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Il Distretto Conegliano Valdobbiadene racconta l'evoluzione del prosecco

Il 12 dicembre, il centro studi del distretto Conegliano Valdobbiadene racconterà cosa è cambiato dal 2003 a oggi. Durante l'incontro si parlerà di dati economici, di trend di mercato e ell'evoluzione di un pensiero collettivo, quello dei produttori dell'area Docg Conegliano Valdobbiadene

 
02 novembre 2009 | 16:54

Il Distretto Conegliano Valdobbiadene racconta l'evoluzione del prosecco

Il 12 dicembre, il centro studi del distretto Conegliano Valdobbiadene racconterà cosa è cambiato dal 2003 a oggi. Durante l'incontro si parlerà di dati economici, di trend di mercato e ell'evoluzione di un pensiero collettivo, quello dei produttori dell'area Docg Conegliano Valdobbiadene

02 novembre 2009 | 16:54
 

 Evoluzione del prosecco. Il 12 dicembre, il centro studi del distretto Conegliano Valdobbiadene si "mette a nudo" spiegando cosa è cambiato dal 2003 a oggi, ovvero dalla costituzione di una struttura unica nel suo genere: il primo Distretto spumantistico d'Italia.

Durante l'incontro si parlerà non solo di dati economici e di trend di mercato ma anche dell'evoluzione di un "pensiero collettivo", quello dei produttori dell'area Docg Conegliano Valdobbiadene, passato da individualista a convinto del valore di squadra. «Se si è ottenuta la Docg è anche perché, a partire dal 2003, i nostri produttori sono maturati. Merito della costituzione del primo Distretto spumantistico d'Italia, che ha rafforzato il valore di squadra tanto da ottenere risultati prima impensabili». Dichiara il presidente del Consorzio di tutela Franco Adami. L'iter per il riconoscimento della Docg Conegliano Valdobbiadene non è stato, infatti, facile e ha richiesto l'armonia fra tutti i produttori. Questa si è creata grazie anche al Distretto e al centro studi che, in questi anni, ha consentito al territorio di elaborare delle strategie, facendo "vedere lungo" al territorio storico di produzione del Prosecco.

Se la Docg, infatti, comporta un profondo rinnovamento del vino di Conegliano Valdobbiadene, e forse qualche rischio, dall'altro essa consentirà di affermare il vero valore differenziale del prodotto, che costituisce il vertice della piramide qualitativa del Prosecco. Si tratta, ovviamente, di un lavoro che richiede una strategia precisa ma, grazie al centro studi, il territorio è in grado di elaborarla. Il centro studi, infatti, è una struttura unica nel panorama nazionale perché unisce il pensiero degli imprenditori, attraverso il gruppo di lavoro in rappresentanza di tutte le categorie, e quello degli esperti di economia, grazie alla presenza dell'Università degli Studi di Padova.

Il centro studi è, quindi, partito dal basso, ovvero dalla volontà dei produttori di conoscere meglio la propria identità per definire il futuro. E se, all'inizio, sembrava un progetto forse troppo ambizioso, oggi i risultati concreti sono sotto gli occhi di tutti. Durante l'evento del 12 dicembre Vasco Boatto, responsabile del rapporto annuale, presenterà gli ultimi dati ma analizzerà anche come questo territorio e il suo prodotto simbolo sia cambiato dal 2003 a oggi. Se i numeri del Prosecco di Conegliano Valdobbiadene sono 57.434.000 bottiglie, di cui 48.058.000 spumante, l'export rappresenta il 30% della totale produzione e il giro d'affari ammonta a 370mila di euro, fino a qualche tempo fa i numeri erano ben diversi.

 Il successo della denominazione si vede anche nella distribuzione organizzata, di cui parlerà Giancarlo Gramatica per Iri Infoscan portando i dati 2009. E se il successo si è mantenuto in crescita costante, è grazie anche all'organizzazione del territorio in Distretto. Mario Volpe, uno dei maggiori esperti di economia distrettuale, spiegherà il valore innovativo del Distretto che, attraverso l'organizzazione di una rete di relazioni, ha portato a vincere sfide difficili come la Docg. L'ottenimento di essa è solo un punto di partenza perché la vera sfida sarà comunicarla al consumatore.

Il turismo, in questo senso, rappresenta uno strumento prezioso alla luce anche della candidatura a Patrimonio Unesco. Di questo parlerà Mara Manente, che quest'anno ha condotto un approfondimento sulla struttura ricettiva del nostro territorio. A chiudere l'incontro sarà Enrico Finzi, presidente di Astraricerche e grande esperto in indagini di mercato, che farà riflettere sulle strategie future dei produttori della Docg presentando come il consumatore approccia all'alta gamma in un momento economico difficile. Come le precedenti edizioni i dati sono stati raccolti ed elaborati dal centro studi Distretto Conegliano Valdobbiadene, struttura sostenuta da Regione Veneto, Camera di commercio di Treviso e autofinanziata dai produttori del Consorzio di tutela Conegliano Valdobbiadene.


Fonte: Agi 

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