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Ospitalità e spazi urbani Quando il design sconfina

Ad aprile torna la Milano design week e si inizia già a parlare di nuove tendende: ecco dunque che, su iniziativa dell'imprenditore Alessandro Rosso e dell'architetto Simone Micheli, i concetti chiave dell’ospitalità decidono di fondersi con gli spazi urbani delle metropoli. E si parte da Milano

 
06 marzo 2010 | 12:36

Ospitalità e spazi urbani Quando il design sconfina

Ad aprile torna la Milano design week e si inizia già a parlare di nuove tendende: ecco dunque che, su iniziativa dell'imprenditore Alessandro Rosso e dell'architetto Simone Micheli, i concetti chiave dell’ospitalità decidono di fondersi con gli spazi urbani delle metropoli. E si parte da Milano

06 marzo 2010 | 12:36
 

Design e ospitalità. A volte coesistono, si fondono, a volte interagiscono a doppio senso o anche a senso unico. Non esiste una regola precisa: puoi trovare una camera d'albergo dove il design si è imposto o spazi di design che diventano luoghi di riposo e relax.



I progettisti, nel concepire e definire gli spazi destinati all'ospitalità, tengono conto oggi del concetto di 'emozione”. Si pensa dunque al benessere e alle sensazioni che l'ospite proverà vivendo gli ambienti, nell'ottica che egli potrà, in quanto 'emozionali”, memorizzarli.
è forse partendo da questi cardini che si è andati oltre: in occasione della Milano design week all'interno del Fuori salone 2010, in programma a Milano dal 14 al 19 aprile, verrà infatti presentato il nuovo urban living denominato Town@House Street. Un progetto internazionale, che vedrà Milano prima tappa, di riqualificazione degli spazi urbani: gli hotel entrano così nei negozi e negozianti diverranno albergatori. In sostanza, con questo progetto, si vuole andare a individuare mille nuovi imprenditori del turismo che mettano a disposizione i loro negozi. Gli stessi spazi saranno prenotabili e gestibili attraverso il sito, che sarà presto online, www.townhousestreet.com.

Simone Micheli e Alessandro RossoAlessandro Rosso (a destra, nella foto), ideatore del concept di questo nuovo progetto di riqualificazione urbana, ha dichiarato: «In questo modo il concetto di "jet leg" che si sente viene superato; quando si viaggia soli e si sta nella camera 1032 al 16° piano di un albergo ci si sente isolati, nei Town House Street invece si è immersi nella città, nella sua velocità, nel suo movimento, si possono osservare le luci della strada, entrare a contatto con il paesaggio, con i suoi abitanti, come si fa al tavolino di un bar all'aperto, si fa amicizia. La città diventa la tua compagna di viaggio. Ci si sente vivi mentre si guarda la città. Una casa con tutti i plus dell'albergo, con i servizi da hotel si ha un proprio spazio».

Creatore del progetto di architettura degli interni è invece Simone Micheli (a sinistra, nella foto)che ha aggiunto: «Quando Alessandro mi parlò di questo concetto e dell'intelligente progetto imprenditoriale, mi fu tutto chiaro da subito. Il mio progetto di architettura degli interni avrebbe dovuto trasmettere, saltando gli stereotipi conosciuti, unicità, forte identità, incredibile interconnessione con il sistema urbano. Ho creato, così, dei luoghi estremamente evocativi, funzionali, coinvolgenti, capaci di divenire veri e propri manifesti di un nuovo modo di pensare al mondo dell'ospitalità, di un nuovo modo di concepire il rapporto tra la dimensione della ricettività e la città. In questo progetto gli spazi esterni del connettivo metropolitano, considerati come i corridoi di un hotel, penetrano negli spazi confinati degli edifici e ne trasfigurano il senso. La ricercata osmosi, segnica e contenutistica, tra il fuori ed il dentro, esasperata dal brillante contributo fotografico di Maurizio Marcato, ha originato una miscela iconica esplosiva».

Così, nell'attesa di scoprire quali saranno le novità di aprile, ci siamo chiesti se tutto questo significa che l'albergo deve assomigliare sempre più ad una casa. «Assolutamente no - ha risposto Micheli - perché l'hotel deve esprimere messaggi di verità antimimetica».

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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