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Anche il cibo spazzatura tra le cause della depressione

Il cibo spazzatura può portare alla depressione, a causa dei pochi antiossidanti contenuti all'interno. Le persone che hanno una dieta ricca di cibi grassi e dessert hanno infatti il 60% di probabilità in più di soffrire di depressione rispetto a chi invece mangia più frutta, pesce e verdure

 
02 novembre 2009 | 16:25

Anche il cibo spazzatura tra le cause della depressione

Il cibo spazzatura può portare alla depressione, a causa dei pochi antiossidanti contenuti all'interno. Le persone che hanno una dieta ricca di cibi grassi e dessert hanno infatti il 60% di probabilità in più di soffrire di depressione rispetto a chi invece mangia più frutta, pesce e verdure

02 novembre 2009 | 16:25
 

 Il cibo spazzatura può portare alla depressione, a causa dei pochi antiossidanti contenuti all'interno. Le persone che hanno una dieta ricca di cibi grassi e dessert hanno infatti il 60% di probabilità in più di soffrire di depressione rispetto a chi invece mangia più frutta, pesce e verdure. è quanto hanno scoperto i ricercatori dell'University College di Londra, autori di un articolo pubblicato sul British Journal of Psychiatry.

«Sono molti i fattori dello stile di vita che contribuiscono all'insorgere della depressione, ma la dieta sembra avere un ruolo indipendente. - ha detto Eric Brunner, ricercatore a capo dello studio - Abbiamo intervistato oltre 3.400 persone dall'età media di 55 anni, ottenendo dati sulle abitudini alimentari e sulla percezione e soddisfazione personale. Abbiamo scoperto che una dieta più salutare corrispondeva a un minor rischio di depressione».

Per i ricercatori, sono molte le ragioni di questa differenza. «Riteniamo che gli alti livelli di antiossidanti contenuti nella frutta e nei vegetali abbiano un effetto protettivo contro la depressione. - ha continuato Brunner - Inoltre, mangiare molto pesce potrebbe fornire alti livelli di acidi grassi polinsaturi, anch'essi efficaci per prevenire la depressione». Tuttavia, è possibile che questo effetto non sia dovuto ad alimenti particolari, quanto all'intera dieta. «Il nostro è il primo studio ad analizzare gli effetti dell'alimentazione nel loro insieme, invece che di un singolo nutriente» ha concluso Brunner.


Fonte: Agi

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