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La cucina dell'Hotel Settecento conquista i Gourmet degustateur

L’Associazione dei gourmet degustateur, presieduta dal cuoco Pino Capozzi, ha tenuto una riunione conviviale al ristorante Settecento di Presezzo. Tra i piatti proposti dallo chef Antonio Cuomo hanno suscitato consensi le code di gamberi alla maggiorana su letto di finocchi e pomodori secchi

 
02 ottobre 2009 | 12:15

La cucina dell'Hotel Settecento conquista i Gourmet degustateur

L’Associazione dei gourmet degustateur, presieduta dal cuoco Pino Capozzi, ha tenuto una riunione conviviale al ristorante Settecento di Presezzo. Tra i piatti proposti dallo chef Antonio Cuomo hanno suscitato consensi le code di gamberi alla maggiorana su letto di finocchi e pomodori secchi

02 ottobre 2009 | 12:15
 

 Andando alla scoperta di nuovi templi della enogastronomia di qualità, l'Associazione dei gourmet degustateur, presieduta dal noto chef e ristoratore Pino Capozzi di Bergamo, ha tenuto una riunione conviviale al ristorante 'Settecento” di Presezzo (Bg), inserito in una antica casa padronale del secolo XVIII. Tra i piatti proposti dallo chef Antonio Cuomo, giovane ma già dalla precisa personalità, hanno suscitato particolari consensi le 'code di gamberi alla maggiorana su letto di finocchi e pomodori secchi”.

Lo stesso Pino Capozzi (secondo da sinistra nella foto) ha voluto andare in cucina per preparare un piatto in onore dei suoi associati, un piatto dedicato alla sua terra d'origine, la Puglia: 'orecchiette alla pugliese in onor del Pino”. Nella stessa circostanza Pino Capozzi è stato festeggiato per i suoi 86 anni, mentre per il compleanno è stata festeggiata anche la socia Annamaria Belotti.

Il nome 'Settecento” non è stato dato a caso a questo albergo-ristorante. L'edificio – riportato da un paio d'anni a nuovo splendore – comprende una casa padronale del secolo XVIII nel quale è inserita una chiesetta preesistente del Seicento. Oggi la cappella sconsacrata è una originalissima sala da pranzo, una delle quattro – eleganti e raccolte – che può vantare il ristorante-albergo 'Settecento”, un'oasi di pace, di arte e di gustosa enogastronomia a pochi chilometri da Bergamo, direzione Lecco.

In ogni angolo del ristorante e delle 56 camere dell'albergo si respira un senso estetico spiccato e un motivo c'è: la famiglia Gotti, che ha ridato vita all'antico edificio, è titolare di un noto studio d'architettura. Oltre alla cappella sconsacrata, sono notevoli l'androne d'ingresso, il colonnato, le sale a volta con gli stucchi, la pregevole cantina recuperata e adibita a Vineria, il pozzo interno e quello esterno. A dirigere il complesso, curato nei minimi particolari, sono i fratelli Alessandra e Andrea Gotti.

Da segnalare un piatto con cui il ristorante Settecento ha vinto la medaglia d'oro a un recente concorso tra i cuochi della Lombardia: 'millefoglie di maiale al timo di primavera”. La cantina è quella storica del palazzo settecentesco, con ampie volte, trasformata in vineria per degustazioni ed eventi particolari. La lista dei vini è fatta da professionisti che hanno scelto il meglio delle regioni italiane. Ad ogni dessert è abbinato un bicchiere di passito, rhum o distillato a piacere.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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