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A Pasqua 12 milioni i dolci fatti in casa Risparmio del 40% per gli italiani

Nelle feste pasquali per preparare i dolci fatti in casa gli italiani utilizzeranno più di 200 milioni di uova fresche, 50 milioni di chili di farina, 20 milioni di chili di zucchero, un milione di chili di miele e 3 milioni di chili di frutta fresca e secca (mandorle, nocciole, pistacchi e noci)

 
02 aprile 2010 | 16:22

A Pasqua 12 milioni i dolci fatti in casa Risparmio del 40% per gli italiani

Nelle feste pasquali per preparare i dolci fatti in casa gli italiani utilizzeranno più di 200 milioni di uova fresche, 50 milioni di chili di farina, 20 milioni di chili di zucchero, un milione di chili di miele e 3 milioni di chili di frutta fresca e secca (mandorle, nocciole, pistacchi e noci)

02 aprile 2010 | 16:22
 

A Pasqua sulla tavola degli italiani ci saranno oltre 120 milioni di dolci tipici e tradizionali fatti in casa: a prepararli saranno quattro famiglie su cinque, e il risparmio sarà del 40%. Secondo la Cia (Confederazione italiana agricoltori) per preparare questi prodotti tra le mura domestiche si utilizzeranno più di 200 milioni di uova fresche, 50 milioni di chili di farina, 20 milioni di chili di zucchero, un milione di chili di miele, 3 milioni di chili di frutta fresca e secca (mandorle, nocciole, pistacchi e noci).

Tutte produzioni che vengono dalla nostra agricoltura che rappresenta un'assoluta garanzia. L'indagine della Cia sui consumi alimentari in questi giorni di festa, mostra l'esigenza degli italiani di contenere i costi e, quindi, di utilizzare sempre di più le cosiddette "ricette della nonna". La Cia ricorda che ci sono dolci per tutti i gusti e per tutte le regioni: si va dalla classica Pizza dolce di Pasqua del Lazio alla Schiacciata toscana, dalla Pastiera di grano napoletana alla Ciambella marchigiana, dalla Torta pasqualina della Liguria alla Pinza triestina, dal Currucolo e dalle Scarcelle pugliesi alla Pignolata calabrese, dalla Casadina della Sardegna alla Cassatelle siciliane e alla Fugassa veneta.

Non mancheranno, poi, pizze dolci farcite, biscotti alle mandorle e alle nocciole, ciambelle all'anice, cassate di crema e di ricotta, crostate di frutta e di cioccolata. Sono prodotti che hanno origini lontanissime, un profondo legame con il tessuto sociale locale e fanno parte della cultura contadina e della tradizione rurale dei nostri variegati territori. Fare un dolce in casa fa ottenere due risultati molto importanti: primo, si risparmia, poi si è sicuri della freschezza e della qualità e si ha un prodotto privo di conservanti.

Rispetto a un dolce industriale o anche artigianale, si spende circa un 40% in meno. E così in questa Pasqua il dolce fatto in casa si prende la sua bella rivincita su quello industriale: basta, d'altra parte, vedere i vari blog su Internet per capire quanta attenzione si stia sviluppando attorno al "fai da te" in cucina, in particolare per la pasticceria: sono tutti ricchi di ricette antiche, di consigli per preparare al meglio il prodotto, in questo caso il dolce, da portare a tavola.

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