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La cucina mediterranea incontra i sapori delle montagne trentine

I sapori della cucina mediterranea trionfano nelle creazioni di Paolo Cappuccio, chef stellato nativo di Napoli che ha scelto di lavorare in un ambiente insolito per chi ama il mare e i suoi prodotti: il Trentino. In uscita nel 2010 il suo libro di ricette “Cucina mediterranea in alta quota”

 
18 dicembre 2009 | 16:31

La cucina mediterranea incontra i sapori delle montagne trentine

I sapori della cucina mediterranea trionfano nelle creazioni di Paolo Cappuccio, chef stellato nativo di Napoli che ha scelto di lavorare in un ambiente insolito per chi ama il mare e i suoi prodotti: il Trentino. In uscita nel 2010 il suo libro di ricette “Cucina mediterranea in alta quota”

18 dicembre 2009 | 16:31
 

Paolo CappuccioI sapori e i colori della cucina mediterranea trionfano nelle creazioni di Paolo Cappuccio (nella foto), chef stellato nativo di Napoli che ha scelto di lavorare in un ambiente insolito per chi ama il mare e i suoi prodotti: le montagne del Trentino. Nella splendida cornice di Madonna di Campiglio (Tn), presso il ristorante La Stube del BioHotel Hermitage, Paolo è riuscito non solo a far rivivere splendidamente i profumi della sua terra d'origine, ma anche a prendere spunto da prodotti e preparazioni locali per trasformare i suoi capolavori in una vera esperienza dei sensi.

Il volume 'Cucina mediterranea in alta quota”, che verrà pubblicato tra la primavera e l'estate del 2010, si compone di una parte introduttiva arricchita da approfondimenti, che presenta il lavoro e la figura di Paolo Cappuccio presso il BioHotel Hermitage, e di una sezione dedicata alla presentazione di circa 40 delle sue ricette più significative, metà delle quali illustrate da splendide fotografie.

L'autrice, Francesca Negri, è entrata nel mondo del giornalismo a 18 anni, occupandosi prima di sport e musica e poi di life style, costume ed economia. La sua grande passione per l'enogastronomia l'ha portata a diventare la firma enogastronomica dei dorsi trentini e altoatesini del Corriere della sera e a collaborare con riviste nazionali come 'Le vie del gusto”, 'Wine Passion”, 'Bell'Italia”, 'Papageno”. Due volte Premio Selezione Bancarella della cucina, nel 2008 e nel 2009, l'autrice con questo volume segna il suo esordio per le Edizioni Gribaudo.

Napoletano di nascita, sorriso deciso e sguardo determinato, carattere egocentrico e anche un po' folle, curioso e attento indagatore, Paolo Cappuccio con la sua brigata, composta da altri 7 cuochi, alcuni con lui da oltre 10 anni (il Primo, Marco Marras, e il Pasticcere, Mariano Dileo), si occupa della regia del ristorante stellato, fiore all'occhiello del BioHotel Hermitage, hotel storico 4 stelle di Madonna di Campiglio. La sua particolarità è la capacità superlativa di mescolare la tradizione mediterranea, che gli appartiene di nascita, alla tipicità trentina. La sua cucina diventa così un viaggio culinario che attraversa i sapori e i profumi d'Italia.

Carciofi spinosi padellati con insalatina d'astice e bottargaCappuccio segue questa vocazione dall'età di 14 anni, sperimentando e mettendosi continuamente alla prova. Ha frequentato corsi e scuole qualificate che l'hanno messo in contatto con le realtà più importanti della gastronomia mondiale e con chef di fama internazionale. Nel 2004 ha incontrato la famiglia Maffei e da allora segue la cucina de La Stube dell'Hermitage e quella del Biohotel Hermitage. Il rispetto della materia prima e la sua esaltazione è il fondamento della sua cucina. Molta attenzione viene riservata dunque agli ingredienti, alla provenienza e alla loro qualità. Nella maggior parte si tratta di alimenti prodotti da piccole realtà locali, le carni e i formaggi ad esempio vengono forniti da allevatori del posto, molte verdure vengono prese direttamente dall'orto dell'Hermitage. Anche la stagionalità dei prodotti è importante, per offrire una cucina fresca, genuina e sana.

Utilizzando i prodotti del luogo e ispirandosi alle tipicità del Trentino, lo chef sa creare piatti originali e creativi, che sposa egregiamente alla sua tradizione mediterranea e partenopea. è così che si accontentano tutti i palati, anche i più esigenti, con menu a base di carne o pesce, a seconda dei gusti. Non stupisce quindi trovare nel menu l'antipasto 'Variazione di tartar di mare in alta quota”, con gamberi rossi, spigola, scampi, cappesante, tonno, accompagnati da dressing esotici e caviale di Calvisano; oppure un primo piatto a base di canederli d'astice. Il pane è rigorosamente fatto in casa, mentre per i vini la scelta comprende centinaia di etichette, spumante e Champagne, grandi vini bianchi regionali, italiani ed europei, vini rossi e rosati, vini biologici, da dessert e meditazione, segue infine una ricca selezione di grappe e distillati.


Cucina mediterranea in alta quota
Autore: Francesca Negri
Formato: 22x24 cm
Pagine: 120
Confezione: cartonato con sovraccoperta

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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