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Dal Veneto un segnale forte La crisi del turismo si può battere

Impegno della regione Veneto alla conferenza per bocca dell'assessore Franco Manzato. La crisi c'è ma gli operatori veneti tengono meglio di quelli di altre parti d'Italia. In netta ripresa le presenze sul lago di Garda e sulle spiagge dell'Adriatico. In calo le città d'arte

 
23 ottobre 2009 | 19:21

Dal Veneto un segnale forte La crisi del turismo si può battere

Impegno della regione Veneto alla conferenza per bocca dell'assessore Franco Manzato. La crisi c'è ma gli operatori veneti tengono meglio di quelli di altre parti d'Italia. In netta ripresa le presenze sul lago di Garda e sulle spiagge dell'Adriatico. In calo le città d'arte

23 ottobre 2009 | 19:21
 

Franco ManzatoLa crisi si può e si deve battere. Anzi: l'attuale situazione, che richiede da parte di tutto il sistema dell'accoglienza flessibilità e grande capacità di nuove progettualità e iniziative di qualità, deve diventare l'occasione per far crescere le potenzialità del Veneto di attrarre ospiti da tutto il mondo e di soddisfare le loro esigenze e la voglia di emozioni che alimentano il movimento turistico. «E il Veneto, Regione e operatori di tutti i settori collegati all'economia turistica, non può e non vuole perdere questa occasione», ha ribadito oggi il vicepresidente della Giunta regionale Franco Manzato in occasione della Conferenza Regionale del Turismo Veneto apertasi a Villa Contarini di Piazzola sul Brenta, in provincia di Padova.

In ogni caso il 2009 sta registrando per l'economia veneta dell'ospitalità ottimi risultati in termini di presenze, anche se a scapito della redditività delle aziende. Sono numeri che sottolineano come il Veneto stia riuscendo a rintuzzare i sintomi della crisi economica che si sono fatti pesantemente sentire nel resto d'Italia, d'Europa e del mondo.

I dati elaborati dalla Direzione regionale Sistema Statistico evidenziano da gennaio ad agosto un calo delle presenze contenuto a –0,9 per cento, con un lieve prolungamento dei soggiorni, a fronte di perdite più consistenti anzitutto con i nostri diretti concorrenti: si valuta un calo del 4 per cento in Croazia, del 10 per cento in Spagna, del 12 per cento in Francia. Le stime comprensive di settembre fatte dal CISET (Centro internazionale di studi sull'economia turistica) parlano addirittura di un sostanziale pareggio con le presenze del 2008.

In agosto, rispetto allo stesso mese dell'anno scorso c'è stato un aumento complessivo sia degli arrivi (+ 3,3 per cento), sia delle presenze (+ 3,4 per cento). E in questo scenario, nei primi otto mesi dell'anno crescono le presenze dei nostri più affezionati e numerosi clienti: i tedeschi (+9,6 per cento) e gli austriaci (+7,8 per cento), oltre agli Olandesi (+5,9 per cento) e agli svizzeri (6,3 per cento). Pesante invece il calo dei turisti provenienti da Paesi penalizzati dal cambio sfavorevole con l'euro: Regno Unito –22,4 per cento; USA –10,9 per cento; Russia –14,2 per cento.

Quanto al tipo di meta turistica, tengono bene le spiagge, che per il Veneto valgono circa il 43 per cento di tutte le presenze: le presenze crescono dello 0,1 per cento e gli arrivi dello 0,7 per cento. Benissimo il lago di Garda: presenze +5,1 per cento, arrivi +5,8 per cento. Si conferma invece il calo della capacità di attrazione delle città d'arte, che registrano un –6,9 per cento dei pernottamenti e un –7 per cento degli arrivi. La montagna limita le perdite, che sembrano invece più accentuate per le terme. I risultati per struttura di ospitalità, infine, testimoniano la tendenza ad una vacanza diversa e comunque di qualità: risultano infatti penalizzate le strutture alberghiere, dove però aumentano del 2,2 per cento le presenze negli alberghi a 5 stelle e di lusso; sono invece premiati gli agriturismi (+9,5 per cento di presenze), con i campeggi e i villaggi turistici (+2,7 per cento).

«Ma il 2009 è tutt'altro che finito – ha affermato Manzato – e contiamo di avere buoni risultati sia nel prossimo mese di novembre che abbiamo dedicato alle microvacanze e ai week end all'insegna dei misteri e delle leggende del Veneto, sia a dicembre con la prima parte della stagione invernale. Non dobbiamo però guardare alla quotidianità, che pure è il nostro migliore termometro nell'immediato, ma programmare le strategie per il futuro, in un settore che per il Veneto vale circa 12 miliardi di fatturato e oltre 350 mila addetti, che è dunque la nostra più importante 'azienda” produttiva e che ci vede da anni di gran lunga al primo posto tra le Regioni italiane, esempio di nuove progettualità e di nuove politiche di promozione del territorio».

La Conferenza regionale del turismo ha proprio questo scopo: definire il percorso da seguire guardando ad una prospettiva almeno decennale. Oggi ne iniziano i lavori, con la prima sessione plenaria che successivamente di articolerà per seminari tematici (Turismo e innovazione tecnologica: Le nuove frontiere del marketing turistico, i nuovi turismi; La 'Governance” e le risorse finanziarie; Infrastrutture e Capitale Umano), mentre le conclusioni saranno tratte nel corso della seconda sessione, in programma per venerdì 4 dicembre, alla luce del dibattito e degli approfondimenti delle prossime settimane.

 

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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