizzato verso lo striscione d'arrivo - ha aggiunto Manzato - e ancora di più perchè l'offerta veneta, ai consumatori italiani e di tutto il mondo, di produzioni agricole e agroalimentari certificate e tutelate nella loro qualità sfiorerà entro qualche mese la trentina di Dop o Igp. Oltre a quelle 'storiche”, infatti, presto si aggiungeranno l'Igp riso del delta del Po (il cui disciplinare è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale europea il 31 marzo scorso); l'Insalata di Lusia e i Marroni di Monfenera (18 aprile), la Dop per l'aglio bianco Polesano (6 maggio), i marroni di Combai (11 maggio) e la pesca di Verona Igp (9 giugno)».

Il formaggio 'Piave” è prodotto esclusivamente con latte delle vallate bellunesi, tutte 'tributarie” del bacino idrografico del secondo fiume d'Italia, raccolto presso oltre 350 stalle in cui il bestiame, prevalentemente di razza Bruna Alpina, viene alimentato con foraggio locale ricco di infiorescenze che attribuiscono al latte particolari caratteristiche organolettiche. Anche la lavorazione e la stagionatura avvengono in territorio bellunese. è figlio di una tradizione antica, che ha le sue basi nella storica attività casearia di malga, ed esprime una qualità e una genuinità di territorio unica, apprezzate su tutti i mercato dove ha trovato collocazione, comprese vaste aree dell'Italia settentrionale e centrale, negli Stati Uniti e in Canada.

Dal punto di vista 'tecnico”, è un formaggio a pasta cotta che viene proposto nelle tipologie fresco (20 giorni di stagionatura), mezzano (60 giorni) e vecchio (180 giorni). Viene prodotto nelle tipiche forme cilindriche, della larghezza di circa 30 cm e alte tra gli 8 e i 10 centimetri. Di pasta bianca e sapore prevalentemente dolce quando è fresco, tende con il tempo al paglierino, con un gusto sempre più intenso e corposo. L'occhiatura è assente. Per identificarlo, l'intero scalzo è da sempre marchiato con la scritta 'Piave”. La produzione si aggira su circa 2 mila tonnellate l'anno.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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