Buone nuove e cattive, come sempre, in alcuni ristoranti e alberghi. A Pasquetta con la famiglia sull'Adriatico a Caorle (Ve). Giornata grigia, il lunedì. Splendida, fantastica - metereologicamente parlando - il martedì. Fin qui il tempo, un po' meno il trattamento alberghiero. Struttura ubicata direttamente sulla spiaggia, non particolarmente affollata. Servizio non eccelso. Cucina nella norma, senza infamia né lode, prezzi invece da urlo. Come da stagione piena. Possibile, a Pasquetta e giorni successivi a costo pieno, cena-notte e colazione a 70 euro, prezzi da stagione estiva? Unico privilegio, uno sconto del 15% sui ragazzi inferiori ai 14 anni.
Ma questa è una politica che aiuta il turismo? Prezzi così incentivano, anche solo per alcuni giorni, le vacanze al mare? Secondo noi costi simili rendono inutile qualsiasi campagna pubblicitaria. La giustificazione dell'operatore alberghiero? Anche solo per pochi giorni - ci ha detto - non possiamo praticare sconti e agevolazion: tre persone, una notte, 199 euro. Signori e signore, così è se vi pare a Caorle.
Da Caorle a Sirmione (Bs): qui, note fortunatamente piu allegre. Sul Garda, nella splendida penisola di Catullo siamo andati alla verifica di un ristorante distrutto da alcuni clienti su internet. Invece... Zona porto Galeazzi, tanto per cominciare. Siamo andati a rischio con un menu a tutto pesce di mare, sì avete capito bene, mare e non lago. Freschissima la tartara di tonno, calda e saporita la zuppa di pesce, fragrante il fritto misto. Da gustare la pastiera napoletana. Insomma, rispetto alle più nere previsioni, tutto diverso, tutto da gustare.
A volte probabilmente, anche le critiche più feroci possono e devono servire a migliorare. L'esempio che con umiltà si può recuperare credibilità e soprattutto clienti!