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Il Made in Italy a tavola in vetrina all'Italian Cuisine Asia Summit

Hong Kong diventa città “culinaria” italiana. Il Ministro Zaia: “Stimolare l’interesse dei consumatori asiatici”. Anche Massimo Bottura tra i 15 grandi chef dall’Italia. Matteo Scibilia propone di “Appoggiare i cuochi italiani che lavorano nel mondo”. La Regione Puglia presenta i suoi sapori

20 ottobre 2009 | 10:18
Il Made in Italy a tavola in vetrina all'Italian Cuisine Asia Summit
Il Made in Italy a tavola in vetrina all'Italian Cuisine Asia Summit

Il Made in Italy a tavola in vetrina all'Italian Cuisine Asia Summit

Hong Kong diventa città “culinaria” italiana. Il Ministro Zaia: “Stimolare l’interesse dei consumatori asiatici”. Anche Massimo Bottura tra i 15 grandi chef dall’Italia. Matteo Scibilia propone di “Appoggiare i cuochi italiani che lavorano nel mondo”. La Regione Puglia presenta i suoi sapori

20 ottobre 2009 | 10:18
 

 Inizia oggi, 20 ottobre, a Hong Kong il Summit dell'enogastronomia italiana in Asia. Un'iniziativa senza precedenti che porterà nella metropoli cinese quindici grandi cuochi italiani, tra i quali Massimo Bottura, Marco Sacco, Giovanni Grasso, Ivan Musoni, Giacomo Gallina e Matteo Scibilia, e prodotti dell'eccellenza enogastronomica da tutta Italia. Cene, degustazioni, workshop, classi magistrali di cucina, il Summit è ospitato dai migliori ristoranti italiani di Hong Kong, nelle cui cucine lavorano cuochi di una generazione che ha cambiato la storia della cucina italiana nel mondo.

Il Summit celebra due decenni di grande cucina italiana e di made in Italy enogastronomico di qualità in Asia. E non è un caso che si tenga proprio a Hong Kong. Venti anni fa fu in questa città che aprì il primo ristorante italiano di qualità: il Grissini nel Grand Hyatt Hotel di Wan Chai e a suggerire il nome non a caso fu il grande winemaker italiano Angelo Gaja. 'Fu l'inizio di un'era per tutta l'Asia, dove ben presto iniziarono ad arrivare giovani e talentuosi cuochi dall'Italia insieme a prodotti made in Italy di qualità”, dice Rosario Scarpato, giornalista e produttore televisivo, direttore del Summit. Da allora la cucina italiana è la più amata in Asia dopo le cucine locali.

Paolo Monti«Oggi i ristoranti italiani di qualità di Hong Kong, come del resto quelli di molte altri capitali asiatiche, utilizzano ingredienti di eccellenza made in Italy in misura uguale se non maggiore ad un ristorante in Italia. In alcuni casi si tratta anche del 95%», precisa Paolo Monti (nella foto), uno degli organizzatori dell'evento ed Executive chef del Ristorante Gaia a Hong Kong. Monti è il Moderatore del Forum GVCI, Gruppo Virtuale cuochi italiani, un network di oltre 900 professionisti della enogastronomia italiana, principalmente cuochi, che lavorano in oltre 70 paesi. L'Italian Cuisine Asia Summit è promosso da www.itchefs-gvci.com, il sito del network GVCI di cui è presidente Mario Caramella, Executive Chef a Bali (Indonesia), uno dei pionieri della cucina italiana di qualità in Asia, anche lui presente Hong Kong.

«Fin dal giorno del mio insediamento, ho sostenuto la necessità e l'importanza di far conoscere anche all'estero il nostro patrimonio agroalimentare di qualità e l'Italian Cuisine Asia Summit va proprio in questa direzione», ha dichiarato Luca Zaia, Ministro delle Politiche Agricole e Alimentari, congratulandosi con gli organizzatori del Summit. «La mia speranza è che questa lodevole iniziativa possa stimolare l'interesse dei consumatori asiatici affinché si sentano spinti a visitare direttamente in Italia i luoghi di produzione del nostro cibo», ha aggiunto il ministro.

«Un buon prodotto può essere realizzato soltanto in una buona terra e chi lo apprezza deve conoscere anche la sua provenienza», ha dichiarato Magda Terrevoli, Assessore al Turismo della Regione Puglia, che insieme a Dario Stefano, Assessore all'Agricoltura della stessa Regione, hanno voluto la Puglia rappresentata al Summit con cuochi di talento e prodotti di eccellenza. Proprio a Hong Kong la Regione Puglia presenterà ufficialmente il suo programma di turismo enogastronomico 'Tipicamente Puglia”. «Il Summit è una vetrina importante dove ci presentiamo con un inconfondibile stile pugliese, un Made in Puglia in cui la storia e il fascino del Mediterraneo si fondono con la modernità e il progresso» ha detto l'Assessore Stefano.

Massimo BotturaTra i cuochi presenti a Hong Kong ci sarà Massimo Bottura (nella foto) dell'Osteria Francescana di Modena, Guest Master Chef al Ristorante Grissini nel Grand Hyatt Hotel. «Sono molto contento di partecipare a questa iniziativa promossa dai cuochi italiani nel mondo che mostra tutta la vitalità dell'alta cucina italiana contemporanea», dice Bottura, il cui locale è il primo degli italiani nella classifica dei 50 migliori ristoranti al mondo.

Ma a Hong Kong ci saranno anche altri grandi cuochi: Marco Sacco del Piccolo Lago di Mergozzo (Verbania) Guest Master Chef al Ristorante Va Bene, Giovanni Grasso de La Credenza (San Maurizio Canavese) al Ristorante Gaia, Ivan Musoni del Ca' Vegia di Salice Terme (Pavia) al Ristorante Angelini nell'Hotel Shangri La Hotel. E ancora: Giacomo Gallina del Gold, Milano sarà Guest Master Chef al Sabatini nel Royal Garden Hotel mentre Antonio De Rosa e Domenico Maggi porteranno a Hong Kong gli inconfondibili sapori della Puglia. Matteo ScibiliaCi sarà anche Matteo Scibilia (nella foto) (Osteria della Buona Condotta, Ornago), Guest Chef al Mistral, e Consigliere del Ministro della Cultura Sandro Bondi per la Cucina che ha dichiarato: «Andiamo a Hong Kong anche per una dimostrazione di affetto e di rispetto verso i cuochi e gli operatori dell'enogastronomia italiana nel mondo, i quali lontano dal Paese testimoniano i grandi valori culturali della nostra cucina».  «Avrò il privilegio e la soddisfazione - ha aggiunto Scibilia - di essere il portavoce di un messaggio del Ministro Sandro Bondi, agli Chef Italiani nel mondo, ambasciatori della cultura della Cucina della nostra Italia, oltre ad esprimere il saluto e gli auguri della Camera di Commercio di Monza e dell'Unione del Commercio di Milano». Scibilia avrò l'onore di indossare durante le varie manifestazioni, la giacca da chef recante il nuovo logo del Consorzio dei Cuochi di Lombardia di cui è presidente.

«L'Italian Cuisine Asia Summit - ha dichiarato il ministro Sandro Bondi - è un occasione straordinaria per far conoscere una parte fondamentale della cultura italiana. Gli chef italiani a Hong Kong in questi giorni avranno modo quindi di far comprendere quanto civo e cultura siano intimamente legati l'un l'altra in Italia, entrambi frutti delle tante civiltà che si sono sviluppate e succedute nella nostra penisola plasmandone il territorio e il modo di vivere dei suoi abitanti. Grazie a questo connubio, gli italiani si sono dimostrati globali e locali allo stesso tempo, capaci di percorrere le vie del mondo ma senza dimenticare le proprie radici, anzi esportando in ogni continente un pezzo del proprio Paese di cui senza dubbio le abitudini alimentari costituiscono parte fondamentale. Nel porgere a tutti voi il mio personale in occasione della cena di gala che apre l'iniziativa, desidero pertanto ringraziare gli organizzatori per l'impegno profuso e augurare ogni successo agli chef oggi più che mai veri e propri ambasciatori della cultura italiana nel mondo».

 Il Summit rappresenta un'autentica novità, anche perché per la prima volta intervengono in un evento del genere cuochi italiani che lavorano con grande successo all'estero: Mario Caramella, Marco Avitabile, direttore delle operazioni culinarie della catena Hyatt Hotel in Asia, Gabriele Colombo, il cuoco che aprì il Grissini, oggi executive chef a Saipan nelle isole della Mariana, Gianni Favro, chef patron del Ristorante Gianni's Restaurant a Bangkok (Tailandia), Andrea Tranchero, Executive Chef del Ristorante Armani di Tokyo (Giappone) e Vincenzo Pezzilli, Executive Chef di Piazza Italia a Pechino, che saranno Guest Master Chef rispettivamente a Joia, Spasso e Osteria nel Golden Mile Hotel.

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